PAVLO KOVZHUN
famoso grafico, pittore, critico dell'arte e personaggio pubblico ucraino
(3 ottobre 1896 - 15 maggio 1939)
di Yaryna Moroz Sarno
Pavlo Kovzhun (Павло Ковжун) (1896–1939), grafico eccellente, pittore e critico dell'arte, giornalista, editore ed editore, l'uomo di efficienza ed energia fenomenale, ebbe una grande capacità di accendere con il suo entusiasmo e ispirare fede nella grande missione dell'arte. Era una figura straordinaria dell'organizzatore della vita artistica ucraina a Leopoli tra le due guerre. L'attività di Pavlo Kovzhun elevava livello della cultura generale in Galizia, rendendo popolare l'arte ucraina all'estero.
Nacque il 3 (15) ottobre 1896 nel villaggio Kontiushky vicino ad Ovruc nella regione di Zhytomyr (Volyn). Il suo padre fu un medico. La sua madre proveniva dalla famiglia Penkowsky. Il futuro artista ha trascorso la sua infanzia nella regione di Kiev, nel villaggio di Velyka Polovetska, nel distretto di Vasylkiv. Studiò nella scuola commerciale nella città di Vasylkiv, frequentò il liceo a Bila Cerkva, e poi quindi entrò alla scuola dell'Arte a Kyiv (1911-1915) nel dipartimento di pittura. "Divenni un ucraino consapevole nel 1911 sotto l'influenza del mio insegnante di disegno Fedor Panasenko", scrisse poi Kovzhun. Si laureò alla scuola d'arte di Kyiv e alla scuola di guardiamarina di Zhytomyr, poi studiò nell'Accademia dell'Arte ucraina Kyiv (1919–20; nell'atelier di G. Narbut). Durante i suoi studi si interessò all'editoria, curando la rivista "La Voce dei giovani" ed inviando i suoi disegni grafici alle diverse riviste di Kyiv ("La Campana"; "Il Faro"; "Le Luci").
Da giovane artista, all'età di solo diciassette anni, nel 1913 Pavlo Kovzhun partecipò alla prima mostra generale degli artisti ucraini a Poltava. I suoi disegni, articoli e recensioni compaiono nelle reviste "La Campana", Radiosità" ("Sayvo"),"Faro" ("Mayak"), "Bollettino della cultura e della vita" ed altre. Pavlo Kovzhun dirigeva il dipartimento artistico ucraino nel settimanale di Kyiv "Fuochi" ("Ogni"), presentando proprie illustrazioni, firmandole in ucraino, con il titolo generale "Da un viaggio in Ucraina". Allo stesso tempo, preparava copertine per libri, calendari e altri periodici ucraini. La prima copertina è stata preparata da lui per il lavoro di Volodymyr Vynnychenko "Fedko Khalamidnyk". Per il suo lavoro l'artista ricevette recensioni entusiastiche dall'allora autorevole rivista "L'Apollo" (agosto, libro VI, 1914).
Nel 1913 fondò a insieme a Michailo Semenko un primo gruppo futurista ucraino "Kvero" a Kyiv. Avendo solo 19 anni, arrivò al fronte, dove combatté prima nell'esercito russo e poi nell'esercito dell'Repubblica Popolare Ucraina, fu ferito due volte. Ma anche lì mostrò il suo incentivo organizzativo, curando i giornali "Kozatska Dumka", "Ucraina", "La Voce del Tempo" e "Libertà". Lavorò a Peremyshl' nel laboratorio dell'arte.
Nell'estate del 1914 Pavlo andò in Crimea, dove si preparava per mostre. Lì fu catturato in guerra.
Nel 1921 Pavlo Kovzhun insieme alla sua giovane moglie Tamara si trasferì a Leopoli. Qui iniziò il periodo più produttivo della sua attività e fiorì il suo talento organizzativo (nello stesso anno organizzò il Circolo degli artisti ucraini (1922–1926) insieme a P. Kholodny, M. Golubets, S. Tymoshenko e R. Lisovsky).
Iniziò a pubblicare la rivista letteraria e d'arte "Mytusa", che suscitò l'interesse della società alle questioni artistiche. Succisivamente Pavlo Kovzhun organizzò un comitato editoriale degli artisti, pubblicò nel 1930 la rivista "L'Arte", fu redattore del giornale "Verso" (1927) e delle riviste "Mytusa", "L'Arte" (1932-1936).
Quando questo circolo prese posizioni conservatrici, nel 1931 Kovzhun insieme a Mykhaylo Osinchuk, Sviatoslav Gordynsky e Yaroslava Muzykha organizzarono una nuova società "L'Associazione degli artisti ucraini indipendenti" (1931–1939) a Leopoli, organizzò comitato editoriale degli artisti che pubblicò la revista artistica (alla metà dell'aprile del 1932). Nel comitato editoriale di "L'Art" c'erano Mykola Butovych, Sviatoslav Gordynsky, Mykhailo Dragan, Yaroslava Muzyka, Mykhailo Osinchuk e Volodymyr Sichynsky. Mykhailo Andrienko-Nechytaylo, Mykola Golubec, Maria Dolnytska, Volodymyr Zalozetsky, Fedir Yemec, Ivan Ivanec, Olena Kulchycka, Volodymyr Lasovsky, Vasyl Perebyinis, Leonid Perfetsky, Mykhailo Rudnytskyi, Iyla Sladny Vasyl Khmelyuk ed altri.
Kovzhun prestava molta l'attenzione all'editoria. Grazie al suo impegno e alla sua energia, fu pubblicata la rivista "L'Art", ogni numero della quale era una raccolta di almanacchi. A questa rivista Kovzhun ha fornito una serie degli articoli su vari argomenti, i più preziosi dei quali sono pubblicazioni su Maria Dolnytska, Oleksa Hryshchenko, Oleksandr Arkhypenko e altri. Oltre alla rivista, vanno citate le monografie su Oleksiy Gryshchenko, dove Kovzhun considerava la pittura dell'artista non solo nel contesto dell'arte ucraina ma anche mondiale. Degni di nota sono i suoi libri su Mykola Glushchenko e Lev Goetz e altri. Kovzhun non risparmiava i propri soldi per l'editoria.
All'inizio del 1931, l'artista si recò in Italia per vedere questi dipinti, era a Venezia, Ravenna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo, Montreal. Fu anche affascinato dai mosaici antichi dell'era paleocristiana e portò molte fotografie di mosaici. Nello stesso 1931 si visitò Francia e nelgli anni 1930' a Berlino, dove tenneva un ciclo delle lezioni sulla storia dell'arte presso l'Istituto Scientifico ucraino. L'incontro con la nuova arte italiana, francese e l'arte tedesca affrì a Kovzhun l'opportunità di testare il suo percorso creativo e vedere quanto fosse corretto e quanto bene seguisse il percorso dell'arte europea.
Nell'autunno del 1931 si svolge "La prima mostra dell'Associazione degli artisti ucraini indipendenti" con la partecipazione degli artisti francesi, italiani e belgi invitati e del gruppo ucraino di Parigi. I curatori ufficiali della prima mostra erano rappresentanti degli artisti europei Pavlo Kovzhun insiema a Sviatoslav Gordynsky e Mychailo Osinchuk. Prima dell'inaugurazione della mosta è stato pubblicato un catalogo bilingue (ucraino-francese) con illustrazioni di opere di M. Andrienko, Mykola Butovych, Mykola Glushchenko, Sviatoslav Gordynsky, Yaroslava Muzyka, Andrea Deren, M. Totzi, D. Severini e altri. La prima mostra presentava le 166 opere di 43 artisti, tra cui: Andrienko M. (Parigi), Blanc S. (Parigi), Borachok S. (Leopoli - Parigi), Butovych M. (Lviv - Berlino), Mykola Glushchenko (Parigi), Sviatoslav Gordynsky (Lviv - Parigi), Olksa Gryshchenko (Kani), Smolsky G. (Lviv), Gromar M. (Parigi), Zarytska S. (Parigi), Ivanets I. (Lviv), Pavlo Kovzhun (Lviv), Krychevsky M. (Parigi), Krushelnytsky M. (Parigi), Lutsyk S. (Lviv - Parigi), Jaroslava Muzyka (Lviv), Mychailo Moroz (Lviv), Oleksa Novakivsky (Lviv), V. Perebyinis (Parigi), L. Perfetsky (Parigi), ed anche famosi artisti come Amadeo Modiliani (Parigi), Andrea Deren (Parigi), Raoul Dufy (Parigi), Pablo Picasso (Parigi), Gino Severini (Parigi), Mark Chagall (Parigi) ed altri.
Pavlo Kovzhun partecipava alle mostre all'estero: a Berlino, in una mostra organizzata dall'Istituto ucraino di ricerca nel 1933 presso la Biblioteca statale d'arte, l'artista espose più di 70 opere grafiche; in una mostra grafica a Praga organizzata dalla Società ucraina degli amici del libro a Praga; alla "Mostra della grafica ucraina" a Roma nell'estate del 1938, l'artista presentò 47 opere.
Fu l'autore
di saggi su Mykola Glushchenko, Leo Getz, di articoli su temi
artistici e figure culturali e di monografie artistiche. I suoi articoli sono stati pubblicati su vari giornali in Polonia, Francia
e Germania.
La sua attività artistica principale era rivolta alla grafica del libro (le copertine e le illustrazioni dei libri e riviste: delle opere di Ivan Franko, illustrazioni dell'almanacco "Il girasole", pubblicazioni di Anton Krushelnytsky) le insegne, manifesti, iniziali, cartoni animati, dipinti; grafica industriale. Fu il principale promotore dell'Associazione degli
artisti ucraini indipendenti. Ed è stato grazie a lui che molte mostre
degli artisti ucraini sono state esposte a Praga, Berlino, Roma. Pavlo Kovzhun partecipò a numerose mostre a Praga, a Bruxelles, a Varsavia, Berlino, Roma e Napoli.
L'autore (insieme a Mykhailo Osinchuk) delle policromie delle chiese nello
stile bizantino ucraino (Osirna, Sokal, Zashkiv, Dolyna, Miklashev,
Konechne, Kalush, Stoyanov, ecc.). Dipinse più di dieci chiese in Galizia, la sala all'Accademia teologica a Leopoli. Fu uno degli autori di dipinti policromi della Chiesa di San Michele Arcangelo a Kalush e di altre città della Galizia, creatore di idee artistiche innovative. Lo stile degli affreschi si caratterizza da ampie aree fortemente colorate, incorniciate da intricati ornamenti, l'equilibrio di masse colorate, figure decorative e interpretate in modo planare, che nel loro insieme sono diventate come parte dell'ornamento.
Morì il 15 maggio 1939 a Leopoli. Fu sepolto nel cimitero di Lychakiv (a Leopoli).
Pavlo Kovzhlo sull'esposizione delle sue opere durante la mostra nel 1923 a Leopoli
La copertina del libro di Borys Grincenko "Il ragio solare"
La rivista "Le nuove strade" 1929
La rivista "L'arte"
La copertina della rivista "L'arte"
La copertina del libro di Ivan Franko
La copertina di Pavlo Kovzhun per libro di Ivan Franko
Exlibris del metropolita Andrea Sheptytsky
Exlibris di Vasyl Mudry
Pavlo Kovzhun, gli affreschi
nella chiesa di San Michele a Kalush (1938).
Il paesaggio con gl'alberi in fiore
L'albero invernale, gli anni 1930'
Il mulino a vento, gli anni 1920'
La coppertina del libro di Sviatoslav Gordynsky "Pavlo Kovzhun", Cracovia-Leopoli 1943
https://www.volart.com.ua/art/kovzhun_petro/
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Data della prima pubblicazione 10/10/19
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