Santo Papa
Giovanni Paolo II
(Karol Wojtyla, 18. V. 1920 -2. IV. 2005)
Karol Józef Wojtyła, il terzo e ultimo figlio della famiglia di Karol Wojtyła e Emilia Kaczorowska, nacque il 18 maggio 1920 a Wadowice,
(vicino a Cracovia). Presto rimase senza la madre. Nel 1932 morì il suo fratello maggiore Edmund, medico, e nel 1941 anche il suo padre.
La Prima
Comunione ricevette a nove anni, a diciotto la Cresima. Dopo aver terminato i suoi studi nella scuola superiore di Marcin Wadowita di Wadowice, si
iscrisse nel 1938 all’Università Jagellónica ed insieme a suo padre si trasferì a Cracovia. Nel primo anno studiò nella Facoltà di Lettere la lingua e letteratura polacca. Nel frattempo lavorò come un bibliotecario volontario e iniziò lo studio delle diverse lingue, potendo poi parlare oltre il polacco e ucraino in francese, inglese, tedesco, spagnolo, italiano, portoghese, russo e slovacco. Aveva anche ottima conoscenza del latino. Quando la Polonia fu occupata dal Terzo Reich nel 1939 e le truppe naziste chiusero l’Università, per evitare la deportazione in
Germania il giovane Karol dovette lavorare (1940-1944) nelle cave e nella fabbrica chimica
Solvay per potersi guadagnare da vivere. Nella clandestinità coltivò gli interessi culturali, fu uno dei promotori del Teatro Rapsodico, nel 1939 partecipò all'opera fiabesca Il cavaliere al chiaro di luna, messa in scena del Teatro. Seguendo la vocazione sacerdotale a partire dal 1942 frequentò i corsi
di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto
dall'Arcivescovo di Cracovia, il cardinale Adam Stefan Sapiega. Nell'agosto del 1944 l'arcivescovo Sapiega lo trasferisce,
insieme ad altri seminaristi clandestini, nel Palazzo
dell'arcivescovado dove rimarrà fino alla fine della guerra. Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel riaperto seminario
maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia
dell’Università Jagellónica, fino all'ordinazione sacerdotale che avvenne il 1 novembre del 1946 a
Cracovia. Fu mandato a coronare gli studi all’Angelicum a Roma.
Due anni dopo, nel 1948 con il relatore padre Garrigou-Lagrange, conseguì il dottorato in teologia discutendo una tesi sulla dottrina della fede in san Giovanni della Croce. Durante le sue vacanze accademiche, esercitò il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda. Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore dapprima nella parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, e dopo di San Floriano a Cracovia. Fu cappellano degli universitari fino al 1951, quando riprese i suoi studi filosofici e teologici. Nel 1953 presentò all’Università cattolica di Lublino la tesi sulla possibilità di fondare un’etica cristiana sulla base del sistema etico di Max Scheler. In seguito divenne professore di Teologia Morale ed Etica nel Seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino.
Due anni dopo, nel 1948 con il relatore padre Garrigou-Lagrange, conseguì il dottorato in teologia discutendo una tesi sulla dottrina della fede in san Giovanni della Croce. Durante le sue vacanze accademiche, esercitò il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda. Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore dapprima nella parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, e dopo di San Floriano a Cracovia. Fu cappellano degli universitari fino al 1951, quando riprese i suoi studi filosofici e teologici. Nel 1953 presentò all’Università cattolica di Lublino la tesi sulla possibilità di fondare un’etica cristiana sulla base del sistema etico di Max Scheler. In seguito divenne professore di Teologia Morale ed Etica nel Seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino.
Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nominò Vescovo titolare di Ombi e
Ausiliare di Cracovia. Ricevette l’ordinazione episcopale il 28
settembre 1958 nella cattedrale del Wawel (Cracovia), dalle mani
dell’Arcivescovo Eugeniusz Baziak. Tra il 1962 e il 1964 partecipò alle quattro sessioni del Concilio Vaticano II con un contributo
importante nell’elaborazione delle costituzioni Gaudium et spes e
Dignitatis humanae. Nel 1964 Wojtyla fu nominato da Paolo VI arcivescovo metropolita di Cracovia con la sede nella Cattedrale del Wawel. Il 28 giugno 1967 il papa lo creò cardinale. Prese parte anche alle 5 assemblee del Sinodo dei
Vescovi anteriori al suo Pontificato. Nel 1972 esce "Alle basi del rinnovamento. Studio sull'attuazione del Concilio Vaticano II".
Fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e subito avviò l'attività apostolica molto intensa. Il 22 ottobre iniziò solennemente il Suo ministero di Pastore Universale della Chiesa, inaugurandolo con le parole: « Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa! ».
Il 13 maggio 1981 fu gravemente ferito in un attentato da Ali Ağca, che visitò dopo nel carcere romano di Rebibbia.
Fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e subito avviò l'attività apostolica molto intensa. Il 22 ottobre iniziò solennemente il Suo ministero di Pastore Universale della Chiesa, inaugurandolo con le parole: « Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa! ».
Il 13 maggio 1981 fu gravemente ferito in un attentato da Ali Ağca, che visitò dopo nel carcere romano di Rebibbia.
Dall’inizio
del suo Pontificato, Papa Giovanni Paolo II compì visite pastorali a 317 delle 333 parrocchie della diocesi di
Roma, fece 146 viaggi apostolici in Italia e 104 nel mondo. Tra i suoi documenti
principali si annoverano 14 Encicliche, la prima delle quali è la Redemptor hominis, 1979, 15 esortazioni apostoliche, 11 costituzioni apostoliche, 45 Lettere apostoliche e cinque libri: Varcare la soglia della speranza (1994), Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio (1996), Trittico romano, meditazioni in forma di poesia (2003), Alzatevi, andiamo! (2004) e Memoria e Identità
(2005). Papa Giovanni Paolo II celebrò 147 cerimonie di beatificazione, proclamando 1338 beati - e 51 canonizzazioni, per un
totale di 482 santi. Ha tenuto 9 concistori, creando 231 cardinali. Ha presieduto anche 6 riunioni plenarie del
Collegio Cardinalizio. Dal 1978 ha convocato 15 assemblee del Sinodo dei Vescovi: 6 generali
ordinarie (1980, 1983, 1987, 1990; 1994 e 2001), 1 assemblea generale
straordinaria (1985) e 8 assemblee speciali (1980, 1991, 1994, 1995,
1997, 1998 [2] e 1999).
Nella storia della Chiesa il suo pontificato è il terzo più lungo e ha superato quello di Leone XIII. Nessun Papa ha incontrato tante persone come Giovanni Paolo II: alle Udienze Generali del mercoledì (oltre 1160) hanno partecipato più di 17 milioni e 600mila pellegrini, senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie religiose (più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del Grande Giubileo dell’anno 2000), nonché i milioni di fedeli incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo; numerose anche le personalità governative ricevute in udienza: basti ricordare le 38 visite ufficiali e le altre 738 udienze o incontri con Capi di Stato, come pure le 246 udienze e incontri con Primi Ministri. Svolse un ruolo importante nella caduta del regime comunista in Polonia, sua patria, e poi nel resto della galassia sovietica. Era molto aperto al dialogo con tutti, anche con le altre religioni, i cui rappresentanti egli ha voluto incontrare ad Assisi, nel 1986, per pregare insieme per la pace nel mondo. Attento ai giovani, che ricambiavano le sue attenzioni accompagnandolo e sostenendolo con il loro tonificante entusiasmo, specie nell'ultima fase della sua vita, debilitato dall'età e dalla malattia.
Nella storia della Chiesa il suo pontificato è il terzo più lungo e ha superato quello di Leone XIII. Nessun Papa ha incontrato tante persone come Giovanni Paolo II: alle Udienze Generali del mercoledì (oltre 1160) hanno partecipato più di 17 milioni e 600mila pellegrini, senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie religiose (più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del Grande Giubileo dell’anno 2000), nonché i milioni di fedeli incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo; numerose anche le personalità governative ricevute in udienza: basti ricordare le 38 visite ufficiali e le altre 738 udienze o incontri con Capi di Stato, come pure le 246 udienze e incontri con Primi Ministri. Svolse un ruolo importante nella caduta del regime comunista in Polonia, sua patria, e poi nel resto della galassia sovietica. Era molto aperto al dialogo con tutti, anche con le altre religioni, i cui rappresentanti egli ha voluto incontrare ad Assisi, nel 1986, per pregare insieme per la pace nel mondo. Attento ai giovani, che ricambiavano le sue attenzioni accompagnandolo e sostenendolo con il loro tonificante entusiasmo, specie nell'ultima fase della sua vita, debilitato dall'età e dalla malattia.
Muore alle ore 21. 37
di sabato 2 aprile 2005 nel suo alloggio nella Città del Vaticano. I solenni funerali in Piazza San Pietro e la
sepoltura nelle Grotte Vaticane si sono svolti l'8 aprile accogliendo l'appello a
gran voce dalle centinaia di migliaia di persone: «Subito santo!»
"Vi supplico! Non perdete mai la speranza, non avete i dubbi, mai stancarvi e mai intristitevi! Non abbiate paura."
“Anche noi, uomini e donne del terzo millennio,
abbiamo bisogno di Te, Signore risorto!
Rimani con noi ora e fino alla fine dei tempi.
Fa’ che il progresso materiale dei popoli
non offuschi mai i valori spirituali
che sono l’anima della loro civiltà.
Sostienici, Ti preghiamo, nel nostro cammino.
In Te noi crediamo, in Te speriamo,
perché Tu solo hai parole di vita eterna.
Mane nobiscum, Domine! Alleluia!”
(Giovanni Paolo II, Urbi et Orbi del 27 marzo 2005)
18/05/20 10:58
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