lunedì 20 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 20 giugno 2022


   Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 20 giugno 2022: "Lo Spirito Santo insegna all'uomo, lo rende capace di sentire la grandezza e la bellezza di Dio."

       Sia lodato Gesù Cristo!
      Cari fratelli e sorelle in Cristo!
    Oggi è lunedì del 20 giugno 2022 e l'Ucraina sta già vivendo il 117° giorno della  guerra grande e sanguinosa che la Russia sta conducendo contro il nostro popolo e il nostro stato.
   Ringraziamo il Signore e le Forze armate dell'Ucraina che possiamo stare insieme oggi, vedere la luce del giorno, l'inizio del nuovo giorno, perché qualcuno ha pagato con la sua vita per questo nuovo giorno...
   Secondo le segnalazioni che abbiamo ricevuto questa mattina, l'intensità delle ostilità su tutta la linea del fronte sta crescendo rapidamente. Ieri il Presidente ha avvertito che questa settimana potrebbe essere decisiva e storica per il nostro Paese, in particolare per quanto riguarda il suo movimento verso la famiglia delle nazioni europea, il ritorno dell'Ucraina in Europa. E questo potrebbe essere un altro motivo per l'escalation delle ostilità. Vediamo che il numero dei bombardamenti della nostra coraggiosa Kharkiv è notevolmente aumentato. Continuano i combattimenti aspri nella regione di Lughansk. Le città di Siverodoneck e Lysychansk sono attualmente al centro dello scontro militare in Ucraina. La situazione difficile sul fronte del Donbass. Sono in corso i combattimenti atroci nella regione di Kherson e nella regione di Zaporizhzhia. Inoltre, di notte il nemico ha sparato missili nella regione di Odessa, ma fortunatamente sono stati in grado di distruggerli con il sistema della difesa aerea.
    Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta lottando. L'Ucraina sorprende il mondo. L'Ucraina crede in Dio, nel potere del bene e della verità, e trova la forza per resistere al male e alla menzogna.
    Oggi vorrei concludere la nostra riflessione sui doni che lo Spirito Santo ci ha portato nel giorno di Pentecoste, e riflettere sull'ultimo, forse il più grande, dono che sembra riassumere i doni precedenti: il timor di Dio.
    Prima di spiegare il significato, la profondità e la grandezza di questo dono dello Spirito Santo, va notato che è difficile trovare le parole giuste per descriverlo. Perché non si tratta di una paura di panico, che ci viene instillata dall'istinto di autodifesa, quando una persona ha paura di qualcosa di sconosciuto, un pericolo che minaccia la sua vita o esistenza. Si tratta piuttosto di paura, di quel timore reverenziale che è la reazione naturale dell'uomo a qualcosa di bello, di grande, a qualcosa che trascende gli orizzonti della sua capacità di agire. Questa paura sorge quando una persona vede una realtà che lo cattura e davanti alla quale trattiene il respiro. Il libro della Sapienza delle Sacre Scritture dice: "Ascoltate, figlioli, camminate, io vi insegnerò il timor di Dio". Perciò per sentire il grande, santo, il bello bisogna studiare, invece la paura davanti al pericolo non richiede l'apprendimento, sorge spontaneamente in una persona, come notano i Santi Padri. La parola di Dio dice anche: "Il timor di Dio è l'inizio della sapienza" (Prov 9, 10). 
    Lo Spirito Santo insegna all'uomo, lo rende capace di sentire la grandezza e la bellezza di Dio. E questo è l'inizio della saggezza, l'inizio del cammino dell'uomo verso il Dio grande, bello, che supera la nostra immaginazione e le nostre speranze. Questo timore del Signore è l'inizio di un nuovo spirito umano verso Dio. Pertanto, questo dono dello Spirito Santo sembra riassumere e completare tutti i doni precedenti, perché rende una persona capace di essere sensibile al soprannaturale, a Dio, a sentire la santità. Nella cultura contemporanea, che spesso definiamo come secolarizzata, una persona perde il senso della santità, non sente nessuno spazio o tempo sacro, nemmeno la sacralità della vita umana. Piuttosto, una persona cerca di comprendere la paura di un certo karma che sviluppare il senso di questo trascendente che lo supera.
    Per questo oggi chiediamo: Oh Signore, donaci questa sensibilità verso di Te! Oh Signore, donaci il timor di Dio che ci insegnano i nostri querrieri, perché dicono che non ci sono gli atei in prima linea. Quando i nostri figli e le nostre figlie dell'Ucraina affrontano la morte, essi, insieme alla paura, sentono questo timor di Dio grande e santo che è vicino e imparano la saggezza della vita.
  Oh Dio, benedici l'Ucraina! Oh Dio, facci sentire la Tua presenza in mezzo a noi! Rendici sensibili ai movimenti dello Spirito Santo, che Tu mandi nelle nostre anime! Permettici di seguirti ovunque Tu ci guidi! Oh Dio, salva i figli e le figlie dell'Ucraina! Che Dio sia con noi! La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

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