giovedì 23 giugno 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 23 giugno 2022




Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 23 giugno 2022: "Avvertiamo il mondo intero contro la tentazione di pacificare l'aggressore che è andato in guerra contro di noi. Perché chiunque tenti di farlo attraverso compromessi o concessioni non fa che stuzzicare l'appetito dell'invasore".


       Sia lodato Gesù Cristo!
       Cari fratelli e sorelle in Cristo!
    Oggi è il giovedì del 23 giugno 2022 e il popolo ucraino resiste all'aggressione russa su vasta scala da 120 giorni.
     Durante l'ultimo giorno sono stati i combattimenti pesanti nella regione di Lughansk e nel nord della regione di Doneck. Secondo l'esercito ucraino, il nemico sta attaccando Slovyansk, la città da cui è iniziata la guerra contro l'Ucraina nel 2014. Le città di Siverodoneck e Lysychansk resistono con coraggio eroico. Ma un numero enorme di truppe era concentrato su questo piccolo pezzo di terra, ha subito numerosi attacchi aerei e tutto ciò che oggi distrugge e porta la morte in Ucraina.
   Sono in corso combattimenti atroci lungo l'intera linea del fronte... Le regioni di Sumy e Kharkiv sono state attivamente bombardate. Ma il nostro dolore speciale è per la città ucraina di Mykolayiv che ha subito potenti attacchi missilistici russi.
    Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina sta combattendo. Ancora di più, sentiamo che possiamo vivere questa mattina grazie alla presenza di Dio in mezzo a noi e grazie all'eroismo dell'esercito ucraino. Ecco perché ringraziamo il Signore e i soldati ucraini per la vita.
   Oggi in Ucraina celebriamo una festa importante e bellissima: l'Adorazione Solenne del Corpo e del Sangue di nostro Signore Dio e Salvatore Gesù Cristo, la festa della Santa Eucaristia. Il Santissimo Sacramento dell'Eucaristia è il fulcro, la cima, il culmine della vita cristiana, contiene tutto ciò in cui crediamo. Il nostro Signore Dio Gesù Cristo in modo misterioso è presente in essa. Egli diventa il nostro nutrimento, la nostra forza e la nostra speranza. Oggi solennemente onoriamo il Sacramento dell'Eucaristia. Ma i cristiani d'Oriente lo celebrano in modo diverso: noi non presentiamo l'Eucaristia alla contemplazione, ma incoraggiamo i nostri fedeli a ricevere degnamente la Santa Comunione, alla quale ci prepariamo attraverso il pentimento, la confessione, la preghiera sincera e profonda.
    In questo giorno vorrei riflettere sull'altro frutto dello Spirito Santo, che è la pace e che è vitale, soprattutto per il popolo ucraino di oggi. Si sente molto parlare di pace, le diverse persone insegnano agli ucraini come concialrsi con il loro nemico. Combattiamo e proteggiamo la pace, insegniamo ai nostri giovani, ai nostri figli ad essere capaci di pace e riconciliazione...
   E cosa intendiamo quando parliamo di pace come il frutto dello Spirito Santo? Ovviamente, non si tratta di pace come un compromesso, come la riconciliazione degli interessi determinati, come un patto di non aggressione da parte dello Spirito Santo. Come descrive l'evangelista Giovanni, prima delle Sue passioni, Cristo promette di mandare il Consolatore, e poi dice ai Suoi discepoli: "Vi do la mia pace, non quella che dà il mondo, ve la do". E poi, dopo aver sofferto la crocifissione, la sofferenza, la morte e la resurrezione dai morti, Egli torna dai Suoi discepoli e dice loro: "La pace sia con voi!" E poi, dice l'evangelista Giovanni, soffiò sugli apostoli e disse: "Ricevete lo Spirito Santo!"
     Quindi la pace come dono dello Spirito Santo è sinonimo della pienezza. Dio ha creato l'uomo con le aspirazioni determinate. Ognuno di noi ha bisogni, sogni, e finché non si avvereranno non avremo la pace, anche quando una persona sarà d'accordo sulla convivenza pacifica con il suo prossimo. Solo il Signore può soddisfare pienamente tutti i suoi bisogni, le aspirazioni e i sogni. Così, quando una persona nello Spirito Santo trova la pienezza della vita, il compimento di tutti i suoi desideri in Dio, soltanto allora riceve la pace. Ma questo mondo ha ancora bisogno di essere percepito, di capire che nessuno, tranne Dio, può darcelo.
    Pertanto, nel nostro rito liturgico, il sacramento dell'Eucaristia è associato al dono della pace di Dio. Ogni volta che sentiamo la benedizione di questo sacerdote: "La pace sia con voi!", sgorga dalla Santa Eucaristia e ad essa ci invita. Perché la pienezza in cui tutta la creazione, cielo e terra, uomini e angeli, trova la pienezza e il senso della sua esistenza, è il nostro Salvatore, presente tra noi oggi nel Sacramento dell'Eucaristia.
    Quando l'Ucraina prega per la pace, quando difende la pace - protegge la pienezza della vita, protegge l'opportunità di vivere in Dio e con Dio. Avvertiamo il mondo intero contro la tentazione di pacificare l'aggressore che è andato in guerra contro di noi. Perché chiunque tenti di farlo attraverso i compromessi o le concessioni non fa che suscitare l'appetito dell'invasore. Questo è il modo diabolico di aumentare i propri bisogni attraverso il disprezzo degli altri. Ma chi non cerca Dio - non troverà mai la pace.
   O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, dacci la Tua pace! O Dio, facci tutti capire che Tu ci hai creati per Te, e inquieti i nostri cuori finché non riposano in Te! Dona la pace e riposo eterno a tutti coloro che hanno dato la vita per la Patria, per la pace che potrebbe essere una condizione necessaria della vita per l'Ucraina, il popolo ucraino in futuro! O Dio, benedici l'Ucraina!
    La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'umanità, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.



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