mercoledì 25 ottobre 2023

San Demetrio, il santo protettore dell'Ucraina 26 ottobre


San Demetrio 
Santo protettore dell'Ucraina
26 ottobre (8 novembre)
a cura di Yaryna Moroz Sarno 

Immagine correlata
Il mosaico di San Demetrio 
dal monastero di San Demetrio a Kyiv (1108 -1112)


   Il santo megalomartire Demetrio (m. ca 306, in gr. Άγιος Δημήτριος της Θεσσαλονίκης) è non soltanto uno dei più venerati santi nella chiesa di tradizione bizantina, ma anche tra i più venerati santi protettori dell'Ucraina. Al santo è attribuito il titolo di Megalomartire e di santo miroblita, perché le sue reliquie trasudavano la mirra (ὁ μυροβλύτης / μυροβλήτης).  
   La commemorazione del santo si celebra il 26 ottobre (l'8 novembre), secondo il nuovo Martyrologium Romanum la sua memoria liturgica è il 9 aprile (Romae natalis sanctorum Demetrii, Concessi. Hilarii et sociorum). Il santo guerriero, chiamato il vittorioso è patrono dei militari, dei soldati e dei difensori della patria, poiché la maggior parte dei suoi miracoli sono associati all'assistenza militare.
   San Demetrio fu cresciuto dall'infanzia nella fede cristiana e pur avendo un alto governo, confessò apertamente la sua fede in Gesù Cristo. Per questo l'imperatore Massimiliano comandò di gettarlo in prigione. Mentre era lì, benedisse San Nestore per combattere contro Lia, l'invincibile gladiatore. San Nestore si oppose a Lia con una croce tra le mani e lo giustiziò e lo uccise. Il ricordo del santo nella chiesa orientale si celebra il giorno dopo la festa di San Demetrio.
   Per ordine dell'imperatore, Demetrio è stato trafitto con le lance dalle guardie carcerarie. Suo corpo fu gettato per essere divorato dalle bestie, ma i salonicesi lo seppellirono segretamente. Il servo di Demetrio prese la camicia insanguinata, l'anello del martire e cominciò a guarire i malati. 
  Il martirio verosimilmente è accaduto nel 306 ca, dopo la pubblicazione del IV editto di Diocleziano durante la persecuzione dei cristiani. Le raccolte sui miracoli di San Demetrio sono state effettuate nella prima metà del VII secolo.   

L'icona d'avorio, 950-1000, Metropolitan Museum, New York

Bassorilievo bizantino, 1000-1050, Parigi, Loure

Bassorilievo bizantino, XII secolo, Loure

Santi Giorgio e Demetrio, bassorilievo bizantino dell'XI secolo 
ritrovato a Cherconeso Taurica (Crimea, Ucraina) nel 1894


Santi Teodoro, Giorgio e Demetrio,
L'icona d'avorio, XII secolo, Sevastopol', Museo di Cheroneso, Ucraina

    
    La fede eroica di San Demetrio è stata glorificata dal Signore non solo con vari miracoli dopo la sua morte, ma anche con l'incorruttibilità del corpo e la pace che trasmetteva. Dopo circa cento anni la sua tomba è stata aperta: il suo corpo è stato trovato incorruttibile e le sue ossa hanno emesso un fragrante profumo di olio di mirra che guariva i malati. Sopra la tomba del grande martire Demetrio vicino a Salonicco durante il regno dell'imperatore Costantino il Grande (324-337) è stata costruita la prima basilica. Negli anni 412-413 l'eparca dell'Illirico Leonzio costruì la cappella martyrium del santo, che più volte è stata incendiata e poi ricostruita. 

Il mosaico del Santo nella chiesa di Tessalonica, V secolo 

Mosaico del VII secolo nella basilica a Tessalonica"Miracolo di San Demetrio" 

Le reliquie nella chiesa di San Demetrio a Salonicco

Mosaico di San Demetrio della basilica a Salonicco 

Il mosaico con la rappresentazione del santo nella basilica a Salonicco, VII secolo
  
  Prima San Demetrio era venerato come santo locale, protettore e patrono di Salonicco, "salvatore della città", che salvò la città da vari disastri (carestia, epidemie, terremoti, sommosse, le invasioni barbariche nei secoli VI - VII). Salonicco (Tessalonica) divenne il centro del culto del martire e la meta dei numerosi pellegrinaggi. Nella vita di Sant'Ippazio (406 - ca 446), l'abbate del monastero rufiniano vicino a Calcedonia, Salonicco è stata citata tra i più importanti centri dei pellegrinaggi. La fama di San Demetrio come protettore di Salonicco era così forte che suo culto si diffuse poi in tutto l'impero. Già negli anni '60 del VI secolo la figura di San Demetrio fu inserita nel mosaico della processione dei santi sulla parete sud della navata centrale della basilica di Sant'Apollinare Nuovo a Ravenna. Durante le crociate il culto di San Demetrio di Tessalonica si diffuse all'Occidente. 
  A Costantinopoli in epoca bizantina c'erano le nove chiese dedicate a San Demetrio ed un monastero famoso. La chiesa più antica probabilmente era a Devteron, è stata ricostruita dall'imperatore Basilio I il Macedone (867-886), dove si svolgevano le celebrazioni ufficiale in occasione della festa in onore di San Demetrio. Un impegno particolare per il culto di San Demetrio a Costantinopoli mostrarono gli imperatori bizantini della dinastia macedone (867-1056).
  Dal X secolo, sono stati scritti numerosi i sermoni e parole lodevoli dedicate a Demetrio di Salonicco dai famosi scrittori ecclesiastici, filosofi, statisti: l'imperatore Leone VI il Saggio (886-912), arcidiacono Gregorio (X secolo), Teofano Cerameo (XII secolo), Neofita il Recluso (dopo il 1214), Gregorio diacono (XIII secolo), Costantino Acropolita (prima del 1324), Teodoro Metochite (m. 1332), Manuele File (m. 1345), storico bizantino Niceforo Grigora (1295 ca - 1361), Giovanni Anagnostes (menzionato nel 1430), Marco Eugenico (m. 1457), Gennadio Scolario II, patriarca di Costantinopoli (1454-1456, 1463, 1464-1465), ecc.
   

 Demetrius of Thessaloniki (Menologion of Basil II).jpg
 Il martire San Demetrio di Salonicco davanti un soldato che lo trafigge,
Miniatura del Menologio dell'imperatore bizantino Vasilio II, Costantinopoli  985 ca
(Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat.gr. 1613, fol. 139)

  Attraverso la mediazione dei Santi Cirillo e Metodio il culto di San Demetrio fu trasferito nel suolo slavo. Nelle terre ucraine il culto di San Demetrio apparve con il primo battesimo della Rus'-Ucraina effettuato dal principe Askoldo nell'860. Questo battesimo potrebbe essere stato facilitato dalla predicazione di San Cirillo (827-869 ca.), che nacque anche lui a Salonicco. Nell'inverno del 860-861 Askoldo fu a Chersoneso, dove conobbe il Vangelo e il Salterio (scritti in protoslavo prima che Cirillo inventasse un nuovo alfabeto slavo).
   San Demetrio veneravano come martire e come guerriero, difensore della patria,  patrono degli affari militari, dei guerrieri e della cavalleria. Il santo è stato percepito come l'incarnazione di un guerriero ideale e fu molto popolare in Bisanzio ed attraverso il Bisanzio.
  In Rus'-Ucraina il culto di San Demetrio si diffuse non più tardi dell'inizio del IX e X secolo. San Demetrio era tra i santi più venerati in Rus'-Ucraina. I capi degli eserciti ucraini attribuivano le loro vittorie al patrocinio celeste di questo santo. La Cronaca di Rus'-Ucraina "Il Racconto degli anni passati" menzionava il nome del grande martire San Demetrio da Salonicco nell'anno 907 in cui Oleg sconfisse i greci vicino a Costantinopoli dove venne percepito come l'incarnazione del Santo da Salonicco. Secondo gli annali, “temevano i greci, dicendo: questo non è Oleg, ma San Demetrio che ci viene mandato da Dio ". Nel "Racconto dei Ss. Borys e Glib" si dice di San Demetrio: "Sia questo grande misericordioso Demetrio conosciuto nelle città, sia non in una città, né di due, né di ogni cura e preghiera, ma dell'intera terra della Rus' ".

L'affresco con l'immagine del San Demetrio (?) nella cattedrale di Santa Sofia a Kyiv 

   Successivamente, molte chiese e monasteri furono eretti in Ucraina (dai tempi della Rus' di Kyiv) in onore di San Demetrio. Il figlio di Yaroslav il Saggio, il principe Iziaslav (Dmytriy) Yaroslavovych, fondò un monastero in onore di San Demetrio a Kyiv nel 1057 circa, noto in seguito come di San Michele Arcangelo (Mykhajlivsky) dalle Cupole d'Oro. 

I sigilli del principe Iziaslav con la rappresentazione di San Demetrio

  Nel 1197, il principe Vsevolod (con il nome di battesimo Demetrio) Yuriyovych ricevette in dono da Salonicco la tavola della bara e una camicia di San Demetrio, dalla quale gocciolava la mirra che curava i malati. 
   Nella vita di San Teodosio, l'abate del monastero delle Grotte (Pechersky), il reverendo Nestore il Cronista ricorda il monastero di San Demetrio di Salonicco. Sono numerose le omelie dedicate a San Demetrio. L'Omelia con le lodi fu scritta dal discepolo di Santi Cirillo e Metodio Clemente di Ocrida (m. 916). Al santo dedicò la sua "Parola di lode sulla passione del Grande martire Demetrio di Salonicco" Gregorio Tsamblak, metropolita di Kyiv (m. 1419, Kyiv).
   Il popolo ucraino ha sempre creduto d'essere sotto il patrocinio speciale del grande martire San Demetrio. La devozione è testimoniata dai numerosi monumenti d'arte che rappresentano San Demetrio. 
   L'iconografia del santo si formò in epoca pre-iconoclasta. Tra le più antiche immagini di Demetrio sono nella basilica dedicata al santo a Salonicco. Il culto del santo e le sue immagini inizialmente sono state diffuse a Tessalonica.  Nei secoli X - XI le sue rappresentazioni come martire sparsero a Costantinopoli e nelle altre regioni dell'Impero bizantino, principalmente sono le piccole opere legate alla pietà personale e spesso insieme ad altri martiri. Inoltre, nei secoli l'XI e XII sono apparse le monumentali immagini singolare del megamartire San Demetrio. 
  L'iconografia di San Demetrio è cambiata in base alle tendenze generali nello sviluppo dell'iconografia dei martiri, con i quali è stato spesso raffigurato. Alcune varianti dell'iconografia del santo sono molto simili alle immagini del Santo  Martire Giorgio, che in molti casi servivano da prototipi per le rappresentazioni di San Demetrio di Salonicco. 
   Le rappresentazioni di San Demetrio hanno molte variazioni. Inizialmente il santo fu raffigurato come martire in abiti patrizi, a partire dall'XI secolo con gli attributi di un guerriero - in armatura e con le armi. Di solito il santo è raffigurato come un giovane imberbe con i capelli corti e lisci, talvolta ricci, che non gli coprono le orecchie; ci sono opere in cui è raffigurato con baffi e barba corta (principalmente sotto forma di guerriero).
     Il culto di San Demetrio come il santo guerriero invincibile, che apparteneva alla schiera dei milites Christi, patrono dei militari ed imperatori cristiani, promosse la diffusione nell'iconografia della sua rappresentazione come un militare armato con la lancia o spada; si raffigurava vestito da soldato romano con un mantello, una spada nella mano destra e uno scudo nella sinistra. 
    L'iconografia di San Demetrio in Rus'-Ucraina era molto diffusa. I più antichi esempi ucraini risalenti all'XI-XII che lo rappresentavano come santo guerriero, ed era collegati una speciale venerazione della dinastia dei principi di Rus'-Ucraina Ruryk e loro cerchia. La prima immagine ucraina conosciuta si trova tra gli affreschi di Santa Sofia di Kyiv (l'XI secolo). La venerazione e l'iconografia di Demetrio hanno influenzato il culto dei santi principi  e martiri ucraini Borys e Glib. 
  Nell'arte del XIV secolo si univano l'immagine del guerriero e del martire. Nell'iconografia tardomedievale il santo è spesso raffigurato con altri santi guerrieri come San Giorgio il Vittorioso, San Teodoro lo Stratilate e San Teodoro Tirone. 

21. Св. Димитрій Солунський. ХІ-ХІІ ст. Ікону пов’язують із Київською школою. Третьяковська галерея в Москві, Росія
L'icona ucraina di San Demetrio del XII secolo, scuola di Kyiv, 
probabilmente dalla chiesa di San Demetrio (San Michele Arcangelo dalle Cupole d'Oro) a Kyiv


Risultati immagini per св дмитрій солунський
Lastra d'ardesia con l'immagine di San Demetrio con San Nestore (la seconda metà dell'XI secolo) dalla Cattedrale di San Demetrio a Kyiv, che costruì il principe Demetrio (Iziaslav)

L'icona ucraina in pietra, XIII secolo, Museo di Kamianets Podilsky 



Risultati immagini per Ікона Св. Димитрій Флоринка
 San Demetrio con le scene della sua vita,
icona dal villaggio di Florynka, la fine del XV - l'inizio del XVI secolo
 (Museo Nazionale dell'Arte a Leopoli)

 
L'icona ucraina della seconda metà del  XVI secolo, Museo Storico di Sianok

L'icona ucraina della devozione popolare del XVI secolo, 
Museo delle icone ucraina a Bardejov, Slovacchia 

L'icona ucraina della devozione popolare,
prima metà del XVII secolo, Museo Nowy Sacz, Polonia

https://risu.org.ua/php_uploads/files/articles/ArticleFiles_25804_dymytrij_big.jpg
L'icona ucraina del XVII secolo, regione di Leopoli, Museo Nazionale a Leopoli  


L'icona del XVII secolo, villaggio Gishyn, Lutsk, Museo delle icone 

L'icona ucraina del 1648, Bilyj Kamin'

L'icona del XVII secolo, Zhogatyn

L'icona ucraina del XVII secolo, villaggio Korosno, Museo Nazionale a Leopoli 

Ivan Rutkovyc, l'icona nella chiesa Zboischa, 1698 

Ivan Rutkovyc, il frammento dell'iconostasi di Vola Derevlianska, 1680


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Тропар, глас З
Великого придбала тебе, в бідах оборонця вселенна, страстотерпче, що перемагаєш народи, 
 бо, як подолав Лієву ти гординю і на подвиг сміливий надихнув Нестора, 
 так, святий Димитрію, молися Христу Богу дарувати нам велику милість.

Величання
Величаємо тебе, страстотерпче Христів Димитрію, і шануємо чесні страждання твої, 
що за Христа витерпів єси.

Кондак, глас 2
Струмками твоєї крови, Димитрію, Церкву Бог окропив, давши тобі силу непереможну і зберігаючи місто твоє непорушним, бо ти Його твердиня.

Прокимен, глас 7
Звеселиться праведник у Господі і уповає на Нього.

Причасний
В пам'ять вічну буде праведник, лихої слави він не убоїться. Алилуя (тричі).


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#Byzantine  --  Fresco of St. Demetrios  --  12th-13th Century CE  --  From the Monastery of   Kykkos  --  Cyprus Exhibition @ The Louvre, Paris
L'affresco del XII-XIII secolo dal monastero di Kykkos, Cipro





Data di prima pubblicazione
25/10/19 
Per consultare le icone vedi anche: Page not found - ICON.ORG.UA

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