giovedì 30 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 30 giugno 2022

 


  Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 30 giugno 2022: "O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici i difensori dell'Ucraina! Dio, benedici e da forza a quanti combattono il male e a quanti cercano in Te, Signore, forza di fare il bene!"


     Sia lodato Gesù Cristo!
     Cari fratelli e sorelle in Cristo!
   Oggi è giovedì del 30 giugno 2022 e per il 127° giorno il popolo ucraino sta trattenendo un enorme afflusso di truppe russe che sono arrivate nella nostra terra con la guerra.
    Ringraziamo il Signore Dio e le forze armate dell'Ucraina che siamo sopravvissuti questa mattina e abbiamo visto la luce del giorno, possiamo gioire di questa opportunità di stare davanti al volto di Dio e di approfondire la parola di Dio.
    I combattimenti pesanti sono in corso lungo l'intera linea del fronte. Le truppe più concentrate e gli scontri più intensi sono nella regione di Lughansk, intorno alla città più grande della regione, attorno Lysychansk, che ora è sotto il controllo dell'esercito ucraino. Il nemico spara senza pietà su tutte le parti dell'Ucraina, dove può raggiungere con le sue armi. Le città e i villaggi, comprese le città di confine, nelle regioni di Kharkiv, Sumy e Chernihiv sono bombardate. Continua il cosiddetto terrorismo missilistico. I russi stanno distruggendo spietatamente le infrastrutture agricole, urbane e statali con il lancio di razzi. In particolare, ieri è stato distrutto un enorme magazzino di grano nella regione di Dnipropetrovsk. Tutto ciò che può salvare l'Ucraina, soprattutto in inverno, deve essere distrutto. Allo stesso tempo, i russi stanno brutalmente reprimendo chiunque voglia difendere la Patria.
    Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta pregando. Manteniamo in preghiera i nostri difensori, i soldati che a vario titolo hanno sofferto la guerra, i prigionieri, i feriti e le famiglie dei morti. Preghiamo per i nostri fratelli e sorelle a Kharkiv, Odessa, Dnipropetrovsk, Kryvyi Rih, Mykolayiv e in altre città e villaggi dell'Ucraina, che oggi sono sotto il fuoco spietato dei russi.
     La coscienza cristiana ci chiama oggi a combattere il male. Abbiamo detto più volte che la guerra in Ucraina ha una dimensione spirituale. E non importa dove viviamo, nell'est o nell'ovest dell'Ucraina o in diverse parti del mondo, se siamo gli ucraini o apparteniamo ad altre nazioni, noi tutti, come cristiani, abbiamo una vocazione a combattere il male. Essere cristiano significa combattere il male, in particolare nella propria vita, nel proprio cuore. Ce lo dice l'apostolo Paolo in Efesini: "Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre" (Ef 6, 11-12). Poi spiega come farlo, indicando alcuni mezzi, metodi di lotta spirituale: "Prendete lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio" (Ef 6, 16-17). 
    Pertanto, la lotta spirituale a cui ogni cristiano è chiamato ha le sue regole. Diamo un'occhiata più da vicino a questa battaglia invisibile, quali sono le sue dinamiche e quali sono le regole. I Santi Padri della Chiesa, esperti avvocati del male, ci raccontano come si conduce la lotta spirituale. In particolare, san Giovanni Damasceno dice che ci sono cinque fasi nella lotta di una persona contro i pensieri malvagi, cioè l'attacco del male. Dice che prima il pensiero malvagio ci viene incontro come un suggerimento, una tentazione, poi c'è un dialogo con esso, poi c'è una lotta interna, poi, se soccombiamo, ci arrendiamo al male, c'è un accordo con il peccato e c'è passione.
    Forse nelle successive riflessioni considereremo ciascuna di queste fasi della lotta spirituale, ma oggi dobbiamo renderci conto che non possiamo dire: "Non voglio combattere". Perché significa consegnarsi nelle mani del male, di uno spirito malvagio, e perdere.
    Oggi abbiamo appreso la buona notizia: ieri, per la prima volta dall'inizio di questa aggressione su vasta scala, c'è stato un ampio scambio di prigionieri di guerra e l'Ucraina ha ricevuto indietro 144 difensori della Patria, 95 dei quali sono i difensori della città-martire Mariupol. Grazie a Dio questi eroi, i ragazzi coraggiosi, sono tornati a casa. Il più anziano ha 65 anni, il più giovane 19 anni. La maggior parte di loro sono gravemente feriti, sono tra la vita e la morte ed hanno bisogno di cure. Ma questo è un esempio della potenza di Dio manifestata anche nelle nostre infermità, come dice l'apostolo Paolo, e la potenza è con coloro che stanno nella verità, sostengono la verità divina e fanno il bene.
    O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici i difensori dell'Ucraina! O Dio, benedici e dai forza a quanti combattono il male e a quanti cercano in Te, Signore, la forza di fare il bene; rendici tutti benefattori in questo mondo per la potenza della grazia dello Spirito Santo!
    La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.



mercoledì 29 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 29 giugno 2022

 

  Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 29 giugno 2022: "Dio, dacci la Tua saggezza e moderazione in modo che possiamo vincere il male dell'attaccante con la nostra impostazione cristiana, forza e rettitudine!"


    Sia lodato Gesù Cristo!
    Cari fratelli e sorelle in Cristo!
    Oggi è il mercoledì del 29 giugno 2022 e l'Ucraina sta già vivendo il 126° giorno dell'invasione militare su vasta scala della Russia sul territorio della nostra pacifica terra ucraina.
   Ringraziamo il Signore e le Forze Armate dell'Ucraina che siamo sopravvissuti fin a questa mattina, che abbiamo vissuto un'altra giornata drammatica e sanguinosa e possiamo continuare a stare davanti a Dio nella preghiera, nel lavoro, nella pazienza per il bene dell'uomo e della vita umana in Ucraina, e in tutto il mondo.
   Durante l'ultimo giorno sono proseguiti i combattimenti ad alta intensità lungo l'intera linea del fronte. Tuttavia, i più dolorosi e criminali sono gli attacchi terroristici dei russi con i missili da crociera, che effettuano sulla città pacifiche che non si trovano direttamente nella zona di guerra. Durante lo scorso giorno Kharkiv è stata bombardata senza pietà. Per due volte, ieri e questa mattina, Mykolayiv ha subito i lanci dwi razzi. L'attacco missilistico è stato lanciato anche nella regione di Odessa. Ognuno di questi colpi ha ucciso persone, ha distrutto gli edifici, le infrastrutture, sono decine i feriti. Il sangue umano scorre in Ucraina. L'Ucraina piange ma l'Ucraina prega.
   Oggi, nel contesto di un confronto così drammatico con il male che ci sta accadendo, vorrei riflettere su un altro frutto dello Spirito Santo, che corona tutti gli altri frutti ed è segno della pienezza della maturità dell'uomo nella sua vita nello Spirito Santo. Questo frutto è la continenza. Quando sentiamo la parola "continenza", possiamo pensare di molte cose diverse, ma come frutto dello Spirito Santo, significa la percezione  giusta di se stessi e del mondo che ci circonda, costruendo il giusto rapporto con quelle risorse, personali e comuni, che oggi il Signore ha affidato alle nostre cure.
   Questo frutto dello Spirito Santo ha due dimensioni: interna ed esterna. La dimensione interiore della continenza dona alla persona la capacità di autogestirsi, di dominare le proprie aspirazioni, i bisogni della vita, i compiti, di costruire relazioni con se stessi. Chi ha questa grazia dello Spirito Santo è un buon amministratore della propria vita. Se una persona non riesce a controllarsi, perde il suo libero arbitrio e diventa schiava delle proprie passioni e concupiscenze. Pertanto, lo Spirito Santo dona alla persona la libertà di costruire le relazioni giuste ed utilizzare tutti i talenti che ha ricevuto.
   Nella sua dimensione esterna, la continenza dà alla persona l'opportunità di organizzare adeguatamente la propria vita terrena in tutte le sue dimensioni, di utilizzare adeguatamente per il proprio bene e per il bene degli altri tutto ciò che ha a sua disposizione, sia esso poco o tanto. In sostanza, questo frutto dello Spirito Santo si manifesta nello stile di vita dei cristiani. Lo stile di vita della persona che è ripiena di Spirito Santo e risplende di continenza è descritto in uno dei primi monumenti della letteratura cristiana, l'Epistola a Diogneto: «I cristiani vivono nella carne, ma non nella carne. Sono sulla terra, ma sono cittadini celesti. Obbediranno alle leggi stabilite, ma la loro vita superano queste leggi. Amano tutti, ma sono perseguitati da tutti. Non sono conosciuti, ma condannati. Vengono uccisi, ma vivono. Sono poveri, ma arricchiscono molti. Sono privati ​​di tutto, ma hanno abbondanza in tutto".
  Chiediamo allo Spirito Santo di donarci questo frutto della Sua presenza, soprattutto nelle condizioni della guerra, quando mancano sempre più i mezzi per una vita dignitosa, perché la guerra porta sempre la distruzione, l'impoverimento e la carestia. Lo Spirito Santo ci permetta, con la continenza, di essere buoni e saggi padroni nella nostra propria terra.
   Oggi ringrazio quelle persone che stanno aiutando l'Ucraina a superare questo momento difficile. In questi giorni in Ucraina c'è una delegazione speciale dall'Italia: partendo dalla città di Bologna, fino a Odessa e Mykolayiv è arrivata la carovana umanitaria dal nome speciale "Fermiamo la guerra subito". Questa carovana è guidata dal Vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, Monsignor Savino, vescovo di Cassano, dal sud Italia. Congratulazioni ai nostri amici italiani, grazie alla Conferenza Episcopale Italiana e a tutte le brave persone nel mondo che, gestendo adeguatamente i talenti e i beni terreni che il Signore ha donato loro, oggi condividono generosamente con l'Ucraina e aiutano i bisognosi.
   Oh Dio, benedici l'Ucraina! Oh Dio, ferma la mano assassina dell'aggressore! Dio, dacci la Tua saggezza e la Tua moderazione in modo che possiamo vincere il male dell'attaccante con la nostra impostazione cristiana, la forza e la rettitudine! Oh Dio, benedici l'Ucraina!
    La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'umanità, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.


martedì 28 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 28 giugno 2022

 


Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 28 giugno 2022: "Signore, fa che la Tua mitezza, che si riflette nel volto dell'Ucraina, sia la nostra forza!"


   Sia lodato Gesù Cristo!
   Cari fratelli e sorelle in Cristo!
  Oggi è il martedì del 28 giugno 2022 e l'Ucraina sta già vivendo il 125° giorno della guerra sanguinosa che la Russia svolge contro il popolo ucraino.
  Ieri eravamo tutti sconvolti dall'evento di proporzioni senza precedenti: nella nostra regione di Poltava, nella città di Kremenchuk, dall'attacco missilistico è stato distrutto un centro commerciale, dove c'erano circa mille persone. Almeno 18 persone sono state uccise, circa 40 dispersi e circa 60 feriti a partire da questa mattina. Questo è il più grande atto terroristico in Europa negli ultimi decenni. Le nostre preghiere vanno alle famiglie e alle persone care delle persone uccise e ferite a seguito di questo atto terroristico.
   Abbiamo anche un dolore al cuore per Lysyčansk. Com'è noto, la regione di Lughansk è una zona di steppa dove ora è abbastanza asciutto e caldo. La gente era in fila per l'acqua e questa fila, queste persone i russi hanno fucilato. Ieri ci sono stati attacchi missilistici su Kharkiv, sono morte troppe persone, molti feriti. Stamattina Mykolayiv è stato bombardato. Le battaglie pesanti sono in corso su tutta la linea del fronte. 
  Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta combattendo. E ringraziamo il Signore e le Forze Armate dell'Ucraina che siamo sopravvissuti fino a questa mattina e che possiamo vedere la luce del giorno. 
   Oggi vorrei riflettere su di un altro frutto dell'azione dello Spirito Santo in una persona, dimostrando la maturità della vita spirituale cristiana che talvolta trascuriamo o dimentichiamo. Questo frutto dello Spirito Santo è la mitezza. Questa realtà divina nell'uomo è difficile da definire in parole umane, perché non ha nulla a che vedere con gentilezza, affetto, cioè qualche sfera sentimentale. La mitezza come frutto dello Spirito Santo è un tratto specifico della missione e dell'azione di Gesù Cristo come Messia ed è un sinonimo di umiltà, dell'autoumiliazione di Dio davanti agli uomini. Questa è l'umiltà di Cristo, di cui parla l'apostolo Paolo nella Lettera ai Filippesi, incoraggiando noi cristiani ad avere gli stessi pensieri che aveva il Figlio di Dio: "Egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall'aspetto riconosciuto come uomo, abbassò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte in croce" (Fil 12, 6-8). Questa stessa umiltà di Gesù Cristo, il Suo viaggio terreno verso il sacrificio rivela la Sua benevolenza come il Messia che si è seduto sull'asinello per entrare a Gerusalemme. La mitezza come frutto dello Spirito Santo è la manifestazione di forza. Per il Messia, come dice il profeta Isaia, non ha bisogno di gridare nelle piazze o di qualcuno per affermare la sua mente, la sua volontà. Egli semplicemente c'è, è presente, Elgi svolge la Sua missione.
    Il riflesso della mitezza di Gesù Cristo oggi, durante la guerra, si vede nella posizione, sui volti di tanti figli e figlie dell'Ucraina. Quando parli con i nostri militari, ragazze e ragazzi, quando chiedi loro cosa erano prima della guerra, senti la risposta che era insegnante, scienziato, medico, artista, faceva lo sport, lavorava in vari campi intellettuali ecc. Ma quando è scoppiata la guerra, non hanno considerato la loro posizione nella società come un privilegio inviolabile. Tantissime persone anche dall'estero sono tornate in Ucraina per proteggere la Patria dal nemico. Loro sono diventati obbedienti al richiamo della coscienza, obbedienti fino alla morte.
  Oggi chiediamo: Oh Signore, fa che la Tua mitezza, che si riflette nel volto dell'Ucraina, sia la nostra forza! Poiché sappiamo che l'umiltà e la Tua umiltà e mitezza danno all'uomo luogo e spazio alla grazia del Tuo Spirito. L'uomo orgoglioso butta fuori Dio dalla sua vita. L'orgoglio umano non permette a Dio d'agire nella sua vita. L'uomo orgoglioso rifiuta l'aiuto dell'altro uomo e l'aiuto di Dio.
    Oh Signore, nella nostra umiltà e nella miezza davanti a Te ed agli altri, vogliamo essere forti nella Tua forza e nella Tua grazia! Oh Dio, benedici l'Ucraina, rendici mitti nella nostra lotta e riusciremo nella vittoria sul male e sulla morte! Oh Dio, fa che il volto di Tuo figlio Gesù Cristo risplenda sul volto dei figli e delle figlie dell'Ucraina! Oh Dio, benedici il nostro popolo e la nostra terra ucraina!
    La benedizione del Signore scenda su di voi, con la Sua grazia, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen. Grazie.

lunedì 27 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 27 giugno 2022

 

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 27 giugno 2022, "O Dio, dacci questo frutto dello Spirito Santo! Dacci l'opportunità di credere in Te, di credere nella vittoria dell'Ucraina"


   Sia lodato Gesù Cristo!
   Cari fratelli e sorelle in Cristo!
   Oggi è lunedì del 27 giugno 2022 e la nostra Patria sta già vivendo il 124° giorno di un'invasione militare su vasta scala della Russia nel territorio del nostro stato sovrano. Centoventiquattro giorni di spargimenti di sangue, grandi battaglie, pianti, sofferenze di innocenti...
   L'ultimo fine settimana, in particolare l'ultimo giorno, è stato segnato da grandi tragedie in Ucraina. Come apprendiamo dai rapporti dei nostri militari, i combattimenti più intensi al fronte sono nelle regioni di Lughansk e Doneck. Sempre ieri, l'Ucraina ha subito forse il più grande attacco missilistico della sua storia da parte della Russia. I missili da crociera russi sono volati a Kyiv, nelle regioni di Chernighiv, Cherkasy, Odessa e Mykolayiv. La città di Kharkiv e la regione di Sumy sono state prese di mira. In effetti, probabilmente non esiste una città e una regione dell'Ucraina del genere che non sarebbero state ferite da questa guerra spietata.
  Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta lottando. L'Ucraina sta pregando. E ringraziamo il Signore e le Forze Armate che siamo sopravvissute fino a questa mattina e possiamo vedere la luce del giorno.
   Oggi vorrei riflettere sull'altro importante frutto dell'azione dello Spirito Santo nell'uomo. È un segno che mostra la spiritualità del popolo ucraino e della nostra santa Chiesa, che oggi rievoca la memoria dei nuovi martiri ucraini, martiri del comunismo, portati sui troni della Chiesa ecumenica da Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita in Ucraina. Questo frutto dello Spirito Santo è la fede. Spesso sentiamo e parliamo della fede come virtù teologale, che è l'inizio della vita cristiana, perché per comunicare con Dio dobbiamo credere in Lui, cioè dobbiamo fidarci di Lui, aprirgli il nostro cuore, la nostro mente, la nostra volontà - la nostra vita. Il credente non percorre da solo le strade di questa vita terrena, tiene la mano del suo Dio amorevole e misericordioso.
   La fede come frutto dello Spirito Santo mostra la particolare maturità del credente e consiste nel fatto che questa persona diventa partecipe della conoscenza divina. Lo Spirito Santo rivela all'uomo i misteri divini, e il suo frutto - la fede - dà all'uomo la sensazione che Dio non ha più segreti davanti a sé, lo introduce alla grandezza, all'incomprensibilità della sua divinità. L'Apostolo delle genti in 1 Corinzi descrive questo frutto speciale dell'azione dello Spirito Santo nell'uomo: "Poiché lo Spirito scruta ogni cosa, anche la profondità di Dio. Perché alcune persone sanno cosa c'è in un uomo, se non lo spirito umano che è in lui. Allo stesso modo, nessuno sa cosa c'è in Dio se non lo Spirito di Dio. Non abbiamo ricevuto lo Spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio, per conoscere ciò che Dio ci ha dato".
    Così lo Spirito Santo, come Consolatore, ci rende partecipi della conoscenza che Dio ha di se stesso, e così ci dona una capacità speciale: il credente può vedere nello Spirito Santo il mondo e gli altri attraverso gli occhi di Dio, cioè, guardare se stesso, il prossimo, con tali occhi e da tale altezza come ci vede il nostro Dio Creatore e Salvatore.
   Questo è un dono speciale che talvolta si manifesta nella Chiesa come un dono di preveggenza. Questi sono padri spirituali che, cercando di servire i loro figli spirituali, ricevono da Dio il dono della conoscenza del cuore. Anche prima che una persona apra bocca, il padre spirituale, vedendo il suo cuore, sa tutto di lui. Un tale dono di previdenza è ricevuto nella Chiesa da un credente, può vedere tutti gli eventi attuali attraverso gli occhi di Dio e anche nelle circostanze disperate può vedere un raggio di speranza.
   Oggi, vivendo in circostanze drammatiche in Ucraina, chiediamo al Signore la fede con cui hanno brillato i nuovi martiri della Chiesa ucraina, che hanno portato la Parola di Dio fino ai confini della terra, in Siberia, in Kazakistan e sulla costa dell'Oceano Pacifico. Oggi chiediamo al Signore che questi martiri che hanno potuto vedere il futuro del popolo in carcere, vivere e lottare per futuro, aprano gli orizzonti per la nostra esistenza ucraina. Oggi chiediamo al Signore di questo dono di vedere l'Ucraina dopo la guerra e di costruirla nella nostra coscienza e nei nostri cuori oggi.
   Il nemico viene per portarci via il futuro, per dirci a noi, gli ucraini, che non abbiamo il diritto d'esistere come il popolo, come lo stato. Ma attraverso il frutto dello Spirito Santo, che è la fede, vediamo che il Signore non solo vede l'Ucraina e l'ha nel Suo progetto originario, ma ha preparato per noi una missione speciale nel mondo contemporaneo, nella Chiesa contemporanea, per l'uomo nel terzo millennio.
   Oggi chiediamo: O Dio, dacci questo frutto dello Spirito Santo! Dacci la forza di credere in Te, di credere nella vittoria dell'Ucraina, di credere nella persona che consideri buona, di credere nelle nostre forze, che con l'aiuto della Tua forza e grazia, Signore, saremo in grado di orientare verso il bene! O Dio, benedici tutti coloro che oggi sostengono l'Ucraina e vedono il suo futuro attraverso il prisma della fede in Te, nostro Dio, Creatore e Salvatore! O Dio, benedici l'Ucraina!
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

domenica 26 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 26 giugno 2022



  Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 26 giugno 2022: "fermiamo insieme la guerra adesso! Facciamo del bene all'Ucraina perché possiamo farlo, ognuno al suo posto!"


     Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle in Cristo!
Oggi è domenica del 26 giugno 2022 e il popolo ucraino per il 123° giorno si oppone coraggiosamente all'invasione militare su vasta scala della Russia. Sono in corso i combattimenti atroci lungo l'intera linea del fronte... Il nemico ha concentrato grandissima parte del suo esercito intorno alle città di Lysychansk e Siverodoneck, in una piccola parte della regione ucraina di Lughansk.
Ieri, l'intero territorio dell'Ucraina è diventato l'obiettivo del più grande attacco missilistico massiccio degli ultimi giorni di guerra. Più di 45 missili da crociera sono stati lanciati in tutta l'Ucraina dalla Bielorussia e dal Mar Nero. Stamattina, alle 6, i missili sono stati lanciati contro Kyiv, la nostra capitale. Il fumo nero si alza sulla città.
Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta pregando. Oggi è la domenica e l'Ucraina si prepara a stare davanti a Dio nelle sante chiese per alzare le mani nella preghiera ed implorare al Signore, Creatore del cielo e della terra, la protezione, la pace e la vittoria per l'Ucraina, affinché gli sforzi congiunti di tutta la comunità mondiale possano fermare la mano omicida dell'aggressore russo assetato di sangue.
In tali circostanze difficili e drammatiche, vorrei invitarvi a riflettere su un altro frutto dell'azione dello Spirito Santo nell'uomo, il frutto che è per noi oggi un raggio di speranza. Si chiama misericordia.
Sappiamo dalla Scrittura che la parola e il concetto di "carità" esprimono al meglio l'atteggiamento di Dio verso l'uomo. Crediamo in Dio, che per primo ci ha amato. Crediamo in Dio che ha pietà di noi quando vede la nostra debolezza, quando vede il nostro peccato.
Ieri, meditando sul frutto dello Spirito Santo, che è la bontà, abbiamo detto che Dio è buono, che è bontà e ha creato tutte le cose buone. Quando si parla di carità, indichiamo una certa capacità dell'uomo non solo di essere una buona creatura di Dio, ma anche una certa caratteristica della somiglianza divina dell'uomo. Essendo come il suo Creatore, anche l'uomo diventa capace di fare il bene. La carità come frutto dello Spirito Santo non è solo compassione, appartiene alla nostra percezione sentimentale della realtà o di un'altra persona. È la capacità dell'uomo di moltiplicare e diffondere il bene che il Signore Dio ha creato. Perché, infatti, il male nel mondo nasce anche dalla cattiva volontà dell'uomo e non è altro che assenza di bene. Dove non facciamo il bene, diamo spazio al male. Ad esempio, se spegniamo la luce, c'è una grande oscurità.
Pertanto, per resistere al male, per sconfiggerlo, dobbiamo moltiplicare attivamente il bene ogni giorno, compiere atti di misericordia che infliggano il colpo più forte al diavolo e ai suoi servi. Inoltre, le parole di misericordia, la carità dell'uomo, la parola di Dio chiama atti che hanno valore nell'eternità, perché rimarranno con noi, saranno la nostra eredità, il premio dopo la fine di questa vita terrena.
Vorrei condividere con voi le mie esperienze leggendo una lettera che ho ricevuto letteralmente ieri. Un normale pensionato ucraino della regione di Zaporizhzhia, della città di Orikhiv, mi ha scritto. Il nome di questo signore è Serhiy Volodymyrovych Shkolyarenko. Scrive degli orrori della guerra vissuta dalla gente di Orikhiv. (Di solito, quando si tratta di un attacco missilistico sulle grandi città, i media lo sanno e ne scrivono, ma si sa poco della sofferenza delle persone nelle città e villaggi ucraini piccoli). Il signor Serhiy ha osservato che prima della guerra, la loro città contava circa 14.000 abitanti, ma oggi ci sono solo ... 600 persone che si nascondono costantemente e vivono nelle cantine. L'uomo scrive: "La nostra vita adesso è l'inferno sulla terra". La sua lettera, da un lato, è una voce della disperazione e un grido di aiuto, e dall'altro - un appello al clero e alla comunità mondiale, alle istituzioni internazionali sulla necessità di fermare il male, l'aggressore russo e fare di tutto per porre fine alla guerra.
Mettiamo oggi nelle mani di Dio la richiesta di quest'uomo buono, che condivide la sua sventura con l'Ucraina e il mondo. Porto questa voce nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo: fermiamo insieme la guerra adesso! Facciamo del bene all'Ucraina perché possiamo farlo, ognuno al suo posto! E poi, siamo certi, il male sarà sconfitto.
O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici i bambini ucraini! O Dio, donaci a tutti la pace! La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.



sabato 25 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 25 giugno 2022






Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 25 giugno 2022, "Oh Dio, donaci il coraggio di essere testimoni e portatori della Tua bontà! Oh Dio, mostra la Tua bontà al popolo ucraino, ai figli e alle figlie della nostra terra, che sono vittime di questo male e di questa ingiustizia portata dal nemico!"

   Sia lodato Gesù Cristo!
   Cari fratelli e sorelle in Cristo!
Oggi è il sabato del 25 giugno 2022 e l'Ucraina sta già vivendo il 122° giorno della grande guerra, l'aggressione su vasta scala, l'attacco della Russia alla nostra Patria, al nostro popolo ucraino.
   E ancora questa mattina ringraziamo il Signore e le Forze Armate dell'Ucraina che siamo sopravvissuti questa mattina e possiamo vedere la luce del mattino, i raggi del sole e inviare le nostre preghiere al Signore.
    L'ultima giornata è stata difficile anche per l'Ucraina. La gente è morta di nuovo. Ancora una volta un tornado della distruzione e dell'annientamento ha travolto la nostra Patria. Ci sono i combattimenti atroci, che iniziano con la regione di Kharkiv a nord e terminano con la regione di Kherson e la regione di Zaporizhzhia a sud. Ci sono svolti i combattimenti pesanti, in particolare, nella nostra regione ucraina di Lughansk e nel nord della regione di Doneck, dove le grandi forze militari sono state  coinvolte in un grande confronto militare. Il nemico sta infiammando la nostra terra giorno e notte. Ancora una volta i colpi di diverso tipo e forza sono stati inflitti alla regione di Sumy, la città di Kharkiv e alla regione di Kharkiv. Questa mattina abbiamo ricevuto le tristi notizie sugli attacchi missilistici nelle regioni di Kyiv, Chernighiv e Zhytomyr. 
  Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta lottando. L'Ucraina sta pregando. L'Ucraina protegge la dignità e la vita umana.
    In mezzo a questo mare di malizia e morte umana che si è riversato nella nostra Patria, vorrei oggi riflettere su un altro frutto dello Spirito Santo, che possa contrastare con la realtà che ci circonda ogni giorno. Questo frutto dello Spirito Santo nell'uomo è la bontà.
    La bontà è un segno di Dio stesso. Nostro Dio è buono con l'uomo. Nella parola di Dio leggiamo molte descrizioni dell'azione di Dio verso l'uomo come la più alta bontà. Dio è bontà in se stesso. Dio manda pioggia e calore di sole sui buoni  e sui cattivi. Egli creò il mondo intero con il bene e con la Sua bontà salva l'uomo dal peccato e dalla morte. Infatti, la bontà come frutto dello Spirito Santo è il riflesso della perfezione di Dio, Creatore e Salvatore, nella vita umana, nella creazione. Questa bontà ci rivela la bontà dell'uomo secondo il disegno di Dio. L'uomo porta in sé l'opinione di Dio su se stesso, la parola di Dio "sia così", con la quale Egli ci ha chiamati dalla non esistenza all'esistenza. Tuttavia, con la Sua bontà verso di noi, il Signore ci insegna allo stesso tempo a scoprire la bontà interiore che ha instillato in ogni persona e a vivere ed agire secondo essa. L'uomo è chiamato ad essere icona della bontà di Dio in questo mondo.
   Il nostro metropolita Andrei Sheptytsky ha detto che in tempo di guerra la bontà umana è più preziosa del pane e del burro, dei vestiti e del calore, perché dove una persona conserva questa bontà interiore donata da Dio ed è in grado di mostrarla nelle sue azioni, tutto inizia a rinascere, tutto comincia a guarire. Solo una persona che è portatrice del buon Dio che è presente in lei può essere veramente buona con se stessa e con gli altri.
    Con questa preghiera per il frutto del bene, come conseguenza della vita umana nello Spirito Santo, voglio ringraziare oggi tutti coloro che hanno il coraggio di essere buoni in questo mondo malvagio, pieno di odio, omicidio e disprezzo per un'altra persona. Il mio sincero ringraziamento ai nostri volontari, assistenti sociali, e in particolare a coloro che durante la guerra svolgono la diaconia ecclesiale al servizio dei bisognosi, senza chiedere ad un'altra persona da dove viene, in quale chiesa va, in che lingua parla. Grazie a tutti coloro che hanno un cuore buono e con la loro gentilezza si avvicinano al Cristo sofferente, presente nelle persone bisognose, vittime di questa guerra ingiusta.
    Oh Dio, donaci il coraggio di essere testimoni e portatori della Tua bontà! Oh Dio, mostra la Tua bontà al popolo ucraino, ai figli e alle figlie della nostra terra, che sono vittime di questo male e di questa ingiustizia portata dal nemico! Oh Dio, per la Tua bontà ravvivi tutti noi, salvaci dal peccato e dalla morte!
    La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.



venerdì 24 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 24 giugno 2022



Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 24 giugno 2022: "Oh Dio, benedici l'Ucraina! Oh Dio, benedici l'esercito ucraino! Oh Dio, dacci tutta la pazienza per ottenere la nostra vittoria!”


       Sia lodato Gesù Cristo!
      Cari fratelli e sorelle in Cristo!
    Oggi è il venerdì del 24 giugno 2022 e l'Ucraina sta vivendo il 121° giorno di questa guerra su vasta scala contro il popolo ucraino.
    Iniziamo il quinto mese di opposizione nazionale all'aggressore. E ogni mattina ringraziamo il Signore e le Forze Armate dell'Ucraina, che sono sopravvissute alla notte e possono gioire alla luce del giorno.
     Durante l'ultima giornata sono in corso battaglie atroci su tutti i fronti. Secondo il nostro esercito, il nostro governo, l'intensità dei bombardamenti e delle ostilità sta crescendo. Potenti colpi sono stati inflitti alle regioni di Sumy e Kharkiv. Questa mattina la città di Mykolayiv e la regione di Mykolayiv sono state colpite dal fuoco.       Tuttavia, le circostanze più difficili e infernali e le battaglie militari si verificano nella regione di Lughansk, intorno alle città di Siverodoneck e Lysychansk. Lì, il nostro esercito ferma enormi forze nemiche e copre l'Ucraina con la loro capacità. Di nuovo le persone civili innocenti sono morte durante l'ultima giornata. Li mettiamo nelle mani del nostro Padre Celeste.
  Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta combattendo. L'Ucraina sta pregando. L'Ucraina sostiene i valori umani fondamentali. L'Ucraina testimonia al mondo che siamo un popolo degno che non vuole qualcun altro, ma ha il sacro dovere di difendere se stesso.
   Oggi vorrei riflettere su un altro frutto dell'azione dello Spirito Santo, un altro segno della maturità dell'uomo nella sua vocazione cristiana: la pazienza. Quale pazienza ci insegnano la Parola di Dio e la Chiesa di Cristo?
   Quando parliamo di pazienza come frutto dello Spirito Santo, guardiamo prima al volto di Dio. È un segno del nostro Dio, che è paziente con l'uomo. La parola di Dio a volte chiama il nostro Dio longanime. Il Signore non vuole la morte del peccatore, ma sa aspettare a lungo, creare il tempo e lo spazio adeguati perché questo peccatore si converta, lasci la sua malizia, il suo peccato e possa vivere.
  Pertanto, la longanimità è una caratteristica dei cristiani che mostrano misericordia verso le mancanze, i peccati e le debolezze degli altri. Tuttavia, essere longanime verso i deboli non significa accettare questa debolezza o approvare il peccato o il male, ma essere capaci di essere misericordiosi e fare tutto il possibile perché questa persona guarisca e si liberi dal peccato.
   La pazienza come frutto dello Spirito Santo ha un'altra caratteristica. Nella vita cristiana è molto importante essere perseveranti nel bene. Questa pazienza vale anche per noi, perché a volte una persona immatura vuole capire tutto in una volta. Ricordo un giovane che disse: "Non so cosa voglio, ma lo voglio già". La longanimità dà a una persona l'opportunità di andare avanti attraverso il lavoro quotidiano di una formica, come ha insegnato il giusto metropolita Andrei Sheptytsky, perché è così che l'intera nazione raggiunge il suo obiettivo. La perseveranza nel bene mostra l'intenzione di una persona, quanto cerca il bene, quanto vuole realizzare ciò a cui il Signore lo chiama.
   La pazienza aiuta una persona a superare ogni tipo di pericolo e difficoltà ed è la realizzazione di un tale dono dello Spirito Santo come la fortezza di cui abbiamo già parlato. Abbiamo davvero bisogno della capacità di essere pazienti oggi. Perché, forse, la pazienza nella vocazione spirituale e professionale, nella nostra lotta sarà una delle modalità della nostra vittoria sul male, sull'aggressore russo.
   Oggi diciamo: “Oh Dio, grazie per essere paziente con noi, con le nostre debolezze, anche con la nostra infedeltà e minaccia! Oh Dio, perseveriamo nel bene fino alla morte! Oh Dio, aiutaci, rafforzaci nella lotta per la libertà della nostra Patria! Oh Dio, benedici l'Ucraina! Oh Dio, benedici l'esercito ucraino! Oh Dio, dacci tutta la pazienza per ottenere la nostra vittoria!”
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'umanità, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.



giovedì 23 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 23 giugno 2022




Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 23 giugno 2022: "Avvertiamo il mondo intero contro la tentazione di pacificare l'aggressore che è andato in guerra contro di noi. Perché chiunque tenti di farlo attraverso compromessi o concessioni non fa che stuzzicare l'appetito dell'invasore".


       Sia lodato Gesù Cristo!
       Cari fratelli e sorelle in Cristo!
    Oggi è il giovedì del 23 giugno 2022 e il popolo ucraino resiste all'aggressione russa su vasta scala da 120 giorni.
     Durante l'ultimo giorno sono stati i combattimenti pesanti nella regione di Lughansk e nel nord della regione di Doneck. Secondo l'esercito ucraino, il nemico sta attaccando Slovyansk, la città da cui è iniziata la guerra contro l'Ucraina nel 2014. Le città di Siverodoneck e Lysychansk resistono con coraggio eroico. Ma un numero enorme di truppe era concentrato su questo piccolo pezzo di terra, ha subito numerosi attacchi aerei e tutto ciò che oggi distrugge e porta la morte in Ucraina.
   Sono in corso combattimenti atroci lungo l'intera linea del fronte... Le regioni di Sumy e Kharkiv sono state attivamente bombardate. Ma il nostro dolore speciale è per la città ucraina di Mykolayiv che ha subito potenti attacchi missilistici russi.
    Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta combattendo. Ancora di più, sentiamo che possiamo vivere questa mattina grazie alla presenza di Dio in mezzo a noi e grazie all'eroismo dell'esercito ucraino. Ecco perché ringraziamo il Signore e i soldati ucraini per la vita.
   Oggi in Ucraina celebriamo una festa importante e bellissima: l'Adorazione Solenne del Corpo e del Sangue di nostro Signore Dio e Salvatore Gesù Cristo, la festa della Santa Eucaristia. Il Santissimo Sacramento dell'Eucaristia è il fulcro, la cima, il culmine della vita cristiana, contiene tutto ciò in cui crediamo. Il nostro Signore Dio Gesù Cristo in modo misterioso è presente in essa. Egli diventa il nostro nutrimento, la nostra forza e la nostra speranza. Oggi solennemente onoriamo il Sacramento dell'Eucaristia. Ma i cristiani d'Oriente lo celebrano in modo diverso: noi non presentiamo l'Eucaristia alla contemplazione, ma incoraggiamo i nostri fedeli a ricevere degnamente la Santa Comunione, alla quale ci prepariamo attraverso il pentimento, la confessione, la preghiera sincera e profonda.
    In questo giorno vorrei riflettere sull'altro frutto dello Spirito Santo, che è la pace e che è vitale, soprattutto per il popolo ucraino di oggi. Si sente molto parlare di pace, le diverse persone insegnano agli ucraini come concialrsi con il loro nemico. Combattiamo e proteggiamo la pace, insegniamo ai nostri giovani, ai nostri figli ad essere capaci di pace e riconciliazione...
   E cosa intendiamo quando parliamo di pace come il frutto dello Spirito Santo? Ovviamente, non si tratta di pace come un compromesso, come la riconciliazione degli interessi determinati, come un patto di non aggressione da parte dello Spirito Santo. Come descrive l'evangelista Giovanni, prima delle Sue passioni, Cristo promette di mandare il Consolatore, e poi dice ai Suoi discepoli: "Vi do la mia pace, non quella che dà il mondo, ve la do". E poi, dopo aver sofferto la crocifissione, la sofferenza, la morte e la resurrezione dai morti, Egli torna dai Suoi discepoli e dice loro: "La pace sia con voi!" E poi, dice l'evangelista Giovanni, soffiò sugli apostoli e disse: "Ricevete lo Spirito Santo!"
     Quindi la pace come dono dello Spirito Santo è sinonimo della pienezza. Dio ha creato l'uomo con le aspirazioni determinate. Ognuno di noi ha bisogni, sogni, e finché non si avvereranno non avremo la pace, anche quando una persona sarà d'accordo sulla convivenza pacifica con il suo prossimo. Solo il Signore può soddisfare pienamente tutti i suoi bisogni, le aspirazioni e i sogni. Così, quando una persona nello Spirito Santo trova la pienezza della vita, il compimento di tutti i suoi desideri in Dio, soltanto allora riceve la pace. Ma questo mondo ha ancora bisogno di essere percepito, di capire che nessuno, tranne Dio, può darcelo.
    Pertanto, nel nostro rito liturgico, il sacramento dell'Eucaristia è associato al dono della pace di Dio. Ogni volta che sentiamo la benedizione di questo sacerdote: "La pace sia con voi!", sgorga dalla Santa Eucaristia e ad essa ci invita. Perché la pienezza in cui tutta la creazione, cielo e terra, uomini e angeli, trova la pienezza e il senso della sua esistenza, è il nostro Salvatore, presente tra noi oggi nel Sacramento dell'Eucaristia.
    Quando l'Ucraina prega per la pace, quando difende la pace - protegge la pienezza della vita, protegge l'opportunità di vivere in Dio e con Dio. Avvertiamo il mondo intero contro la tentazione di pacificare l'aggressore che è andato in guerra contro di noi. Perché chiunque tenti di farlo attraverso i compromessi o le concessioni non fa che suscitare l'appetito dell'invasore. Questo è il modo diabolico di aumentare i propri bisogni attraverso il disprezzo degli altri. Ma chi non cerca Dio - non troverà mai la pace.
   O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, dacci la Tua pace! O Dio, facci tutti capire che Tu ci hai creati per Te, e inquieti i nostri cuori finché non riposano in Te! Dona la pace e riposo eterno a tutti coloro che hanno dato la vita per la Patria, per la pace che potrebbe essere una condizione necessaria della vita per l'Ucraina, il popolo ucraino in futuro! O Dio, benedici l'Ucraina!
    La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'umanità, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.



mercoledì 22 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 22 giugno 2022




Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 22 giugno 2022: "Dio, sii la nostra unica gioia quando ci interroghiamo sul senso della nostra vita e della nostra sofferenza durante questa guerra brutale!"

     Sia lodato Gesù Cristo!
     Cari fratelli e sorelle in Cristo!
    Oggi è il mercoledì del  22 giugno 2022 e l'Ucraina sta già vivendo il 119° giorno di questa sanguinosa guerra su vasta scala che la Russia sta conducendo contro il popolo ucraino. E noi, come sempre al mattino, ringraziamo il Signore Dio e le Forze armate dell'Ucraina che siamo vivi, che siamo sopravvissuti per vedere quest'alba, vediamo il sole e un altro giorno.
   Durante l'ultima giornata la terra ucraina ha tremato... Le bombe e i razzi sono caduti su città e villaggi pacifici... Si combattono battaglie pesanti, brutali e sanguinose e le persone muoiono lungo l'intera linea del fronte, che si estende per quasi 3.000 chilometri da nord al sud.
   Secondo i rapporti che abbiamo ricevuto durante l'ultima giornata, i combattimenti più pesanti continuano nella regione di Lughansk e nel nord della regione di Doneck. Molto probabilmente, il nemico ha concentrato lì la sua forza, che rompe i denti sul coraggio dei difensori dell'Ucraina. Tuttavia, ci sono le battaglie molto pesanti. Chiediamo al Signore di preservare e proteggere i nostri soldati che stanno salvando la vita dei figli e delle figlie dell'Ucraina.
    La regione di Sumy, in particolare le sue zone di confine, è stata colpita ieri da un intenso fuoco. Il nemico ha anche attaccato Kharkiv. Almeno dieci persone sono state uccise in una delle aree residenziali. Chiedo di preghiera per Kharkiv e la regione di Kharkiv, che sanguinano da questa aggressione russa.
   Nel sud dell'Ucraina, nella regione di Kherson, le nostre forze armate stanno liberando i villaggi, espellendo il nemico dal suolo ucraino, anche se a costo del proprio sangue. E noi chiediamo: Signore, ferma la guerra, dona la pace all'Ucraina!
   Oggi voglio riflettere su un altro frutto dell'azione della grazia dello Spirito Santo, su un altro segno della maturità dell'uomo in Cristo: la gioia. Ovviamente, non si tratta di intrattenimento, non di sentimenti che vanno e vengono rapidamente, ma di uno stato spirituale profondo, il cui contenuto è la presenza del bene più grande e più alto: il Signore.
    Ieri abbiamo parlato dell'amore come frutto dello Spirito Santo: l'amore nella dimensione unificante. E la gioia è il risultato dell'unione dell'uomo con Dio, il risultato del sentire la presenza di coloro che cerchiamo, amiamo (a volte anche le lacrime!) Egli si lascia conoscere, sentire e sperimentare.
    Questa gioia è il compimento della grazia dello Spirito Santo della virtù della nostra fede. Una persona che crede in Dio, si apre a Lui e riceve "organi del senso" attraverso i quali può vedere e sperimentare il Signore presente in lui.
   La gioia come frutto dello Spirito Santo qui sulla terra è solo l'inizio. Perché gioiremo pienamente in Dio e in Dio, gioiremo pienamente alla presenza del Suo volto, gioiremo pienamente della gioia dei santi in cielo, la beatitudine di Dio stesso, solo quando saremo pienamente uniti a Lui dopo la fine della vita terrena. Ma già qui lo possiamo sentire, presente in noi e vicino a noi, quando abbiamo formato gli organi di senso spirituale.
    Recentemente ho dovuto incontrare persone che provano una tale gioia spirituale. Mentre visitavo quelle parti dell'Ucraina che erano sotto occupazione, Sumy, Kharkiv e Poltava, ho visto vittime delle torture e delle bombe russe, alcune delle quali parlavano della loro situazione. Queste persone hanno nell'anima una gioia incomprensibile che non può essere causata dal fattore terreno. O quando vediamo una madre abbracciare un figlio vivo che è tornato dal fronte da almeno qualche minuto, lei non sa se piangere o ridere. Perché quello per cui era così preoccupata e per cui pregava è qui, accanto a lei.
     Chiediamo in queste circostanze crudeli di guerra: Oh Dio, Tu sei la nostra gioia, vita e paradiso, vieni tra noi, Cristo, vieni! Signore, che Tu sia la nostra unica gioia, soprattutto quando vogliamo piangere in modo umano! Che possa Tu essere la nostra gioia quando l'Ucraina è inondata dai fiumi di sangue e da un mare di lacrime. Dio, sii la nostra unica gioia quando ci interroghiamo sul senso della nostra vita e della nostra sofferenza durante questa guerra brutale! Sii Tu la nostra gioia, che qui sulla terra già possiamo sperimentare in Te e con Te.
    Dio, benedici l'Ucraina! Oh Dio, benedici i bambini dell'Ucraina! Oh Dio, benedici la nostra terra con la Tua presenza e donaci gioia in Te e con Te!

martedì 21 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 21 giugno 2022

 

   Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 21 giugno 2022: "Voglio pregare con voi oggi affinché anche nel mezzo della guerra, che è un tempo e uno spazio di odio mortale, possiamo essere in grado di unirci a Dio nell'amore"

     Sia lodato Gesù Cristo!
     Cari fratelli e sorelle in Cristo!
  Oggi, il martedì del 21 giugno 2022, e l'Ucraina sta già vivendo il 118° giorno dell'aggressione su vasta scala, la guerra che la Russia sta conducendo contro il popolo ucraino.
    Ringraziamo il Signore Dio e le Forze armate dell'Ucraina che siamo sopravvissuti questa mattina e vediamo la luce del giorno. Questa notte e l'ultimo giorno erano molto inquieti. Molte persone sono morte di nuovo, molti dei nostri militari hanno dato la vita per la Patria. I combattimenti più aspri si svolgano nella regione ucraina di Lughansk, intorno a Siverodoneck e Lysychansk. Secondo le notizie che abbiamo ascoltato questa mattina, il nemico sta avanzando e sta concentrando una grande forza militare in queste aree.
 Le città grandi del nostro paese, in diverse parti del nostro paese, sono state nuovamente sotto tiro. Preghiamo e piangiamo in particolare per la Kharkiv ucraina, dove i bombardamenti si stanno intensificando in questi giorni, le tensioni stanno aumentando: il nemico sta cercando di impedire all'esercito ucraino di raggiungere il confine dello stato dell'Ucraina. I combattimenti attivi si svolgono nel sud del Paese e questa mattina, quando la gente si è appena svegliata, i razzi russi hanno colpito la pacifica città di Mykolayiv.
   Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta lottando. L'Ucraina sta difendendo la sua dignità e l'indipendenza. E come era una volta, ai tempi dell'antica Rus' di Kyiv, l'Ucraina, con la forza del suo spirito e delle sue armi, protegge l'Europa, i valori europei dal disprezzo, dalla distruzione dell'invasione, che porta la morte e la distruzione sulla nostra terra.
    Oggi vorrei iniziare una serie di riflessioni sui frutti dello Spirito Santo. Per sette giorni dopo la Pentecoste abbiamo meditato sui doni dello Spirito Santo che Egli porta all'uomo.
   Il Signore Dio non ci vuole costringere. Il dono di Dio deve essere accolto e cooperato, perché diventi realtà nella nostra anima, persona, nella nostra vita. Perché questo dono è come un seme che deve attecchire, crescere e portare frutto. Se una persona non presta attenzione ad esso, può essere facilmente perso. E a volte siamo come sacchi lacerati, in cui il Signore effonde la Sua grazia, e la perdiamo. Ma quando una persona riceve i doni dello Spirito Santo, quando collabora con la grazia divina, allora cresce e matura.
   E così i frutti dello Spirito Santo sono come i segni della crescita spirituale e della maturità spirituale. Il santo apostolo Paolo elenca i nove frutti dello Spirito Santo nella sua Lettera ai Galati: "Ma il frutto dello Spirito è l'amore, la gioia, la pace, la pazienza, benevolenza, la mansuetudine, la bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé" (Gal 5, 22). Quei frutti dello Spirito Santo sono come il risultato della grazia divina, ma allo stesso tempo il risultato della nostra cooperazione, della maturità spirituale.
    Riflettiamo oggi sul frutto dello Spirito Santo, che è l'amore. Abbiamo sentito molto parlare dell'amore, ne abbiamo parlato quando abbiamo parlato della virtù, che dovrebbe essere distinta dal sentimento dell'amore. La virtù dell'amore è l'apice della perfezione umana.
   Qual è il significato dell'amore come frutto dello Spirito Santo? Ecco un altro aspetto del vero e vero amore. L'amore nella sua pienezza porta all'unione con la persona che ami. L'amore come frutto dello Spirito Santo ci dà l'opportunità di vivere in Dio e con Dio, di essere uniti a Colui che amiamo e che ci ha amato. Perché il nostro Dio è amore, come ci dice l'evangelista Giovanni, e chi è innamorato è in Dio. Dobbiamo imparare ad amare. Tuttavia, solo il Creatore può riempire l'amore di questa unione con l'uomo, perché viene a noi. Cristo dice: "Chi mi ama - osserva i miei comandamenti, e sarà amato dal Padre mio. Verremo da lui e vi costruiremo una casa".
   Voglio pregare con voi oggi affinché anche nel mezzo della guerra, che è un tempo e uno spazio dell'odio mortale, possiamo essere in grado di unirci a Dio nell'amore, di invitarLo alla nostra vita osservando la sua volontà e i suoi comandamenti. Perché quando ci sentiamo uniti a Dio, allora qui abbiamo un assaggio di felicità eterna, e allora nessuna circostanza esterna può cambiare, rubarci ciò che abbiamo nel cuore.
    Dio ama l'Ucraina. Dio ci ama tutti. Dio vuole venire da noi e vivere con noi. Per questo gli cantiamo questo antico inno della chiesa: "Signore degli Eserciti, sii con noi, perché non abbiamo altro che Te in queste tribolazioni. Signore degli Eserciti, abbi pietà di noi!" 
      O Dio, benedici l'Ucraina e i suoi figli! La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.




lunedì 20 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 20 giugno 2022


   Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 20 giugno 2022: "Lo Spirito Santo insegna all'uomo, lo rende capace di sentire la grandezza e la bellezza di Dio."

       Sia lodato Gesù Cristo!
      Cari fratelli e sorelle in Cristo!
    Oggi è lunedì del 20 giugno 2022 e l'Ucraina sta già vivendo il 117° giorno della  guerra grande e sanguinosa che la Russia sta conducendo contro il nostro popolo e il nostro stato.
   Ringraziamo il Signore e le Forze armate dell'Ucraina che possiamo stare insieme oggi, vedere la luce del giorno, l'inizio del nuovo giorno, perché qualcuno ha pagato con la sua vita per questo nuovo giorno...
   Secondo le segnalazioni che abbiamo ricevuto questa mattina, l'intensità delle ostilità su tutta la linea del fronte sta crescendo rapidamente. Ieri il Presidente ha avvertito che questa settimana potrebbe essere decisiva e storica per il nostro Paese, in particolare per quanto riguarda il suo movimento verso la famiglia delle nazioni europea, il ritorno dell'Ucraina in Europa. E questo potrebbe essere un altro motivo per l'escalation delle ostilità. Vediamo che il numero dei bombardamenti della nostra coraggiosa Kharkiv è notevolmente aumentato. Continuano i combattimenti aspri nella regione di Lughansk. Le città di Siverodoneck e Lysychansk sono attualmente al centro dello scontro militare in Ucraina. La situazione difficile sul fronte del Donbass. Sono in corso i combattimenti atroci nella regione di Kherson e nella regione di Zaporizhzhia. Inoltre, di notte il nemico ha sparato missili nella regione di Odessa, ma fortunatamente sono stati in grado di distruggerli con il sistema della difesa aerea.
    Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta lottando. L'Ucraina sorprende il mondo. L'Ucraina crede in Dio, nel potere del bene e della verità, e trova la forza per resistere al male e alla menzogna.
    Oggi vorrei concludere la nostra riflessione sui doni che lo Spirito Santo ci ha portato nel giorno di Pentecoste, e riflettere sull'ultimo, forse il più grande, dono che sembra riassumere i doni precedenti: il timor di Dio.
    Prima di spiegare il significato, la profondità e la grandezza di questo dono dello Spirito Santo, va notato che è difficile trovare le parole giuste per descriverlo. Perché non si tratta di una paura di panico, che ci viene instillata dall'istinto di autodifesa, quando una persona ha paura di qualcosa di sconosciuto, un pericolo che minaccia la sua vita o esistenza. Si tratta piuttosto di paura, di quel timore reverenziale che è la reazione naturale dell'uomo a qualcosa di bello, di grande, a qualcosa che trascende gli orizzonti della sua capacità di agire. Questa paura sorge quando una persona vede una realtà che lo cattura e davanti alla quale trattiene il respiro. Il libro della Sapienza delle Sacre Scritture dice: "Ascoltate, figlioli, camminate, io vi insegnerò il timor di Dio". Perciò per sentire il grande, santo, il bello bisogna studiare, invece la paura davanti al pericolo non richiede l'apprendimento, sorge spontaneamente in una persona, come notano i Santi Padri. La parola di Dio dice anche: "Il timor di Dio è l'inizio della sapienza" (Prov 9, 10). 
    Lo Spirito Santo insegna all'uomo, lo rende capace di sentire la grandezza e la bellezza di Dio. E questo è l'inizio della saggezza, l'inizio del cammino dell'uomo verso il Dio grande, bello, che supera la nostra immaginazione e le nostre speranze. Questo timore del Signore è l'inizio di un nuovo spirito umano verso Dio. Pertanto, questo dono dello Spirito Santo sembra riassumere e completare tutti i doni precedenti, perché rende una persona capace di essere sensibile al soprannaturale, a Dio, a sentire la santità. Nella cultura contemporanea, che spesso definiamo come secolarizzata, una persona perde il senso della santità, non sente nessuno spazio o tempo sacro, nemmeno la sacralità della vita umana. Piuttosto, una persona cerca di comprendere la paura di un certo karma che sviluppare il senso di questo trascendente che lo supera.
    Per questo oggi chiediamo: Oh Signore, donaci questa sensibilità verso di Te! Oh Signore, donaci il timor di Dio che ci insegnano i nostri querrieri, perché dicono che non ci sono gli atei in prima linea. Quando i nostri figli e le nostre figlie dell'Ucraina affrontano la morte, essi, insieme alla paura, sentono questo timor di Dio grande e santo che è vicino e imparano la saggezza della vita.
  Oh Dio, benedici l'Ucraina! Oh Dio, facci sentire la Tua presenza in mezzo a noi! Rendici sensibili ai movimenti dello Spirito Santo, che Tu mandi nelle nostre anime! Permettici di seguirti ovunque Tu ci guidi! Oh Dio, salva i figli e le figlie dell'Ucraina! Che Dio sia con noi! La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

domenica 19 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 19 giugno 2022


Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 19 giugno 2022: "Signore, donaci la rinascita e la vita in Ucraina!"

      Sia lodato Gesù Cristo!
     Cari fratelli e sorelle in Cristo!
     Oggi è la domenica del 19 giugno 2022 e l'Ucraina sta già vivendo il 116° giorno di questa terribile guerra che l'aggressore russo ha portato nella nostra pacifica terra ucraina.
   Lo scorso giorno sono continuati i combattimenti aspri nell'est e nel sud dell'Ucraina. Secondo le autorità pubbliche, i combattimenti più intensi sono in corso intorno a Siverodonetsk e Lysychansk, nella regione di Lughansk. Lì il nemico ha concentrato il maggior numero delle sue armi, le sue risorse per catturare questa parte della regione ucraina di Lughansk. Ieri durante la giornata la città di Kharkiv è stata oggetto di attacchi aerei molto intensi, brutali e subdoli. Nel sud dell'Ucraina Mykolayiv è stata colpita due volte dai missili.
  Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta combattendo. L'Ucraina sta pregando. E ringraziamo il Signore e i nostri difensori, figli e figlie dell'Ucraina, per aver vissuto fino a questa mattina e aver visto questa domenica la luce del giorno e il sole.
    Ieri abbiamo ricevuto una notizia molto triste. Artemiy Dymyd, figlio del nostro famoso sacerdote Mykhailo Dymyd, il primo rettore dell'Accademia teologica di Leopoli rinnovata, e la signora Ivana Krypyakevych-Dymyd, una famosa pittrice di icone di Leopoli, è morto in un attacco di mortaio nella regione di Doneck. Da tutta la nostra Chiesa esprimo le mie sincere condoglianze al padre Mykhailo, alla benefattrice Ivana e all'intera famiglia di Dymyd e Krypyakevych per questa grande perdita. Questi coniugi, in particolare il loro dolore nell'attuale situazione dell'Ucraina, sono un'icona della nostra Chiesa, che è il nucleo del servizio al suo popolo e porta i pesi, i dolori e le sofferenze del popolo ucraino e dei suoi giovani. Questa morte eroica ha scioccato tutti i circoli scientifici intellettuali dell'Ucraina e oggi diciamo: gli eroi non muoiono! Ti prego, Signore, prendi Artemiy tra le Tue braccia e donagli memoria eterna!
   Oggi l'Ucraina celebra la domenica di Ognissanti. La prima domenica dopo la Discesa dello Spirito Santo secondo la tradizione bizantina è una giornata di commemorazione dell'azione diretta dei frutti dello Spirito Santo nella storia dell'umanità. Un santo è una persona che riflette, porta in sé la santità divina. Nella liturgia cantiamo: "Una festa, un solo Signore Gesù Cristo, a gloria di Dio Padre. Amen". E colui che porta in sé il Dio vivente per la potenza e l'azione dello Spirito Santo, rivelando al mondo i volti dell'amoroso Padre celeste, diventa partecipe della santità di Dio stesso nelle sue varie forme e forme. Preghiamo oggi: santi di tutti i tempi della cristianità, pregate oggi per l'Ucraina sofferente, per la Chiesa ucraina sofferente.
   In questi giorni riflettiamo sui doni speciali dello Spirito Santo portati all'uomo nel giorno del Pentecoste. Oggi vorrei riflettere sul dono che chiamiamo pietà. Noterò subito che non si tratta di sentimento religioso o pietà come una sorta di certi rituali religiosi, pratiche con cui una persona cerca di proteggersi da alcuni pericoli o costringere Dio a fare la sua volontà, come fanno varie religioni occulte.
   Quando parliamo di pietà come dono dello Spirito Santo, parliamo della capacità di una persona di sentire la radice della sua vita e della sua esistenza. Sappiamo che l'uomo è soprattutto il frutto dell'amore dei suoi genitori. Per questo coltiviamo sempre un senso di rispetto e gratitudine per chi ci ha dato la vita. Ma allo stesso tempo, la pietà ci dà l'opportunità di sentire la prima fonte dell'esistenza, l'esistenza di tutta la creazione. Con questo dono dello Spirito Santo, sembriamo tornare alla fonte del nostro essere e della nostra vita, per sentirci amati e desiderati da Dio. Il salmista Davide canta: "Tu hai la fonte della vita... nella Tua luce vedremo la luce". Ma l'uomo, che ritorna alla sorgente originaria della sua esistenza, al Signore Dio, rinasce, si rinnova, vive, si sviluppa, cresce.
   Il dono dello Spirito Santo pietà, ci dà l'opportunità di sentire che respiriamo ogni giorno perché Dio ci respira nel Suo amore. Siamo capaci di agire, di amare Dio e il prossimo per come ci sentiamo: Oh Dio, nostro Padre amorevole, che ci salva nel Signore Cristo Gesù per la potenza e l'azione dello Spirito Santo, ci hai amati per primo e ci hai dato la vita e l'esistenza.
   Oggi chiediamo: "Signore, donaci la rinascita e la vita in Ucraina! Oggi viviamo del Tuo dono dello Spirito Santo e di questa pietà, come un cervo, torniamo alle sorgenti dell'acqua, perché la nostra anima anela al Dio vivente. Oh Dio, ispiraci, ispira l'Ucraina, poiché l'Ucraina, la sua gioventù, possa vivere! In mezzo al mare della morte, Tu sei presente come la nostra fonte di vita! Oh Dio, benedici i bambini dell'Ucraina!"
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.



sabato 18 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 18 giugno 2022




Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 18 giugno 2022, "Chiediamo allo Spirito Santo di aiutare gli ucraini oggi a comprendere questo dono di conoscenza, a conoscere più del nostro nemico, a sentire il mondo spirituale, a vedere e sentire l'arcistratega Michele con il suo esercito che oggi è al fianco degli ucraini in guerra con il male"


    Sia lodato Gesù Cristo!
    Cari fratelli e sorelle in Cristo! 
   Oggi è sabato del 18 giugno 2022 e l'Ucraina sta già vivendo il 115° giorno di questa grande guerra sanguinosa  che la Russia sta conducendo contro il popolo ucraino. 
    Durante l'ultimo giorno si sono ripetuti i combattimenti aspri lungo l'intera linea del fronte, dal nord della regione di Kharkiv al sud delle regioni di Kherson e Mykolayiv. Secondo i rapporti, i combattimenti più aspri si stanno svolgendo nella regione di Luhansk, il nemico sta cercando di attaccare Slovyansk e Bakhmut. Già molte volte notato  Siverodoneck è ancora il centro delle più grandi battaglie che si stanno già svolgendo nella città stessa.
  Ma l'Ucraina sta in piedi! L'Ucraina sta combattendo e pregando! E ringraziamo il Signore Dio che siamo sopravvissuti questa mattina. Ringraziamo le Forze Armate ucraine che possiamo vedere la luce, i raggi del sole mattutino che sorge su Kyiv.
   Se anche alcune città e villaggi si trovano lontano dalla prima linea, in Ucraina non esiste già un posto sicuro. Ieri la città di Kremenchuk nella regione di Poltava è stata nuovamente bombardata con otto razzi. Il nemico sta cercando di distruggere metodicamente tutte le infrastrutture dell'Ucraina, di distruggere la nostra capacità di nutrire e riscaldare i nostri bambini in inverno.
   Ieri ho terminato la mia visita in tre regioni dell'Ucraina: Sumy, Kharkiv e Poltava. L'impressione profonda lascia questo che l'Ucraina ha vinto la battaglia per la campagna di semina. Il novantacinque per cento dei campi da seminare sono verdi. Abbiamo visto come le città e i villaggi della regione di Sumy stanno confinando con la Russia. Abbiamo visto quanto sia profondamente ferita la regione di Kharkiv ... Un terzo della regione è sotto l'occupazione russa e la città di Kharkiv è ogni giorno sotto il fuoco russo. La regione di Poltava è diventata un hub umanitario che accoglie i rifugiati, cerca di curare i feriti, cerca di servire tutti coloro che poi tornano al fronte o cercano una via di ritorno. Attraverso tale solidarietà, assistenza reciproca, cooperazione tra le diverse comunità della società civile e le autorità locali, stiamo cercando il modo migliore per risolvere i problemi più difficili.
  Oggi vorrei riflettere sull'altro dono dello Spirito Santo, che chiamiamo conoscenza. Secondo il profeta Isaia, sappiamo che i doni dello Spirito Santo sono una manifestazione della sua presenza nell'uomo, nella comunità ecclesiale. Ovviamente, una persona acquisisce conoscenza da sola. Studiamo, lavoriamo, miglioriamo il nostro intelletto, leggiamo, siamo interessati a qualcosa: il Signore Dio ha creato una mente umana capace di conoscere la verità.
   E che tipo di conoscenza è quando parliamo del dono dello Spirito Santo? Anche l'uomo nella sua capacità di cognizione ha dei limiti. Il Signore Dio, in cui crediamo, supera nella sua grandezza la capacità dell'uomo di conoscerlo. Solo una persona spirituale può conoscere il mondo spirituale e le cose spirituali. Così il dono dello Spirito Santo, chiamato conoscenza, nostro Signore Dio, Creatore e Salvatore, nello Spirito Santo sembra incontrare una persona che lo vuole conoscere e lo cerca, e lo eleva a sé, al livello del suo sacramento soprannaturale. Così l'incomprensibile, incommensurabile, eterno Dio si fa conoscere all'uomo, diventa per lui conoscibile, gli rivela i misteri della Sua esistenza eterna. E questo ci è dato dalla potenza e dalla grazia dello Spirito Santo. Quando una persona ha il dono della conoscenza come dono dello Spirito Santo, può vedere come da vicino la Sapienza di Dio, l'idea dell'uomo e del mondo - può comprendere appieno tutti i tipi di conoscenza che aveva ancora. Sappiamo che la conoscenza umana moderna è frammentaria. Ognuno conosce profondamente solo una frazione di conoscenza, competente in una sola ristretta specialità. Ed attraverso il dono dello Spirito Santo l'uomo impara a vedere tutta la realtà che vive in lui, e a conoscere Dio, a cui va e in cui crede.
   Chiediamo allo Spirito Santo di aiutare gli ucraini oggi a comprendere questo dono di conoscenza, a conoscere più del nostro nemico, a sentire il mondo spirituale, a vedere e sentire l'arcistratega Michele con il suo esercito che oggi è al fianco degli ucraini in guerra con il male, il diavolo. E ringraziamo il Signore Dio di essersi fatto conoscere inviandoci il Suo Figlio unigenito, e quindi lo Spirito Santo, e dandoci conoscenza.
  Oh Dio, benedici l'Ucraina! Oh Dio, benedici l'esercito ucraino! Oh Dio, benedici tutti coloro che Ti cercano, vogliono conoscerti, cercano di credere in Te e di servirTi! Oh Dio, dona la pace all'Ucraina, libera l'Ucraina dall'invasore! Concedi la vittoria all'esercito ucraino e al popolo ucraino!
  La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.



venerdì 17 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 17 giugno 2022


Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 17 giugno 2022, “Spirito Santo, rafforza l'Ucraina con il dono della fortezza e i cristiani dell'Ucraina, perché, confidando solo in Te, possiamo raggiungere questo grande traguardo! Dio benedica l'Ucraina e i suoi figli! ”

     Sia lodato Gesù Cristo!
   Oggi è già venerdì del 17 giugno 2022 e l'Ucraina sta vivendo il 114° giorno di questa guerra grande che la Russia sta conducendo contro il nostro popolo e il nostro stato. 
   Vi salutiamo da Poltava, dalla nostra parrocchia di Tutti i Santi del popolo ucraino e insieme ai nostri sacerdoti, le suore, i laici, i bambini vi portiamo sinceri saluti da  Poltava, e non importa dove siete e da dove ci guardate. 
  L'Ucraina è in fiamme.  Dal nord, dalla regione di Kharkiv al sud alla regione di Mykolayiv e regione di Kherson ci sono battaglie sanguinose e pesanti. E ringraziamo Dio e i nostri militari, le Forze Armate dell'Ucraina, che possiamo vedere questa nuova giornata soleggiante qui a Poltava.
   Ieri a Kharkiv abbiamo visto la grande distruzione della guerra. Abbiamo ascoltato le testimonianze di molte persone sugli abusi e le torture degli ucraini nella parte occupata di Kharkiv, compreso un grande campo di filtrazione dove sono più di mille persone  che, infatti,  stanno in un campo di concentramento e probabilmente in attesa di morte certa. Abbiamo visto le abitazioni e infrastrutture cittadine distrutte.
  Dopo la nostra visita a Sumy l'altro ieri, non lontano dalla cappella dove ci trovavamo, il nemico ha lanciato dei missili. E stamattina Mykolayiv ha subito il lancio di razzi: ci sono stati uccisi, ci sono stati nuove feriti e le distruzioni...
   Ma l'Ucraina sta in piedi! L'Ucraina sta combattendo! E la fede nella vittoria dell'Ucraina può essere vista negli occhi dei nostri residenti di Poltava, questi bambini che pregano e le persone che lavorano per avvicinare il giorno della nostra vittoria comune.
  Questa settimana riflettiamo quotidianamente sui doni dello Spirito Santo, che domenica scorsa ha rinnovato la Sua presenza nella nostra Chiesa. Oggi vorrei riflettere sul dono della fortezza. La forza data dallo Spirito Santo rafforza specialmente la virtù del coraggio, non solo rendendo l'uomo coraggioso secondo i criteri terreni, con gli sforzi della natura umana, ma anche permettendogli di raggiungere la buona meta che gli è stata posta. Questo dono dello Spirito Santo dissipa le paure umane che a volte sono ispirate dal nemico. Quando una persona sente di non avere abbastanza impegno umano per raggiungere il suo obiettivo, la grazia di Dio viene in suo aiuto e gli dà la forza di sopportare circostanze sovrumane.
   Il dono della fortezza dà a una persona il potere di raggiungere un obiettivo buono e nobile con l'aiuto della grazia divina. Sappiamo tutti che un tale obiettivo, che a volte ci sembra sovrumano, è la vittoria sul male: la vittoria dell'Ucraina sul nostro nemico.
  Per questo oggi chiediamo allo Spirito Santo il dono della fortezza per i nostri soldati, figli e figlie dell'Ucraina, che difendono la Patria, per i nostri cappellani militari, che accompagnano i nostri difensori in quelle circostanze in cui una persona è sull'orlo del vita e morte. Preghiamo per il dono della fortezza per i nostri leader, autorità, statisti.
   Diciamo: “Spirito Santo, rafforza l'Ucraina con il dono della fortezza e i cristiani dell'Ucraina, perché, confidando solo in Te, possiamo raggiungere questo grande traguardo! O Dio, benedici l'Ucraina e i suoi figli! ”
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.




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