lunedì 30 settembre 2024

La festa della Protezione della Madre di Dio (Pokrova) 1 ottobre


La festa della Protezione della Madre di Dio (Pokrova)

 di Yaryna Moroz Sarno


 L'icona del XV secolo dal villaggio Rychytsi, Museo a Rivne 

Ti glorifichiamo, Vergine Santissima, 
e onoriamo il Tuo santo velo, 
perché Sant'Andrea Ti ha visto nell'aria, 
come hai pregato Cristo per noi.

    Tra le feste mariane più amate dal popolo ucraino è la festa della Protezione (Intercessione) della Beata Vergine come un'occasione d'esprimere l'amore per la Beata Vergine e glorificare la sua protezione e intercessione. L'istituzione della festa e dell'iconografia della Protezione (Intercessione) della Madre di Dio (Pokrova) è stata suggerita dalla visione di Sant'Andrea di Costantinopoli (gr. ̓Ανδρέας ὁ Σαλός, lo Stolto in Cristo) nella chiesa di Blacherne a Costantinopoli, dove, secondo la pia leggenda, era conservato l'omophorion (in gr. σϰέπη - velo) della Beata Vergine portato da Gerusalemme. Secondo il racconto di Massimo il Confessore (ca 580-662) nella Vita di Maria, la reliquia è giunta a Costantinopoli nei tempi di Leone I (457-474). 
   La visione di Andrea lo Stolto di Dio del miracolo che accadde a Costantinopoli, assediata dai nemici era descritto nella sua Vita. Sant'Andrea con il suo discepolo Epifanio, pregando insieme al popolo, riunito durante la veglia notturna nella chiesa Blacherna per la protezione della città. Questa famosa chiesa, della cui costruzione diede inizio l'imperatrice Pulcheria nel 450 ca ed è stata allargata da Leone Magno nel 474 ca, si situava nella parte nord-occidentale di Costantinopoli, vicino al palazzo imperiale, dove si conservava l'omophorion (vello) e la cintura della Vergine, portate dalla ​​Terra Santa.
  Sant'Andrea lo Stolto di Dio vide la Beata Vergine Maria, accompagnata dagli angeli, San Giovanni Battista e San Giovanni il Teologo. La Madre di Dio si avvicinò all'altare e si inginocchiò, pregando a lungo in lacrime. Poi si alzò, togliendo dalla testa il suo omophorion, e lo stese ampiamente sulle persone nella chiesa. 
   Come descrive agiografo ucraino, alunno del Collegium di Kyiv (Accademia Kyevo-Mogylanska) Dmytro Tuptalo (1651-1709) nei suoi Minei, Madre di Dio "terminando la preghiera, si tolse il grande velo, splendente come un fulmine, che portava sulla sua purissima fronte, e, tenendolo con grande solennità nelle sue purissime mani, lo stese su tutti coloro che stavano in piedi, la gente. Sorpresi, questi uomini guardarono a lungo questo velo steso sul popolo e la “gloria del Signore” che brillava come un fulmine. E finché c'era la Santissima Madre di Dio, il velo era visibile; e quando se ne andò, anch'esso divenne invisibile. Ma portandolo con sé, ha lasciato la grazia a coloro che erano lì". I nemici si sono ritirati e la città è stata salvata. 
   E' molto probabile, che l'evento accadde durante il regno dell'imperatore Leone VI (886-911). Nelle icone Sant'Andrea di solito si rappresenta indicando con la mano al suo discepolo Epifanio la Madre di Dio sulla nuvola. Dall'altra parte sono raffigurati gli apostoli e i santi, guidati da Giovanni Battista.
   La vita di Andrea lo Stolto di Dio (il cui autore è Niceforo, sacerdote della chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli, che conosceva personalmente il santo) era ben nota nella Rus'-Ucraina. La sua traduzione in slavo ecclesiastico già esisteva nell'XI secolo. La prima traduzione della vita di Andrea lo Stolto in antica lingua ucraina è stata realizzata tra l'XI e l'inizio del XII secolo. Sono note più di 200 copie di questa traduzione della vita. Un estratto dalla vita di Andrea lo Stolto è stato incluso nell'Izbornyk di Svyiatoslav nel 1073 (fol. 127 v.). 
  La fede nella protezione celeste della Madre di Dio era chiave del culto dell'Intercessione. La devozione all'Intercessione della Vergine Maria era molto diffusa a Kyiv dalla metà dell'XI secolo - XII secolo. Così, nella cronica d'Ipatij nel 1168 ca era inserita la preghiera del principe di Rus'-Ucraina: "Proteggimi con il Tuo sacro omoforio e prega Dio da Te incarnato". Nella preghiera conservata nel libro del XIV si dice: "O madre di Dio, prega Dio per noi peccatori, che glorificano la festa della Tua protezione nella terra di Rus". 
 L'istituzione della festa dell'Intercessione della Vergine Maria è nota già dall'XI secolo ed è stata collegata con il monastero delle Grotte a Kyiv (Lavra di Pechersk). La data della solennità dell'Intercessione nel circolo dell'anno  liturgico è fissata (sulla base del Prologo) al 1 ottobre ed è legato alla celebrazione della memoria di Andrea lo Stolto il 2 ottobre. Secondo la tradizione liturgica, la festa principale è  seguita dalla glorificazione di coloro che hanno partecipato direttamente all'evento commemorato.
  L'idea della festa si attribuisce a uno dei principi di Kyiv (forse Volodymyr Monomakh). Nel XII secolo già esisteva la chiesa dell'Intercessione a Kyiv. La festa è stata menzionata negli antichi prologhi (i libri liturgici) dal XII - XIII secolo nel 1 ottobre: "Se solo avessi udito e pensato; che visione terribile e misericordiosa, e più della nostra speranza e intercessione, era senza festa... ha voluto non rimanesse senza festeggiamento la Protezione del Tuo Santo Velo, O Vergine Santa". Nei prologhi medievali ucraini troviamo i sermoni sull'Intercessione. 
    Lo schema iconografico risale al XII secolo. L'iconografia della Protezione della Madre di Dio alludeva alle composizioni dell'altare. La persona della Madre di Dio è il simbolo della Chiesa terrena e sotto la Sua protezione dell'intera umanità rappresentata dai testimoni del miracolo a Blacherne. L'iconografia sviluppata dal XV secolo includeva Tarasio di Costantinopoli, che difese la venerazione delle icone della Madre di Dio,  l'imperatore bizantino Leone VI il Saggio, durante il cui regno è accaduto il miracolo di Blacherne. In basso sono raffigurati il ​​Beato Andrea lo Stolto in Cristo, che indica la Madre di Dio, e gruppi degli apostoli, dei santi martiri ed altri santi. 
 Nelle icone ucraine medievali dell'Intercessione la visione di Andrea si rappresentava insieme alla scena della vita di Romano il Melode (raffigurato al centro della composizione in basso) che ebbe (come Sant'Andrea lo Stolto) la visione nell'interno della basilica delle Blacherne ed è onorato dalla Chiesa nello stesso giorno (1 (14) ottobre). San Romano il Melode ("dolce cantore") sviluppò kontakion, ed è stato famoso come l'autore dell'Akathisto alla Madre di Dio, che si canta in particolare il quinto sabato della Grande Quaresima, gli altri akathisti sono stati composti su questo modello. Quel fatto che San Romano appare al centro dell'icona dell'Intercessione si spiega che visione di Sant'Andrea il Stolto e di conseguenza, la festa dell'Intercessione, accadde nel giorno della memoria di questo santo, inoltre, nello stesso luogo, nella chiesa delle Blacherne, ma tre secoli prima. 
   Romano il Melode visse a cavallo del V e VI secolo, un tempo servì come diacono nella chiesa della Risurrezione a Beirut. Durante il regno dell'imperatore Anastasio (491-518) si trasferì a Costantinopoli, dove divenne membro del clero della chiesa della Madre di Dio a Blacherne. Un giorno, dopo una fervida preghiera, quando cadde in un sonno profondo, gli apparve la Madre di Dio davanti e gli porse una misteriosa pergamena, dicendogli di ingoiarla. Ispirato dalla visione, Romano, svegliatosi, glorificò Colei che apparve, componendo un inno indimenticabile: “Oggi la Vergine partorisce il Trascendente…”. Il rotolo in mano a Romano simboleggia il suo poetico sermone sulla Madre di Dio e indica la benedizione di Dio a Romano associata al consumo del rotolo. Su alcune icone, la scena della Madre di Dio che consegna il rotolo a Romano è scritta in modo speciale, in un luogo separato, in basso o in alto della composizione. Il fatto che il rotolo sia rivolto verso l'alto sottolinea l'idea che le lodi della Madre di Dio da esso composte siano gradite a Dio e raggiungano il Cielo. La sua mano destra rappresenta il gesto del direttore del coro, che,  probabilmente, sottolinea che i rappresentanti non solo del coro terreno, ma anche i cori celesti partecipano alla lode.
   La tradizione iconografica ucraina si sviluppò particolarmente nel XVII e XVIII secolo, quando la festa dell'Intercessione divenne nazionale. Nel XVII secolo compare un schema iconografico della Madre della Misericordia che rappresenta la visione che Andrea lo Stolto in Cristo vide nella chiesa della Madre di Dio, che copre le persone con il suo velo (omoforio). La Madre di Dio circondata da angeli e santi apostoli e profeti è raffigurata nel registro superiore e in quello inferiore, ci sono diversi gruppi di persone (vescovi, monaci, l'imperatore, gli etmani, Andrea lo  Stolto in Cristo e il suo discepolo Epifanio ed altri) con la figura centrale di Romano il Melode che regge un rotolo con il testo scritto del Kontakion della festa dell'Intercessione.
    Questa festa è l'espressione del culto profondo e zelante alla Madre di Dio come la Patrona dell'Ucraina e del suo popolo, la gratitudine per il patrocinio celeste della Beata Vergine Maria per la nazione ucraina. Numerosissime chiese ucraine sono state dedicate all'Intercessione della Madonna. 

   
L'icona del XII secolo, Galycia, Museo Nazionale delle Arti a Kyiv 

L'icona ucraina del XV secolo, villaggio Rychvald, regione di Rivne
Museo Nazionale di Leopoli

L'icona del XV secolo dalla chiesa di San Demetrio, villaggio Bircanova 

 
L'icona ucraina del Maestro Dymyriy, XVI secolo (1560 ca), 
villaggio Dubrovytsia, provincia di Yavoriv, Museo Nazionale a Leopoli 

L'icona ucraina del XVII secolo, villaggio Slyvnyci, Museo Storico a Peremyshl'

L'icona del XVII secolo, villaggio Bobly, Lutsk, Museo delle icone di Volyn'



L'icona della metà del XVII secolo, scuola di Sudova Vyshnia


L'icona ucraina del XVII secolo, villaggio Medvezha

L'icona ucraina della metà del XVII secolo, scuola di Sudova Vyshnia 

L'icona ucraina della prima metà del XVII secolo, Sudova Vyshnia, Galleria dell'arte di Leopoli (filiale Castello di Oles'k) 
 

 УКРАЇНСЬКЕ. ПОКРОВА ПРЕСВЯТОЇ БОГОРОДИЦІ: leonardo_studio — LiveJournal
L'icona ucraina del XVII secolo, regione di Kyiv, 
Museo Nazionale dell'Arte Ucraina a Kyiv

 
L'icona ucraina della devozione popolare, XVII secolo

L'icona ucraina del XVII secolo, con la datazione 1649  

L'icona ucraina del XVII secolo, Museo Nazionale a Cracovia

L'icona ucraina della metà del XVII secolo, dal villaggio Savarka, regione di Kyiv,  
Museo Nazionale dell'Arte Ucraina a Kyiv

Stendardo della fine del XVII secolo, scuola di Rybotychi

L'icona ucraina della devozione popolare del XVII secolo, Museo Storico a Sianok 

L'incisione ucraina del XVII secolo 

Ricamo ucraino con filo d'oro del XVII secolo (1692), dalla chiesa dell'Ascensione a Kyiv
Museo della Lavra di Kyiv-Pechersk

L'icona ucraina della devozione popolare, fine del XVII secolo, la scuola di Robotychi, 
Museo Nazionale a Leopoli  


L'icona ucraina del XVIII secolo dalla chiesa dell'Intercezione della Madre di Dio, 
Museo nazionale storico di D. Yavornyckyj, Dnipro   


L'icona della devozione popolare, la fine del XVII secolo, villaggio Zastavje, 
Lutsk, Museo delle icone 

L'icona della devozione popolare, seconda metà del XVII secolo, 
dalla città Bakhmakh, regione di Chernighiv,
Museo regionale dell'arte di Chernighiv

L'icona della devozione popolare, la fine del XVII - della prima metà del XVIII secolo, 
villaggio Pidgajcyky, provincia di Zolociv, regione di Leopoli, museo Skansen, Leopoli
 
L'icona della devozione popolare, la fine del XVIII secolo, Galicia, collezione privata

L'icona della devozione popolare, XVIII secolo


 
 Ікона «Покрова Богородиці» XVIII століття з Волині
 L'icona dell'XVIII secolo, villaggio Korytne, regione di Rivne,  
Museo nazionale dell'Arte d'Ucraina a Kyiv
 

L'icona ucraina del XVIII secolo, collezione privata

L'icona della prima metà del XVIII secolo, da Novgorod-Siverskyj, regione di Chernighiv, 
Museo l'Antica Chernighiv 

L'icona dell'XVIII secolo dalla chiesa dell'Intercessione 
di Mala Bugayivka, provincia di Vasylis, regione di Kyiv,  
Museo nazionale dell'Arte Ucraina a Kyiv

 
 L'icona della prima metà dell'XVIII secolo dalla chiesa della Protezione della Madonna 
di Dorogochyn,decanato di Lokachyn , Museo dell'icona di Volyn'




L'icona del XVIII secolo (ca 1739-41) dalla chiesa dell'Intercessione al villaggio Sulymivka, 
Museo nazionale dell'Arte Ucraina a Kyiv

File:Pokrova (Intercession of the Holy Virgin) with the Portrait of Hetman Bohdan Khmelnytsky. Kyiv Region.jpg 

Icona dell'Intercessione con Hetman Bogdan Chmelnyckyj e l'arcivescovo Lazar Baranovych,
dalla chiesa della Protezione della Madonna, villaggio Deshka, regione di Kyiv,
l'inizio del XVIII secolo, Museo Nazionale dell'Arte Ucraina, Kyiv

Mykhailo Boychuk, L'icona della Protezione della Madre di Dio, la prima metà del XX secolo 

Carlo Zvirynsky, icona nella chiesa della Dormizione a Leopoli  


"Oh Immacolata, Tu copri con il Tuo santo manto 
l'estensione dei cieli, rivestiti di nubi, 
e prostandoci davanti con la fede 
noi glorifichiamo Te, 
la Protezione delle anime nostre"

 (dal canto liturgico della festa) 
 
per consultare le icone ucraine vedi anche 


Data della prima pubblicazione
14/10/20 00:54

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