domenica 26 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 26 giugno 2022



  Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 26 giugno 2022: "fermiamo insieme la guerra adesso! Facciamo del bene all'Ucraina perché possiamo farlo, ognuno al suo posto!"


     Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle in Cristo!
Oggi è domenica del 26 giugno 2022 e il popolo ucraino per il 123° giorno si oppone coraggiosamente all'invasione militare su vasta scala della Russia. Sono in corso i combattimenti atroci lungo l'intera linea del fronte... Il nemico ha concentrato grandissima parte del suo esercito intorno alle città di Lysychansk e Siverodoneck, in una piccola parte della regione ucraina di Lughansk.
Ieri, l'intero territorio dell'Ucraina è diventato l'obiettivo del più grande attacco missilistico massiccio degli ultimi giorni di guerra. Più di 45 missili da crociera sono stati lanciati in tutta l'Ucraina dalla Bielorussia e dal Mar Nero. Stamattina, alle 6, i missili sono stati lanciati contro Kyiv, la nostra capitale. Il fumo nero si alza sulla città.
Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta pregando. Oggi è la domenica e l'Ucraina si prepara a stare davanti a Dio nelle sante chiese per alzare le mani nella preghiera ed implorare al Signore, Creatore del cielo e della terra, la protezione, la pace e la vittoria per l'Ucraina, affinché gli sforzi congiunti di tutta la comunità mondiale possano fermare la mano omicida dell'aggressore russo assetato di sangue.
In tali circostanze difficili e drammatiche, vorrei invitarvi a riflettere su un altro frutto dell'azione dello Spirito Santo nell'uomo, il frutto che è per noi oggi un raggio di speranza. Si chiama misericordia.
Sappiamo dalla Scrittura che la parola e il concetto di "carità" esprimono al meglio l'atteggiamento di Dio verso l'uomo. Crediamo in Dio, che per primo ci ha amato. Crediamo in Dio che ha pietà di noi quando vede la nostra debolezza, quando vede il nostro peccato.
Ieri, meditando sul frutto dello Spirito Santo, che è la bontà, abbiamo detto che Dio è buono, che è bontà e ha creato tutte le cose buone. Quando si parla di carità, indichiamo una certa capacità dell'uomo non solo di essere una buona creatura di Dio, ma anche una certa caratteristica della somiglianza divina dell'uomo. Essendo come il suo Creatore, anche l'uomo diventa capace di fare il bene. La carità come frutto dello Spirito Santo non è solo compassione, appartiene alla nostra percezione sentimentale della realtà o di un'altra persona. È la capacità dell'uomo di moltiplicare e diffondere il bene che il Signore Dio ha creato. Perché, infatti, il male nel mondo nasce anche dalla cattiva volontà dell'uomo e non è altro che assenza di bene. Dove non facciamo il bene, diamo spazio al male. Ad esempio, se spegniamo la luce, c'è una grande oscurità.
Pertanto, per resistere al male, per sconfiggerlo, dobbiamo moltiplicare attivamente il bene ogni giorno, compiere atti di misericordia che infliggano il colpo più forte al diavolo e ai suoi servi. Inoltre, le parole di misericordia, la carità dell'uomo, la parola di Dio chiama atti che hanno valore nell'eternità, perché rimarranno con noi, saranno la nostra eredità, il premio dopo la fine di questa vita terrena.
Vorrei condividere con voi le mie esperienze leggendo una lettera che ho ricevuto letteralmente ieri. Un normale pensionato ucraino della regione di Zaporizhzhia, della città di Orikhiv, mi ha scritto. Il nome di questo signore è Serhiy Volodymyrovych Shkolyarenko. Scrive degli orrori della guerra vissuta dalla gente di Orikhiv. (Di solito, quando si tratta di un attacco missilistico sulle grandi città, i media lo sanno e ne scrivono, ma si sa poco della sofferenza delle persone nelle città e villaggi ucraini piccoli). Il signor Serhiy ha osservato che prima della guerra, la loro città contava circa 14.000 abitanti, ma oggi ci sono solo ... 600 persone che si nascondono costantemente e vivono nelle cantine. L'uomo scrive: "La nostra vita adesso è l'inferno sulla terra". La sua lettera, da un lato, è una voce della disperazione e un grido di aiuto, e dall'altro - un appello al clero e alla comunità mondiale, alle istituzioni internazionali sulla necessità di fermare il male, l'aggressore russo e fare di tutto per porre fine alla guerra.
Mettiamo oggi nelle mani di Dio la richiesta di quest'uomo buono, che condivide la sua sventura con l'Ucraina e il mondo. Porto questa voce nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo: fermiamo insieme la guerra adesso! Facciamo del bene all'Ucraina perché possiamo farlo, ognuno al suo posto! E poi, siamo certi, il male sarà sconfitto.
O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici i bambini ucraini! O Dio, donaci a tutti la pace! La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.



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