sabato 30 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 30 aprile 2022

 


Il  messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 30 aprile 2022:  "...la Tua pace è più forte della guerra, quindi l'Ucraina è più forte del nemico che oggi ci sta uccidendo!"


    Cristo è risorto!
    Cari fratelli e sorelle in Cristo!
    Oggi è sabato del 30 aprile 2022 e il popolo ucraino sta già vivendo il 66° giorno della difficile e sanguinosa guerra russa.
    L'intero est e sud dell'Ucraina in fiamme... Il nemico ha occupato parzialmente le regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk. Sono in corso pesanti combattimenti vicino alle nostre città Kharkiv e Mykolayiv. Secondo lo Stato Generale Maggiore dell'esercito ucraino, ogni giorno il nemico cerca intensamente di avanzare nell'est del nostro paese, ma non ha molto successo e subisce grandi perdite.
   Il popolo intero prega per il suo esercito cercando di sostenersi a vicenda. Questa guerra è il tempo di grande solidarietà della nostra gente e di un enorme cuore aperto. Nessuno chiede a nessuno da dove vieni, in che lingua parli o in quale chiesa vai, ma cercano di aiutarsi e di servirsi a vicenda in ogni cosa.
   Oggi vorrei riflettere con voi su un altro vangelo di beatitudine, che ci dice: "Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia". Penso che questa stessa beatitudine di Gesù Cristo ci dia come una certa via verso la gioia. Nel contesto della Pasqua, sembra riflettere la natura di tutte le altre beatitudini evangeliche.
   A differenza dei comandamenti di Dio dell'Antico Testamento, le Beatitudini non sono l'annuncio di beni futuri, ma piuttosto una rivelazione del dono che abbiamo già ricevuto. In particolare, nel contesto della luminosa settimana pasquale, sentiamo che le Beatitudini sono già in noi come dono della Risurrezione di Cristo, dono di "tutti coloro che sono stati battezzati in Cristo si sono rivestiti di Cristo". E dobbiamo scoprire in noi stessi quel dono e, inoltre, vivere fedeli ad esso.
  E quando si parla di carità, "beati i misericordiosi", sentiamo che i primi ad essere perdonati, coloro ai quali il Signore Dio ha mostrato la Sua misericordia, siamo noi cristiani. È a noi che il Signore Dio ha mostrato il Suo amore. È su di noi che ha avuto pietà, accogliendoci come i Suoi figli e come le Sue figlie e donandoci il dono della vita eterna nella Risurrezione di Cristo.
   E ora ci chiede di essere il Suo strumento d'azione in questo mondo. Attraverso noi, cristiani, attraverso la nostra carità per gli altri, Egli vuole avere misericordia degli altri. La misericordia di Dio è una grande manifestazione del Suo amore per l'uomo. Questa è una manifestazione del fatto che l'amore è il senso della vita umana. "È nell'amore di Dio che noi crediamo", - ci dice l'evangelista Giovanni.
  La guerra è il momento della più grande violenza, della più grande spietatezza, del più grande disprezzo di un'altra persona. Ci chiediamo: come essere misericordiosi durante una guerra che è un periodo di grande crudeltà? Dobbiamo mostrare la misericordia che il Signore Dio ha fatto per noi.
 Nei primi giorni di guerra, gli ucraini hanno spontaneamente mostrato misericordia ai corpi dei nemici uccisi e si sono rivolti ai loro parenti in Russia e hanno voluto aiutare a far tornare quei corpi dall'Ucraina a casa e ad essere sepolti. Ma le forze armate dell'occupante russo hanno rifiutato: si sono rifiutate di essere misericordiose con i suoi e continuano a essere crudeli con il nostro popolo ucraino.
  Ma l'Ucraina sta in piedi! L'Ucraina sta combattendo! E crediamo che la misericordia di Dio vincerà la crudeltà. Crediamo di portare il suo embrione e chiediamo: "O Dio, abbi pietà di noi, abbi pietà dell'Ucraina. O Dio, proteggi i Tuoi figli, riversa su di loro il Tuo amore. Mostra che il Tuo amore è più forte dell'odio e la Tua pace è più forte della guerra, quindi l'Ucraina è più forte del nemico che oggi ci sta uccidendo. O Dio, benedici l'Ucraina!"
  La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
   Cristo è risorto! È veramente risorto!


venerdì 29 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine del 29 aprile 2022

 


Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 29 aprile 2022, "Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati"

    Cristo è risorto!
    Cari fratelli e sorelle in Cristo!
   Oggi è venerdì 29 aprile e l'Ucraina, il popolo ucraino sta vivendo in questo 2022 il 65° giorno della guerra russa, l'aggressione contro l'Ucraina. Questo è il giorno in cui ancora una volta tutto il nostro popolo difende la Patria.
   L'ultima giornata è stata abbastanza difficile. Secondo quanto riferito dal fronte, il nemico ha intensificato gli attacchi nell'Ucraina meridionale e orientale. Continuano sanguinose battaglie nelle regioni di Kharkiv, Luhansk, Donetsk, Kherson e di Zaporizzjia.
   Ieri serra il nemico ha lanciato un massiccio attacco missilistico sull'Ucraina centrale. Ieri serra Kyiv è stata ferita da cinque missili proprio nel centro della città.
   Siamo stati toccati e preoccupati dalla dichiarazione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica "AIEA" sul grande pericolo di attacchi missilistici sulle centrali nucleari in Ucraina, che potrebbero essere un grave catastrofe nucleare non solo per l'Ucraina, la Russia, la Bielorussia ma in tutta Europa.
   Ma l'Ucraina sta in piedi. L'Ucraina sta lottando. L'Ucraina sta proteggendo da questo pericolo, da questo male l'Europa e il mondo.
   Vorrei oggi riflettere sulla prossima beatitudine evangelica che Gesù Cristo ha rivelato ai suoi discepoli nel Discorso della Montagna e che ce ne rivela il significato in modo speciale in questo tempo pasquale, in questo Venerdì in albis che stiamo vivendo oggi.
   Il Signore dice: "Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati". La sete e la fame sono segni naturali della vita umana. Una persona assetata e affamata ha davvero bisogno di soddisfare i bisogni primari di questa vita terrena. Tuttavia, in questa beatitudine, il Signore strappa un aspetto ancora più profondo dell'essere umano, perché ogni persona è chiamata all'eternità. Beato, infatti, colui che ha fame e sete della pienezza della vita in quell'eternità. Avere fame e sete di giustizia significa cercare la santità. Il Signore Dio dice al suo popolo: "Siate santi, perché io sono santo". E così, la fame, la sete, questo bisogno interiore di santità - è una caratteristica di chi porta in sé il germe della risurrezione come grazia del santo sacramento del Battesimo. Ed è il Signore Dio che è la fonte che disseta l'uomo non solo per i bisogni della sua vita terrena, ma anche per la vita eterna. Perciò sono beati dunque coloro che cercano la vera giustizia. Beati coloro che sanno distinguere il bene dal male. Beati coloro che hanno fame e sete della santità e dell'eternità che il Signore Dio ci dona.
    Riflettendo su quella beatitudine evangelica di fame e sete di giustizia nel contesto della guerra in Ucraina, vediamo una palese ingiustizia che si manifesta non solo nella mancanza di rispetto della dignità umana, ma anche in qualcosa di molto peggio. Di recente, i nostri nemici hanno ricevuto un certo libro di testo sul genocidio del popolo ucraino, in cui si afferma che gli ucraini come popolo non esistono, che gli ucraini non sono un popolo, non una nazione, ma un'ideologia occidentale. Quello che non vuole rinunciare a questa ideologia e vuole mantenere la propria identità nazionale come l'ucraino deve essere ucciso o essere rieducato nei campi di concentramento.
   Riteniamo che la guerra contro l'Ucraina abbia una chiara base ideologica e che il nostro popolo sia destinato a essere cancellato da un aggressore ingiusto. Ecco perché oggi chiunque si consideri cittadino ucraino, indipendentemente dalla nazione a cui appartiene, ha una speciale sete di giustizia. Perché la pace nel mondo contemporaneo, la giustizia tra le nazioni, la verità della nostra convivenza dipendono dalla misura in cui comprendiamo la verità e la menzogna oggi, la giustizia e l'illegalità.
   Ieri il Segretario Generale delle Nazioni Unite era a Kyiv, in Ucraina, ed è arrivato come messaggero di pace, ha detto. Egli ha visitato Kyiv e Mosca per fermare la guerra con l'aiuto delle istituzioni internazionali. Cinque missili sono stati lanciati al centro durante la sua permanenza a Kyiv. Questo è un disprezzo per le istituzioni internazionali, per gli sforzi internazionali per portare giustizia e pace giusta in Ucraina. Ma noi in Ucraina abbiamo fame e sete di giustizia e quindi ci sentiamo beati, perché saremo la voce della giustizia affinché il mondo moderno possa vivere in pace.
   O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici il nostro esercito! O Dio, benedici i bambini dell'Ucraina che sono costretti a lasciare le loro case e fuggire dalla guerra! O Dio, benedici l'Ucraina e il mondo con la pace!
    La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, sempre, ora, nei secoli dei secoli. Amen.
   Cristo è risorto! È veramente risorto!




giovedì 28 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine del 28 aprile 2022




  Il messaggio di Sua Beatitudine del 28 aprile 2022

    Cristo è risorto!
    Cari fratelli e sorelle in Cristo!
   Oggi è il 28 aprile 2022, e il popolo ucraino sta già combattendo il 64° giorno, sta in piedi, difendendo la propria Patria in questa lotta nazionale contro l'aggressore russo.
    L'ultima giornata, l'ultima notte sono stati molto difficili per l'Ucraina. Soffrono dell'occupazione russa le regioni di Donetsk, Lugansk e Kherson. Il nemico bombarda costantemente Mykolaiv e Kharkiv. Ci sono battaglie pesanti nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Mykolaiv e nella nostra città di Zaporizhzhia.
  Nonostante ogni volta crescenti attacchi del nemico, l'Ucraina sta in piedi, l'Ucraina sta combattendo. Il nostro esercito ucraino difende eroicamente la sua terra e l'intera nazione sostiene il nostro esercito, il nostro governo, tutti coloro che sono pronti oggi su diversi fronti, in diverse attività per difendere la Patria.
  In un momento così difficile, difficoltoso per la grande lotta, di guerra dall'intensità così forte, vorrei continuare a riflettere sulle Beatitudini proclamate dal nostro Signore Gesù Cristo nel suo Discorso della Montagna. In questo periodo pasquale, sentiamo che la Risurrezione di Cristo colpisce ciascuno di noi, che il germe del Regno dei Cieli, la risurrezione e la vita eterna che portiamo dentro di noi grazie al battesimo. Proprio in questo contesto che le Beatitudini o il senso profondo della nostra vita cristiana, che Cristo rivela attraverso questi comandamenti, diventano particolarmente vicini e comprensibili a noi.
  Cristo dice ai suoi discepoli: "Beati i miti, perché erediteranno la Terra". Di cosa si tratta? Quale quiete, o dolcezza, Cristo proclama come beatitudine all'uomo? Ovviamente non si tratta di un sentimento umano o sentimenti o semplicemente di timidezza... Si tratta del frutto della virtù dell'umiltà. Essere miti, come una delle forme di beatitudine, significa essere in qualcosa di molto simile al nostro gentile e silenzioso Salvatore. Scrive di lui l'apostolo Paolo: "Egli, pur essendo di natura divina, non considerò la sua uguaglianza con Dio come un privilegio indissolubile, ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini, apparso in forma umana, si umiliò, divenne obbediente fino alla morte e alla morte sulla croce. Perciò Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché ogni ginocchio si pieghi nel nome di Gesù in cielo e sulla terra e sotto terra e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore alla gloria di Dio Padre" (Fil 2, 6-11).
  Perciò, questa mitezza, la dolcezza del nostro Salvatore si manifesta nel Suo servizio verso l'uomo, nella Sua posizione di servo venuto dal cielo per servirci. Tale via dell'umiltà e dell'umiliazione crea uno spazio interiore nell'uomo, rendendolo capace di accettare i doni di Dio, in particolare il dono della resurrezione e della vita eterna, ancor di più, rendendolo in grado di conoscere la verità su se stesso.
L'orgoglio è una certa illusione su se stesso, sulle sue possibilità, sue origini. Invece la mitezza, la dolcezza come beatitudine ci rivelano la verità su noi stessi, sulla nostra origine. Dice che noi con  il sacramento del Battesimo, siamo figlie e figli di Dio, che abbiamo l'eredità. 
Perciò Cristo dice: "Beati i miti, perché erediteranno la terra. Questa terra che il Signore nostro Creatore e Salvatore ci dà come eredità dal Padre per i figli e le figlie.
   Oggi vediamo come il nemico esilia i figli e le figlie dell'Ucraina. Letteralmente ieri, fonti ufficiali russi hanno annunciato che la Russia ha espulso, deportato dall'Ucraina più di un milione di cittadini ucraini, di cui quasi duecentomila bambini. Persone, espulse dalla loro terra, bambini privati della loro eredità della terra, diventano stranieri, esiliati su quella terra. Ma il Signore Dio dice: "Beati i miti, perché erediteranno la terra. ”
  Oggi chiediamo: "Signore, facci scoprire nei nostri cuori la Tua forza, la Tua grazia, la Tua eredità. Donaci l'umiltà per conoscere la verità su Te stesso, e quindi di poter accettare ciò che Tu ci doni. Poiché sappiamo che la nostra terra, la nostra Patria, il nostro stato sei Tu, che ci hai dato come la nostra eredità. Perciò vogliamo essere come Te: miti, docili e, secondo il diritto di Dio, ereditare la terra che Tu, Padre nei cieli, vuoi darci!”
  O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, salva i suoi figli, perché sono figlie e figli tuoi! O Dio, rafforza il nostro esercito, che ci protegge dalla morte che il nemico porta! O Dio,  benedici l'Ucraina!
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e l'amore, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
    Cristo è risorto! È veramente risorto!





martedì 26 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 26 aprile 2022

 



Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 26 aprile 2022, "una forza miracolosa sta crescendo nel cuore del popolo ucraino" 

     Cristo è risorto!
     Cari fratelli e sorelle in Cristo!
   Oggi è il Martedì Santo e il 62° giorno della resistenza nazionale dell'Ucraina all'aggressione russa. Aspri combattimenti sono in corso nell'Ucraina orientale. Il nemico sta attaccando l'Ucraina sempre più intensamente, con più armi e truppe.
Ma l'Ucraina ne vale la pena! L'Ucraina sta combattendo! L'Ucraina sta pregando! E l'Ucraina festeggia la Pasqua!
   Durante l'ultima notte e l'ultimo giorno, il nemico ha sparato di nuovo missili su quasi tutto il territorio dell'Ucraina. Le regioni di Leopoli, Vinnycia e Zhytomyr tremavano sotto i missili russi.
  Questa mattina è stato effettuato un attacco missilistico a Zaporizhzhia, dove si sono radunati decine di migliaia dei rifugiati da Mariupol, nel sud dell'Ucraina. La Kharkiv ucraina è in fiamme, dove un terzo degli edifici è già stato completamente distrutto. Ma la città resiste, vive, prega e la Chiesa di Kharkiv serve la sua gente.
Resiste la nostra eroica città di Mariupol. In effetti, è trattenuta da una forza che stupisce le persone in diverse parti del globo. La città di Maria, città dei martiri, Mariupol protegge i suoi bambini e le sue donne, difende l'Ucraina!
   Nonostante questi disastri di guerra, una forza miracolosa sta crescendo nel cuore del popolo ucraino, che forse non viene dalle persone. Perché di fronte a un nemico così armato, crudele e omicida, il cuore umano sarebbe probabilmente spaventato e senza mezzi termini. Tuttavia, questo potere, che sta diventando sempre più evidente, chiama il nostro popolo alla libertà attraverso l'azione di Dio, chiama a non avere paura, chiama a combattere. Invita a non aver paura di fare del bene.
   Non c'è da stupirsi che sperimentiamo queste tragedie nel periodo pasquale. Sentiamo che il Cristo risorto è miracolosamente tra noi in Ucraina oggi. Sentiamo che chiunque è “battezzato in Cristo è rivestito di Cristo”. Sentiamo oggi in Ucraina che Cristo non è risorto da solo. È risorto dalla tomba con tutta l'umanità, che era, è e sarà, assorbendo la natura umana di tutti i tempi e di tutti i popoli.
   Sentiamo che la potenza del Risorto opera in noi attraverso la grazia del nostro Battesimo. Perché noi, battezzati nella potenza di Cristo, entrati nella sua morte e risurrezione mediante il sacramento del Battesimo, portiamo nelle nostre viscere la vita del Risorto.
  Oggi vorrei riflettere sul cuore della predicazione di Cristo sulle Beatitudini. La parola "beato" non si riferisce solo a coloro che sperimentano una sorta di beatitudine che viene da Dio. Beati coloro che già portano in sé questo vivificante germe di risurrezione che abbiamo ricevuto in Gesù Cristo.
   Non stupisce che la prima delle beatitudini siano le parole di Cristo: «Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli». Chi è battezzato in Cristo porta la potenza della sua Risurrezione. Sente che il tesoro dell'embrione del Regno dei Cieli, che abbiamo in noi stessi, nessuno potrà portarcelo via.
   Possono prendere molto da noi. Possono bombardare le nostre case, rubare tutte le nostre proprietà, persino espellerci dalla nostra terra. Nessuno però potrà togliere dal nostro cuore il tesoro di questa risurrezione di Cristo.
   Ma l'uomo che porta nel cuore la Risurrezione di Cristo come grazia del battesimo paragona tutto ciò che ha con ciò che riceve a ciò che è già dentro di sé e non ha bisogno di nulla in più. Beati, dunque, i poveri in spirito, cioè coloro che hanno nel cuore le ricchezze di Cristo risorto. Possono essere poveri in spirito, perché tutto il resto in questo mondo non sarà mai uguale alla preziosa eternità di coloro che credono nella Sua risurrezione. Confrontando tutto ciò che abbiamo o non abbiamo con ciò che portiamo nei nostri cuori, ci sentiamo beati.
  Il nemico ci sta uccidendo, vuole prendere tutto. Ma noi siamo ricchi delle ricchezze di Cristo, della sua vita e della sua risurrezione. E vogliamo condividere questa nostra ricchezza con tutti. Noi ucraini vogliamo vivere oggi questa beatitudine: essere poveri in spirito, ma ricchi nel Regno dei Cieli, che è già in noi e tra noi. Per questo diciamo a noi stessi e al mondo: “Cristo è risorto! Egli è veramente risorto!"
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.



sabato 23 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 23 aprile 2022



Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 23 aprile 2022, "Oh Dio, Tu che sei volontariamente deposto nella tomba, risorgi con noi! Benedici l'Ucraina, terra ucraina! Prendi tutti noi per mano e guida il nostro popolo e la nostra Patria alla Tua vittoria, alla Tua Risurrezione!"

     Sia lodato Gesù Cristo!
     Cari fratelli e sorelle in Cristo!
    Oggi è sabato del 23 aprile 2022 e il popolo ucraino sta vivendo il 59° giorno della resistenza nazionale all'invasione militare russa della nostra Patria, alla guerra contro di noi e il nostro stato.
  L'ultimo giorno e l'ultima notte sono stati molto crudeli in Ucraina. Il nemico sta attaccando lungo l'intera linea del fronte, le parti orientale e meridionale dell'Ucraina sono in fiamme. Sparano costantemente missili e bombe contro le nostre città e villaggi. Sembra che il nemico stia dando la caccia alle persone. Quando si tratta dei territori occupati, le donne e i bambini vengono catturati e portati in Russia, e gli uomini vengono mobilitati con la forza nell'esercito russo e costretti a combattere contro la Patria.
  Fiumi di sangue e un mare delle lacrime… La sofferenza dell'Ucraina forse raggiunge il cielo. Ma oggi l'Ucraina sta vivendo un giorno speciale: il Sabato Santo. Nella vita spirituale, liturgica è un giorno del silenzio, quando il nostro Signore e Salvatore riposa nel sepolcro e in modo così meraviglioso adempie la legge di Mosè del riposo sabbatico.
    La tomba è sigillata e accanto ad essa c'è una guardia militare. Tutto si è calmato - in cielo, in terra e sotto terra. Il grido della folla, il rumore delle armi, le grida dei governanti, le grida di coloro che furono crocifissi e uccisi furono messi a tacere. Il Signore riposa nel sepolcro con il suo corpo. Tuttavia, la sua anima santa discese nelle profondità degli inferi, nella terra dei morti, nell'infero, per riempire tutto lì. Sebbene il corpo vivificante di Cristo riposi nella tomba, non si è separato dalla divinità, così come la Sua anima, portatrice della luce e della vita di Dio, sfonda le porte dell'inferno e vince la morte. Il Figlio di Dio è sceso nella terra dei morti per riempire ogni cosa di sé, per dare la vita a coloro che sono nei sepolcri. Pertanto, l'icona di questo giorno è la Discesa di Cristo agli inferi, il momento in cui il Salvatore incontra i morti, prende la mano del nostro progenitore Adamo e della progenitrice Eva, li porta fuori dalla tomba e li riporta alla vita.
   In questo santo giorno, pensiamo e ci preoccupiamo soprattutto per coloro che sono davvero all'inferno, ma qui sulla terra. Pensiamo e preghiamo per le città e i villaggi ucraini bloccati dagli occupanti e chiediamo al Signore Dio: “Dove non possiamo venire fisicamente per portare salvezza ai nostri fratelli e sorelle ucraini, vieni, scendi nella prigione dell'acciaeria "Azovstal" a Mariupol. Salva le donne e i bambini che sono nell'inferno e aspettano la Tua mano liberatrice e vivificante".
  Oggi preghiamo per l'esercito ucraino, che vede con i suoi occhi questo fuoco mortale di armi russe, ma copre l'Ucraina con il petto. Grazie a loro, ai nostri difensori, le ragazze e i ragazzi, ora vediamo un nuovo giorno e almeno per un momento possiamo sentire il misterioso silenzio del Sabato Santo in altre parti dell'Ucraina.
    O Dio, Tu che sei volontariamente deposto nella tomba, risorgi con noi! Benedici l'Ucraina, terra ucraina! Prendi tutti noi per mano e guida il nostro popolo e la nostra Patria alla Tua vittoria, alla Tua Risurrezione!
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, sempre, ora, nei secoli dei secoli. Amen.
   Sia lodato Gesù Cristo!




venerdì 22 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 22 aprile 2022






Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 22 aprile 2022: "Dio, Tu che oggi sei crocifisso, muori e giaci in una tomba in terra ucraina, facci uscire da questa terribile guerra. Dai all'Ucraina libertà e pace! ”

    Sia lodato Gesù Cristo!
    Cari fratelli e sorelle in Cristo!
Oggi è venerdì del 22 aprile 2022 e l'Ucraina e il popolo ucraino sta vivendo il 58° giorno della resistenza nazionale all'aggressore russo. La guerra non si ferma un attimo. La sua intensità non diminuisce. L'Ucraina continua a soffrire sia sulla terra, nell'aria che sul mare. Le bombe e i missili russi stanno cadendo sulle nostre città e villaggi. Le persone muoiono ogni giorno. 
  Guardando a questo dolore nazionale, a questa afflizione, pregando per l'esercito ucraino, che per noi oggi è l'unico garante della nostra vita e dell'opportunità di vedere la luce del giorno, l'Ucraina sente le parole: "... come un agnello condotto al macello, come pecora muta davanti ai suoi tosatori non aprì la sua bocca" (Is 53, 7). Queste parole del profeta Isaia oggi ci introducono noi  in Ucraina al mistero del Venerdì Santo, quando noi osserviamo il nostro Gesù Cristo crocifisso, nostro Dio, che voleva morire come uomo per i nostri peccati affinché possiamo essere guariti dalle Sue ferite. Noi contempliamo il costato trafitto del Salvatore, dal quale sgorgano ancora sangue e acqua per l'Ucraina e per il mondo. La Chiesa di Cristo nasce sempre nei sacramenti del Battesimo e della Santa Eucaristia.
  In questa guerra, in questo giorno e in questo momento, l'Ucraina sta attraversando la sua crocifissione, il suo Golgota. Noi ucraini veniamo massacrati come pecore ogni giorno. Più di mezzo milione di noi è già stato imprigionato e deportato in Russia. Continuiamo a essere uccisi ogni giorno, credendo che sia la nostra vittoria in guerra. Guardando alla sofferenza dell'Ucraina, guardando il nostro Salvatore, vediamo che il nostro Dio è con noi e continua a soffrire nel corpo dell'Ucraina...
   Non è impossibile oggi essere cristiani e trascurare le ferite di Cristo nel corpo del popolo ucraino. Oggi è impossibile essere cristiani e non ascoltare il sangue innocente di Abele, che si sente in cielo dalla terra ucraina. Oggi è impossibile vivere il sacramento della sepoltura del nostro Salvatore, che ha voluto giacere in una tomba per tre giorni senza vedere le vittime innocenti che troviamo ogni giorno, avvolgiamo e portiamo al sepolcro.
    In questi giorni, la nostra Chiesa ha compiuto tutti gli sforzi al più alto livello internazionale per ottenere un cessate il fuoco in Ucraina almeno durante questo tempo pasquale. Nella collaborazione con la Santa Sede, personalmente il Segretario Generale delle Nazioni Unite e con il sostegno del Consiglio delle Chiese pan-ucraino, non volevamo fare di tutto che nei giorni santi pasquali si smetta di uccidere gli ucraini ... Ma la Russia ha ufficialmente rifiutato.
   In questo Grande e Santo Venerdì, ci affidiamo solo a Dio. Perché è dalle Sue ferite che siamo guariti. Questa Sua sofferenza è per noi la fonte e il potere della vittoria. Questo il Suo potere vivificante fluisce per noi in Ucraina dalla Sua costola trafitta e ci dà la forza per sconfiggere il male e difendere la nostra Patria. Questo la Sua morte è vivificante oggi per noi, che ci dona il potere dell'amore di anche morire per la Patria, ma con la fede e la speranza per la Sua Risurrezione gloriosa in tre giorni.
    In questo Venerdì Santo preghiamo: "O Dio, salvi l'Ucraina! O Dio, benedici e dona la vittoria al nostro esercito! Dio, Tu che oggi sei crocifisso, muori e giaci in un sepolcro in terra ucraina, facci uscire da questa guerra terribile, dona all'Ucraina la libertà e la pace!”
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
    Sia lodato Gesù Cristo!


Oggi è il Santo e Grande Venerdì in Ucraina


Jov Kondzlevyc, La Crocifissione, l'icona con la data del 1737, 
dalla chiesa del villaggio di Cherncyci, Museo Nazionale a Leopoli   

   "Nel Santo e Grande venerdì celebriamo i santi e tremendi patimenti salvifici del Signore e Dio nostro Salvatore Gesù Cristo, accettati da lui volontariamente per noi: ricordiamo gli sputi, gli schiaffi, le percosse, gli oltraggi, gli scherni; ricordiamo la tunica di porpora, la canna, la spugna, l'aceto, i chiodi, la lancia; e soprattutto la croce e la morte, eventi tutti accaduti il venerdì. Ricordiamo anche la salvifica confessione sulla croce del buon ladrone crocifisso con il Signore"
    (Dal Sinassario) 

Le sofferenze del Signore in questo Venerdì Santo sono unite con la passione del popolo ucraino, la tragedia provocata dall'ororre dell'invasione russa     


           

giovedì 21 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 21 aprile 2022

 



  Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 21 aprile 2022: "Vorrei esprimere la mia speciale gratitudine ai sacerdoti... che si trovano con il loro popolo nei luoghi più pericolosi delle operazioni militari"
  
      Sia lodato Gesù Cristo!
   Cari fratelli e sorelle in Cristo!  Oggi è già il 57° giorno di questa resistenza nazionale all'aggressione militare russa in Ucraina.  
    Oggi noi festeggiamo una giornata e festa speciale. Il 21 aprile 2022 oggi l'Ucraina sta vivendo il Grande e Santo Giovedì. Questo è il giorno in cui il Signore nostro Dio Gesù Cristo si è seduto davanti alla Sua Pasqua per l'Ultima Cena con i Suoi discepoli e apostoli. Consideriamo il giorno dell'Ultima Cena una festa in cui il Signore ha rivelato all'uomo la profondità del mistero della sua Divinità, lo ha reso partecipe della sua vita divina. E questa partecipazione alla vita divina è data all'uomo attraverso i Santi Sacramenti della Chiesa.
 Oggi nel Giovedì Santo commemoriamo l'istituzione del Sacramento dell'Eucaristia, Corpo e Sangue di Cristo, con il quale Egli nutre l'uomo. L'Eucaristia è l'antidoto alla morte, dandoci l'opportunità di essere partecipi del Suo Corpo e Sangue per la remissione dei peccati e per la vita eterna. 


 
Noi celebriamo oggi anche il giorno dell'istituzione del Santo Sacramento del Sacerdozio del Nuovo Testamento. Gesù Cristo condivide con l'uomo il sacerdozio non dell'uomo, ma di Dio stesso, Seconda Persona di Dio. Egli dona quella grande grazia del ministero sacerdotale dello stesso Figlio di Dio ai suoi apostoli, e quindi ai loro successori, i vescovi. Allora questo sacerdozio, il servizio di Dio all'uomo, raggiunge la persona di tutti i tempi e di tutte le nazioni. 
  Le celebrazioni del Giovedì Santo sono molto speciali. Oggi nella nostra cattedrale
patriarcale consacreremo gli Antimins*, cioè i troni su cui sarà celebrato il sacramento dell'Eucaristia, consacreremo la santa e grande mirra, che da qui, da Kyiv, cuore della nostra Chiesa, viaggerà verso tutti angoli dell'Ucraina e del mondo, per portare con sé la grazia dello Spirito Santo, che santifica la forza spirituale che ravviva la Chiesa ogni giorno di anno in anno.
 


  Noi vedremo un rito ecclesiastico speciale svolto nel Giovedì Santo, secondo la nostra tradizione, solo dal vescovo che lava i piedi solo ai sacerdoti. Questo è un momento speciale dell'esperienza di questa Ultima Cena, quando Cristo stesso si cinse di un asciugamano e lavò i piedi ai suoi discepoli, mostrando così il senso  del servizio sacerdotale di Dio all'uomo. Dio si inginocchia davanti all'uomo come un servo e gli lava i piedi, lavando i suoi peccati e guarendo le sue ferite.




    In questo Giovedì Santo, voglio ringraziarvi in ​​modo particolare per il ministero, per la risposta zelante alla vocazione al sacerdozio, i nostri vescovi, sacerdoti, monaci, diaconi e seminaristi che si preparano a diventare sacerdoti. Vediamo il valore speciale del ministero sacerdotale, specialmente nelle condizioni della guerra, dove il sacerdote di Cristo è il primo a salvare la vita umana; è il primo a inchinarsi sulle ferite dell'uomo contemporaneo, sulle ferite dell'Ucraina, sulle ferite del nostro popolo. Il nostro clero ha sopportato il peso maggiore di questa guerra, servendo dove necessario. 
  Vorrei esprimere la mia speciale gratitudine ai sacerdoti nei territori occupati che si trovano con il loro popolo nei luoghi più pericolosi delle operazioni militari. Un ringraziamento speciale per il servizio ai nostri cappellani militari, che oggi, insieme al nostro esercito, predicano giorno dopo giorno la parola di Dio dove si svolge il dramma della guerra.
   Oggi chiedo a tutti i nostri laici e monaci: ringraziate i vostri sacerdoti per il loro servizio, rivolgete a loro una parola gentile, congratulatevi con loro in questo giorno. Perché loro hanno bisogno di sentire che la loro gente ama i suoi sacerdoti. Sono pronti a dare la vita per le loro pecore e lo fanno con un lavoro diligente giorno dopo giorno.
O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici il nostro esercito ucraino! O Dio, salva le nostre città e villaggi bruciati questa notte: a Kharkiv, Donbass, Mariupol, Kherson, Mykolaiv e tutte quelle città e villaggi dove stanno  aspettando la Tua presenza! O Dio, manda sacerdoti, operai alla Tua grande vendemmia, che hai preparato oggi in questo tempo difficile! O Dio, benedici l'Ucraina!
  La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo!
 

* L'Antimension o Antimins (in paeloslavo антиминсъ, gr. αντιμήνσιον "invece della tavola") è uno degli arredi più importanti dell'altare nella tradizione liturgica della Chiesa orientale. Si presenta come un pezzo rettangolare di stoffa, o di lino o di seta, di solito decorato con rappresentazioni della Deposizione di Gesù Cristo dalla Croce, i quattro evangelisti. Le iscrizioni sono relative alla Passione , mantiene cucita in esso una piccola parte della reliquia.

mercoledì 20 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 20 aprile 2022

 

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 20 aprile 2022, "Oh Signore, liberaci dal peccato del tradimento e dal peccato di svalutare la vita umana!"

   Sia lodato Gesù Cristo!
   Cari fratelli e sorelle in Cristo! Oggi è mercoledì del 20 aprile 2022 e l'Ucraina sta già vivendo il 56° giorno dell'opposizione nazionale, del combattimento e resistenza contro l'aggressore russo. L'Ucraina ha vissuto una giornata drammatica e una notte drammatica ... Pesanti battaglie sanguinose si stanno svolgendo a est della nostra Patria, in particolare nel Donbass e Slobozhanshchyna, e nel sud della nostra Patria.
   Soprattutto in questi giorni preghiamo, preoccupiamoci e combattiamo per la nostra gloriosa Mariupol, che si oppone eroicamente al nemico e chiede aiuto alla coscienza dell'Ucraina e del mondo, per aprire i necessari corridoi umanitari per salvare le vite umane. Più di centomila civili rimangono ancora in questa trappola mortale. Da diversi giorni non vengono aperti corridoi umanitari. E questo è il compito di tutti noi: i cerchie spirituali, civili, diplomatici - per salvare la vita delle persone in Ucraina.
    Stiamo vivendo la Grande Settimana in Ucraina. Il Santo Mercoledì ha un tema speciale. La liturgia di questo giorno porta la nostra attenzione alla tragedia accaduta tra i dodici apostoli. Oggi riflettiamo sul mistero del tradimento. Uno degli apostoli, Giuda Iscariota, si recò alle autorità spirituali di Gerusalemme e disse: "Che cosa mi darete per tradirlo?" Il discepolo di Cristo, che assisteva ai suoi miracoli, ascoltava quotidianamente le sue prediche, lo accompagnava in tutti i viaggi con gli apostoli, fu testimone della sua preghiera e delle sue buone opere, delle guarigioni dei bisognosi... oggi mercifica l'inestimabile.
    Questo fenomeno del tradimento, che il Santo Vangelo ci descrive, ha due aspetti. Il primo aspetto è il desiderio del discepolo di usare il Maestro per raggiungere il proprio obiettivo. Non comprendiamo appieno cosa guidava Giuda, ma era chiaro che non erano i pensieri di Dio a prevalere nel suo cuore. Alla fine, quando vide che non poteva usare il Maestro come strumento per i propri fini, lo tradì semplicemente.
   Il secondo punto è valutare l'inestimabile... Un ladro che ruba non può valutare equamente dell'oggetto rubato, cerca sempre di venderlo per niente e svaluta così quello che ha preso da un altro. Oggi discepolo Giuda, consegnando il suo Maestro  alle sofferenze, non solo lo svaluta quello che era il suo Maestro, ma mette anche un prezzo alla vita umana. E così mercifica l'Inestimabile, il Signore Dio. Questo è la tragedia ... Perché, il frutto di un tale tradimento, di un tale commercio di vite umane è la morte, il suicidio di questo sfortunato uomo. Cristo si lascia tradire. Cristo dice: "Il Figlio dell'uomo va come sta scritto, ma guai a colui per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito".
  Oggi ci chiediamo: come vivo la mia vita? A volte non ho la tentazione di tradire? A volte cerco di non apprezzare l'inestimabile e di contrattare qualcosa a mio vantaggio?
  La guerra è un momento terribile in cui tutti i segreti diventano chiari. Insieme agli esempi di eroismo, abbiamo esempi della meschinità, del tradimento. Vediamo che anche coloro che la nostra gente considerava i loro funzionari eletti, a cui sono state affidate autorità locali in Ucraina, o che sono stati persino eletti come deputati del Parlamento (Verkhovna Rada), commerciano e svendono l'Ucraina.
   L'Ucraina è la nostra madre. Il nostro popolo, che sta lottando per il loro diritto alla vita, è quello che non può essere valutato, non può avere un prezzo. E qual è il valore della vita umana, che non ha prezzo agli occhi di Dio?.. Vediamo che gli invasori a volte valutano la vita umana meno del costo di un telefonino cellulare o di un elettrodomestico da cucina.
  In questo giorno chiediamo: Oh Signore, liberaci dal peccato del tradimento e dal peccato di svalutare la vita umana! Non permettere che la misericordia di Dio sia svalutata per ciascuno di noi. O Dio, manda la Tua forza, la Tua grazia ai difensori dell'Ucraina, grazie ai quali oggi vediamo il mattino e possiamo viverlo, comunicando con Te. O Dio, donaci forza a tutti noi per vincere tutti i traditori, e con la forza della fedeltà al suo giuramento, alla sua vocazione accelerare ed avvicinare il giorno della vittoria dell'Ucraina!
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, sempre, ora, nei secoli dei secoli. Amen.
   Sia lodato Gesù Cristo!






martedì 19 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 19 aprile 2022





Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 19 aprile 2022, "in questo momento tragico ed eroico dell'Ucraina - non dormiamo, non molliamo, vigiliamo!" 

    Sia lodato Gesù Cristo!
   Cari fratelli e sorelle in Cristo! Oggi, martedì del 19 aprile 2022, il popolo ucraino sta già vivendo il 55° giorno della resistenza nazionale all'aggressione omicida russa contro lo stato ucraino.
  Durante questo ultimo giorno abbiamo visto un forte aumento delle azioni aggressive degli occupanti. Il presidente dell'Ucraina e la dirigenza militare parlano dell'inizio della nuova offensiva delle truppe russe, in particolare nell'Ucraina orientale. I combattimenti si sono intensificati. Il numero di armi utilizzate in questi giorni non ha eguali nei decenni trascorsi dalla seconda guerra mondiale. Continuano gli attacchi missilistici contro le nostre città e villaggi, che il mondo ha già chiamato "il terrorismo missilistico". I missili russi sono caduti su Mykolayiv, Kharkiv ed altre città e villaggi dell'Est dell'Ucraina. Anche Leopoli è stata colpita ieri da un missile, uccidendo almeno sette persone e ferendone molte, tra cui un bambino piccolo, un ragazzo rifugiato di Kharkiv...
  Ma l'Ucraina sta lottando. L'Ucraina sta in piedi. E noi possiamo oggi parlare con voi grazie agli sforzi eroici dell'esercito ucraino e alle nostre forze armate che siamo grati di vedere questa mattina e di poter alzare le nostre preghiere mattutine al nostro Signore e Salvatore.
  L'Ucraina è entrata nella Settimana Santa. Oggi abbiamo il Martedì Santo. La liturgia della Chiesa, secondo il rito bizantino, concentra la nostra attenzione sul tema della veglia. In questi giorni cantiamo un antico inno che dice: "Ecco, lo Sposo viene a mezzanotte, e benedetto è quel servo, che troverà attento". Ciò significa che la Chiesa ci chiama ad essere vigili.
  Cosa significa vigilare? Vigilare significa essere simile a un guardiano, o un militare di guardia in modo che il nemico non ci prenda improvvisamente mentre dormiamo. In senso spirituale, vigilare significa attendere con impazienza l'incontro, essere pronti ad incontrare, in particolare, il nostro Salvatore, che volontariamente va a soffrire. In questi giorni dobbiamo provare quanto siamo pronti per la festa di Pasqua, quanto la nostra attenzione, la nostra mente, il nostro cuore, la nostra volontà, e anche la nostra anima e il nostro corpo siano pronti ad incontrare Cristo risorto.
  Vigilare in questi giorni significa essere vigili nella preghiera, nel nostro rapporto con il Signore Dio, e vigilare nei nostri rapporti con i nostri prossimi, nella cui persona il Signore e Salvatore stesso viene oggi a noi.
  Questi giorni di veglie, preghiere e anticipazioni riflettono la comprensione paleocristiana della Pasqua come il momento in cui i primi cristiani attendevano la Seconda e gloriosa venuta di Gesù Cristo e la fine della storia del mondo. Chissà, forse questa Pasqua noi canteremo "Cristo è risorto!" per l'ultima volta... E come se ci stessimo preparando per le vacanze pasquali per l'ultima volta, stiamo attenti, stiamo vigilanti. Dopotutto, vigilare significa vigilare sulla purezza del proprio cuore. Coloro che non hanno ancora iniziato a fare la Confessione o la Comunione, si affrettino ai Sacramenti di Dio. Perché beato è colui che il Signore trova sveglio, ed indegno è quello che addormentato.
  Quindi, in questo momento tragico ed eroico dell'Ucraina - non dormiamo, non molliamo, vigiliamo! In questi giorni, mentre la guerra si intensifica, mentre il nemico intensifica l'offensiva contro l'Ucraina, invito tutti a pregare vigorosamente e instancabilmente per l'esercito ucraino. Perché oggi si decide il futuro, il destino dell'Ucraina e del mondo.
   Invito a questa veglia e preghiera nazionale di tutti coloro che mi ascoltano oggi in Ucraina e all'estero. Ringrazio tutti coloro che pregheranno insieme all'Ucraina oggi in diverse parti del mondo, di diverse Chiese e popoli.
   O Dio, salva il nostro popolo ucraino! O Dio, vieni a salvarci Tu stesso! Sostieni coloro che soffrono per la Tua verità e credono nella Tua gloria e Risurrezione al terzo giorno!
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
    Sia lodato Gesù Cristo!





lunedì 18 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 18 aprile 2022

                   


   Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 18 aprile 2022: "Difendendo la Patria, difendiamo ciò che può davvero dare pienezza di vita al cuore umano"


    Sia lodato Gesù Cristo!
    Cari fratelli e sorelle in Cristo! Oggi è lunedì, il 18 aprile 2022 e il popolo ucraino sta già vivendo il 54° giorno di resistenza nazionale agli occupanti russi che sono venuti a uccidere sulla nostra terra... L'Ucraina resiste. L'Ucraina combatte. L'Ucraina prega. Traendo l'ispirazione dalla potenza di Dio e luce dalla legge di Dio per costruire il suo futuro, impara a vincere. 
   Anche questo giorno resiste l'eroica Mariupol, che può essere oggi c'è nel centro dell'attenzione e della preghiera di tutto il mondo. Vi chiediamo di aiutare l'Ucraina a difendere questa città eroica, la città di Maria.
  Le nostre preghiere si elevano a Dio per Kharkiv, attorno alla quale si combattono feroci battaglie, per la nostra regione di Donetsk, la regione di Luhansk... Preghiamo per la regione di Kherson, per la nostra città di Zaporizhzhia e per il sud della regione di Zaporizhzhia. Che possa Dio aiutare l'Ucraina a resistere e vincere il male.
    Oggi vorrei riflettere con voi sul decimo comandamento di Dio, che ci insegna: "Non desiderare i beni del tuo prossimo". Quest'ultimo comandamento del Decalogo custodisce la purezza del cuor umano, sembra riassumere tutti i Dieci Comandamenti, mostrando da dove viene la radice della peccaminosità delle azioni umane. Questo comandamento di Dio dirige la nostra attenzione nel cuore umano. Perché è lì, nel profondo della nostra personalità, che coltiviamo le intenzioni determinateImparare a non desiderare ciò che appartiene al mio prossimo, imparare a distinguere tra le sue aspirazioni è il cardine di un sano stile di vita cristiano. Una volta un giovane mi ha detto: "Non so cosa voglio, ma lo voglio subito". Quanto è importante per una persona sapere a cosa aspira nella sua vita, quanto è importante saper distinguere tra le aspirazioni, vedere quali di esse sono giusti e quali sono ispirate da uno spirito malvagio! Quanto è importante capire che il desiderio più importante del cuore umano è il desiderio di Dio, la sua vita eterna, l'immortalità, che il Signore Dio dona alla persona che crede in Lui. Quando una persona trascura questo desiderio, si perde, non sa per che cosa lottare.
  Un tempo, la Sua Beatitudine patriarca Giuseppe insegnò ai suoi figli: "Desiderate il Grande!" Ci ha insegnato a non scambiare le nostre aspirazioni con cose piccole e basse. Dice Sant'Agostino: "Dio, Tu mi hai creato per Te, e il mio cuore è inquieto finché non riposa in Te". Se una persona non sa desiderare il Grande, Eterno, Vero, Divino, allora il suo cuore, il suo occhio diventano impuri. 
  Il nostro Kobzar, Taras Shevchenko, parlava di un tale occhio avido: "E questo occhio avaro guarda oltre il confine del mondo, se non c'è un paese da prendere e portare con sé nella tomba ...". Gesù Cristo insegna che è dal cuore umano che provengono i pensieri malvagi, l'impurità, i piani per uccidere e tutte le altre azioni malvagie.
  Chiediamo oggi al Signore Dio di insegnarci a desiderare il Grande e a comprendere il Grande. Vediamo come l'occhio malvagio ed avido di qualcuno che vuole portare a tomba il mondo intero con sé, sta attaccando l'Ucraina. L'Ucraina non ha mai voluto qualcun altro. Abbiamo sempre voluto solo il nostro. E oggi, difendendo la Patria, difendiamo ciò che può davvero dare pienezza di vita al cuore umano.
  Oggi vorrei ringraziare sinceramente tutti coloro che sostengono il nostro popolo e la nostra Patria in questa ricerca della grandezza, la ricerca della verità, della libertà e dell'indipendenza, nel desiderio dello sviluppo dei talenti del popolo come è stato dato dal Signore.  
   Oggi abbiamo buone notizie. Nelle ultime 24 ore, più cittadini sono tornati in Ucraina di quanti ne siano usciti. Vediamo che l'Ucraina sta ricominciando a raccogliere i suoi figli che desiderano a realizzare i più grandi sogni dei loro cuori nella loro terra natale.
   Vorrei ringraziare tutte le missioni diplomatiche, tutte le ambasciate che sono tornate a Kyiv nelle ultime due settimane, tutti coloro che hanno il coraggio di sostenere il nostro paese oggi per venire da noi ed insieme a noi imparare a desiderare il Grande.
   O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici il nostro esercito ucraino! O Dio, benedici il popolo ucraino, benedici i bambini dell'Ucraina e dai loro un futuro bello e luminoso nella loro terra nativa data da Dio!
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
    Sia lodato Gesù Cristo!

domenica 17 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 17 aprile 2022

 

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 17 aprile 2022: "La gioventù ucraina mostra che l'Ucraina c'è e sarà perché la costruisce, la vuole e la ama".

   Sia lodato Gesù Cristo!
   Cari fratelli e sorelle in Cristo!
   Oggi è domenica del 17 aprile 2022 e il popolo ucraino sta già vivendo il 53° giorno del combattimento nazionale, della resistenza all'aggressione armata russa contro il nostro Stato. 
   Questa notte le nostre città e i nostri villaggi erano di nuovo in fiamme. La nostra Kharkiv tremava. Il Donbass e l'Ucraina meridionale stanno tenendo solidamente la difesa. Preghiamo in modo particolare per la nostra eroica Mariupol, che è attaccata dal mare, dalla terra e dal cielo. Il Consiglio pan-ucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose ha lanciato un appello separato per un cessate il fuoco durante le feste della Pasqua e la necessità di creare urgentemente un corridoio umanitario per salvare Mariupol ucraina. Preghiamo affinché i potenti di questo mondo e coloro che oggi impugnano le armi per uccidere la nostra gente abbiano almeno un senso della sacralità di questi giorni pasquali.
   Oggi l'Ucraina sta vivendo la Domenica delle Palme. Questa è una festa speciale che preannuncia la Pasqua del Signore e in cui vediamo il nostro Salvatore entrare trionfante nella sua città di Gerusalemme, dove Dio vuole stare con il Suo popolo.
  Questa domenica prestiamo particolare attenzione ai nostri giovani, perché la festa di oggi è la Giornata della Gioventù nella nostra Chiesa. Perché sono i giovani che sentono il rapporto vivo e reale dell'uomo con Dio e i rapporti veri mettono al di sopra di vari schemi mentali, ideologie e altri stereotipi di comunicazione tra le persone. La possibilità di avere una comunione viva e personale con Dio, al quale i giovani ora dicono: “Osanna nell'alto dei cieli! Beato colui che viene nel nome del Signore!» mostra il loro ruolo speciale della goventù come motore della storia umana. Perché l'esclamazione "Osanna!" significa "Salvaci!" Il nostro presente e il nostro futuro sono nelle Tue mani!"
    Oggi sulle spalle della gioventù ucraina è caduto l'intero fardello della guerra. Viviamo nei tempi tragici che tuttavia danno origine ai nuovi eroi del nostro tempo. I giovani ucraini, le nostre ragazze e i nostri ragazzi, danno esempi dell'amore eroico per la Patria, per i loro parenti e gli amici. Ed è questo amore che li rende invincibili. Oggi la gioventù ucraina sorprende il mondo, perché la forza della relazione viva con Dio e il prossimo, la forza dei valori cristiani risplende sui volti dei ragazzi ucraini e delle ragazze ucraine per tutto il mondo. La gioventù ucraina mostra che l'Ucraina c'è e sarà perché la costruisce, la vuole e la ama.
   Mi congratulo sinceramente con tutti i nostri giovani, ragazze e ragazzi per questa festa. Vi assicuro che la vostra Madre Chiesa vi ama, prega per voi, vi sostiene, è orgogliosa di voi. Mostra il significato della vita reale oggi alle persone di tutto il mondo che potrebbero non conoscere i veri valori per i quali dovrebbero dare la propria vita.
  Desidero rivolgere un'attenzione particolare ai nostri giovani sui territori occupati, ai nostri giovani che oggi sono costretti a lasciare la loro patria e sono sparsi per il mondo e nei continenti. Raccogliamoci oggi attorno al Cristo, attorno alla sua presenza in mezzo a noi, e sperimentiamo questo soffio vivificante del Salvatore con il quale viene a noi.
   Oggi i cristiani di rito latino, la Chiesa armena, così come i figli della nostra Chiesa in diversi paesi del mondo negli insediamenti, celebrano la Pasqua. Vorrei rivolgere  i miei cordiali auguri a tutti voi, fratelli e sorelle, per questa più grande festa cristiana.
   Essere cristiano oggi significa credere nel Risorto, nella Risurrezione - credere che la vita e la Risurrezione è Qualcuno, il nostro Salvatore, che esce vittorioso dalla tomba e ci dà la vittoria sul peccato, sul male e sulla morte e ci dona la vita. La Chiesa di Cristo ci informa oggi: "Cristo è risorto dai morti, ha vinto la morte con la morte e ha dato la vita a quelli che erano nella tomba!" Mi congratulo con voi per questa festa con il nostro tradizionale saluto pasquale "Cristo è risorto!".
  La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, sempre, ora, nei secoli dei secoli. Amen.

sabato 16 aprile 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 16 aprile 2022

 


Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 16 aprile 2022, "è importante per noi oggi proteggere la dignità umana e la dignità della donna!"


    Sia lodato Gesù Cristo!
    Cari fratelli e sorelle in Cristo! Oggi è sabato del 16 aprile 2022 e il popolo ucraino combatte da 52 giorni, resistendo ai militari dell'ingiusto aggressore e sconfiggendo il soldato russo che sta calpestando la nostra terra sofferente.
  Questa notte l'intera Ucraina tremava per i colpi e i missili. Questa mattina, letteralmente nelle vicinanze, vicino alla nostra cattedrale patriarcale, missili russi puntati su Kiev. Gli attacchi missilistici sono stati effettuati a Leopoli, Dnipropetrovsk, Kropyvnytskyi, Poltava. Le nostre città nell'est e nel sud dell'Ucraina tremavano per le esplosioni. C'è una città martire Mariupol. Sta in piedi e combatte la Kharkiv ferita. 
   Tuttavia, l'Ucraina sente sempre di più che la vittoria sarà dalla nostra parte... Ogni giorno diventiamo più forti. Rafforziamo il nostro spirito e preghiamo per la fine di questa follia il prima possibile, preghiamo per una giusta pace per la nostra Patria.
   Oggi vorrei riflettere sul nono comandamento di Dio, che dice: "Non desidererai la moglie del tuo prossimo". Questo comandamento di Dio protegge la dignità della persona umana, che è creata a sua immagine e somiglianza e che è il cuore dell'universo e la corona della creazione di Dio. Questo comandamento ci dice che l'uomo non può mai essere ridotto al livello di una cosa, a un semplice oggetto del desiderio. Questa legge di Dio, questa parola di Dio, protegge in modo particolare la dignità della donna. Dopotutto, una donna non è proprietà di un uomo. Il Signore dice: «Così il marito lascia suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, ed essi diventano una sola carne» (Gen 2, 24). L'uomo e la donna creano un corpo, un "noi" nel mondo visibile, materiale.
   Una donna non può mai essere oggetto di desiderio, di commercio o, peggio, di umiliazione. La persona umana non può mai essere uno strumento per un terzo obiettivo, non può essere qualcosa che può essere sacrificato così facilmente per raggiungere un obiettivo politico, economico o di consumo.
    Oggi, la donna ucraina è l'eroina di questa guerra ... Dà la vita per la Patria con le armi in mano insieme ai nostri eroi maschili. Sta combattendo eroicamente sul fronte degli aiuti umanitari. È un'eroina, custode della vita umana durante la guerra in Ucraina, custode del comfort e del focolare familiare. Questa è la madre-tutrice che protegge i suoi figli quando sono in viaggio come profughi o costretti a lasciare la patria… Quanto è importante per noi oggi proteggere la dignità umana e la dignità della donna!
   Durante la guerra, vediamo il nemico che cerca di deridere di più una donna. Abbiamo ascoltato varie registrazioni delle conversazioni degli occupanti con le loro mogli, in cui la moglie di un soldato russo lo incoraggia a violentare le donne ucraine per metterlo più a suo agio. Vediamo come le donne russe si aspettano  denaro per i loro mariti morti o feriti. Questo comandamento di Dio ci insegna a rispettare la dignità della persona umana.
    Preghiamo oggi: oh Dio, anche in mezzo all'inferno della guerra, aiutaci ad essere persone degne, a rispettare la nostra e quella degli altri, la loro dignità! Preghiamo per le donne ucraine e vogliamo mostrare loro il nostro onore affinché la legge di Dio continui a stare dalla parte della vita dell'Ucraina, nostra madre. Dio benedica il nostro popolo e la nostra terra ucraina.
    La benedizione del Signore sia su di voi, per la Sua grazia e amore per l'uomo, sempre, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

L'icona miracolosa della Madre di Dio Illinska, Chernighiv: 16 (29) aprile il giorno della commemorazione


L'icona miracolosa della Madre di Dio Illinska, Chernighiv
il 16 (29) aprile - la commemorazione dell'icona

di Yaryna Moroz Sarno


  
  Le numerose copie delle icone miracolose sono comparse nella regione di Chernighiv nel XVII secolo. L'icona miracolosa è stata dipinta (restaurata) nel 1658, ciò si evidenzia dall'iscrizione sul retro dell'icona, da un monaco del monastero della Santissima Trinità e profeta Elia (Troyicko-Illinsky) a Chernighiv Genadiy da Dubno che accade ai tempi dell'abate Zosimo Tyshevych e dell'arcivescovo di Chernighiv (dal 1657) Lazar Baranovych (1620-1693). 
   Nel 1662 accadde  un miracolo delle lacrime, che durò dal 16 al 24 aprile, a questo proposito è stato fissato un giorno della festa dell'icona il 16 aprile. Questo evento è stato raccontato nella cronaca di Samiylo Velycko: "La Santissima Vergine pianse, compatendo i cristiani ucraini".  Nello stesso anno Cernighiv fu attaccata dai tartari, che distrussero la città e i suoi dintorni, tra cui anche il monastero della Santissima Trinità, tuttavia, come evidenziato da Dmytro Tuptalo, l'icona e il suo prezioso rivestimento sono rimasti illesi. 
    Dal XVII secolo i miracoli dell'icona sono stati registrati con una cura particolare. 
   Nel 1677 Dmytro Tuptalo concluse suo libro sui miracoli avvenuti attraverso le preghiere all'icona di Chernighiv "Miracoli della Santissima Beata Vergine Maria, nato dall'immagine del miracoloso nel monastero di santo e glorioso profeta Elia di Chernighiv" (Novgorod-Siverskyj, 1677) scritto per ordine dell'arcivescovo Lazar Baranovych, che era una raccolta sui 22 miracoli e le leggende dell'icona del monastero della Santissima Trinità e profeta Elia. Nel 1683 è stata pubblicata la versione elaborato del libro sotto il titolo "Il Vello irrigato" a Chernighiv nella tipografia dell'arcivescovo Lazaro. Questo  libro era ripubblicato molte volte a Chernighiv 1689, 1691, 1696, 1697, 1702 e più tardi. 
    Nel "Vello con la rugiada" ("Руно орошенне") di Dmytro Tuptalo sono descritti in dettaglio 22 miracoli di guarigione degli abitanti di Chernighiv e dei suoi dintorni. Tra coloro che hanno ricevuto la guarigione: ufficiali cosacchi, i parenti dell'etmano Samoylovyc, una ragazza dal villaggio Sosnyсia o pellegrini di Polissia. Dmytro Tuptalo registro i 22 miracoli. Nel 1680 Tuptalo ripubblicò libro, finanziato da Lazar Baranovych, in cui sono stati registrati già 24 miracoli. L'elenco dei miracoli è stato riempito durante le ristampe del libro. Così, nel 1696 c'erano già 56 casi di guarigione (5 dalla cecità, 3 dalle malattie del piede, 3 dai reumatismi, 1 - dal rilassamento, 15 dalla rabbia, 14 dalla confusione mentale, 15 dalle varie malattie croniche) ed un caso di resurrezione del ragazzo. 
   Alcuni miracoli sono stati nominati anche dall'arcivescovo Ivan Maksymovych nella sua poesia "La Vergine Maria" (Chernighiv, 1707). 

  
Ritratto di Dmytro Tuptalo del XVII secolo 

Ivan Maksymovyc (1651-1715), vescovo di Chernighiv (1697-1711), 
fondatore del collegium di Chernighiv
   

L'incisione dell'icona Illlinska, Oktoikh, Chernighiv, Topografia del monastero del profeta Elia, 1682

Libro di Dmytro Tuptalo "Vello rugato", Cernighiv 1683

Il titolo del libro


Il libro "Vello con la rugiada" di Dmytro Tuptalo 


"Vello con la rugiada", Chernighiv 1702 
    
   L'immagine sacra è stata conservata nella cattedrale della Santissima Trinità e poi nella cattedrale dell'Assunzione di Chernighiv. Per l'icona, secondo l'ordine dell'etmano Ivan Mazepa, è stato realizzato l'altare d'argento decorato con pietre preziose. 
  Sulle copie dell'icona miracolosa spesso erano raffigurate le corone sulle teste della Vergine e del Bambino, assenti sull'icona stessa, ma presenti sulla sua cornice. Per la prima volta, le corone furono raffigurate su un'incisione nel 1683 nel libro di Dmytro Tuptalo "Vello con la rugiada". Questa incisione è diventata un modello per le icone ucraine. 

Le vesti dell'icona co lo stemma di Ivan Mazepa 


L'autografo dell'incisore Ivan Schyrskyj

L'incisione del XVII secolo 

L'incisione del XVII secolo 


Dmytro Tuptalo, Il Vello con la rugiada, Cernighiv: 
Topografia del monastero della Santissima Trinità 1696 

O Signora Santissima, la mia Signora e la Madre di Dio, 
Regina del cielo, salva e abbi pietà di me, 
tuo servo peccatore, 
da calunnia, da ogni sventura e la morte improvvisa. 
Abbi pietà di me nelle ore del giorno, 
sia al mattino che alla sera, e preservami in ogni momento: 
in piedi, seduto, osserva e cammina per ogni sentiero, e nelle ore della notte, dormendo, provvedi , copri e intercedi. 
Proteggimi, o Signora mia  e Madre di Dio, 
da tutti i miei nemici, visibili e invisibili, 
e da ogni situazione malvagia. 
In qualsiasi luogo e a qualsiasi ora, 
svegliati, Madre Piena di grazia, il muro invincibile e l'intercessione potente. 
O Santissima Signora Signora Vergine Madre di Dio, 
accetta la mia indegna preghiera e salvami dalla morte vana 
e concedimi il pentimento prima della fine. 
Santa Madre di Dio, salvaci. 
Rivelati il custode di tutta la mia vita, o Purissima! 
Liberami dai demoni nell'ora della morte! 
Tu sei la pace anche dopo la morte! 
Sotto la Tua protezione ricorriamo, Vergine Madre di Dio, 
non disprezzare le nostre preghiere nei dolori, 
ma liberaci dalle tribolazioni, unica pura e benedetta. 
Santa Madre di Dio, salvaci. Amen.


L'inicisione dell'icone Illinska nel libro di Dmytro Tuptalo, "Vello con rugiada", 
Cernighiv: Tipografia del monastero della Santissima Trinità 1702, fol. 5

G. Kostantynovyc, L'incisione del XVII secolo 



Ivan Maksymovych, Theatron, Chernighiv: Topografia del monastero della Santissima Trinità 1708  



Complesso monastico della Santissima Trinità, Cernighiv

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