Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle in Cristo!
Oggi è mercoledì dell'8 giugno 2022 e l'Ucraina sta già vivendo il 105° giorno dell'aggressione russa, della guerra grande e sanguinosa. Tuttavia, l'anima e la forza ucraina si sta rafforzando e la vittoria si avvicina.
Nonostante l'intera linea del fronte sia in fiamme, i nostri soldati, grazie ai quali questa mattina vediamo la luce del sole, mostrano miracoli del coraggio. Rompendo tutte le possibili previsioni degli esperti militari, il nostro esercito sta difendendo la regione ucraina di Lughansk, dove oggi si concentrano le forze principali dell'attacco all'Ucraina da parte della Russia e, ancor di più, sta respingendo il nemico.
Questa notte la città di Kharkiv è stata nuovamente in fiamme a causa dei bombardamenti notturni. Anche le città di confine nella regione di Sumy sono state bombardate. I combattimenti pesanti sono stati nel sud della nostra Patria, in particolare nelle regioni di Kherson e Mykolayiv.
Apprendiamo che la popolazione civile della regione di Kherson si trova in una situazione critica. È quasi impossibile ottenere aiuto lì, compresi cibo e medicine, così come uscirne. Questo territorio è isolato, come l'Ucraina durante l'Holodomor. Il nemico ha condannato molte persone a un sterminio lento. Per questo invito tutti a pregare per il nostro esercito e per la popolazione civile, che soffre molto a causa delle milittari e della crudeltà dell'aggressore russo.
Ma l'Ucraina resiste e combatte. E oggi viviamo il sesto giorno del Decade della Missione, cioè giorno per giorno ci avviciniamo alla festa della Discesa dello Spirito Santo e attendiamo l'arrivo della terza persona della Santissima Trinità, l'unica che possiamo sperare, che può raccontare tutti i nostri guai, rivelarci la Verità.
Il Santo Vangelo di oggi ci parla sul dolore dell'uomo, che per la potenza e l'azione dello stesso Spirito Santo possono avere i significati diversi. Il dolore umano è solitamente associato al pericolo, è un segnale per il nostro corpo che le cose non stanno andando bene e c'è una minaccia per la nostra salute e la nostra vita. Ma ora la Parola di Dio ci parla del dolore come speranza. Il Signore dice ai Suoi discepoli durante l'Ultima Cena: "La donna soffre perché è giunta la sua ora. Ma poi non ricorda il suo dolore, perché l'uomo è nato".
Oggi l'Ucraina è nei dolori. L'Ucraina piange e soffre. L'Ucraina è ferita. Ma chiediamo allo Spirito Santo che il nostro dolore e la sofferenza trasformi nella sofferenza per la speranza che la nostra lotta sia veramente pregnante nella speranza della nascita dell'Ucraina rinnovata. Quando incontriamo madri e donne che hanno perso i loro cari in guerra, sentiamo da loro una supplica affinché il sacrificio dei loro mariti, figli e figlie non debba essere vano. Incontrando i nostri militari, soprattutto i feriti, sentiamo che sono pronti a continuare a soffrire, a sopportare il dolore per salvare la vita umana. Ed ecco questo uomo che viene al mondo in quei dolori, che si rinnova in quelle sofferenze militari, dà senso a tutto ciò che stiamo vivendo oggi. È così importante, dicono le madri dei nostri eroi caduti, che i loro figli non diano la vita invano.
E oggi chiediamo: lo Spirito Santo, dacci speranza! Donaci la gioia dell'incontrare con questa persona, persona rinnovata che nasce in quei dolori e la dell0incontro con l'Ucraina rinnovata! E poi dimenticheremo tutto il nostro dolore e la nostra sofferenza, e la gioia che sperimentiamo darà un senso alla sofferenza che abbiamo sopportato per il nostro futuro.
In questo giorno della Decade della Missione, preghiamo per i bambini i cui genitori sono pronti a fare grandi sacrifici per il loro futuro migliore. Possa questo sacrificio materno e paterno diventare una gioia nei loro figli, una gioia e una speranza per il loro futuro migliore.
O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici i bambini ucraini! O Dio, benedici l'esercito ucraino, che protegge e crea la speranza per un domani migliore per il nostro popolo ucraino! O Dio, benedici tutti coloro che compatiscono con noi e si prendono cura del popolo ucraino. O Dio, dacci la gioia dell'incontro, la gioia della vita, questo uomo per il quale vale la pena di vivere e morire.
La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
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