lunedì 1 gennaio 2024

Circoncisione di Gesù, San Basilio Magno


Circoncisione di Gesù
San Basilio Magno
1 gennaio

La miniatura dal Menologio dell'imperatore bizantino Basilio II del X secolo, 
che rappresenta la Circoncisione


  
    Secondo la tradizione ebraica, la circoncisione di Gesù venne nell'ottovo giorno dopo la nascitaCon la sua circoncisione Gesù entrò giuridicamente a far parte del popolo ebraico. Con la commemorazione della Circoncisione di Nostro Signore si conclude l'Ottava di Natale che fin dal IV secolo la Chiesa orientale e del rito ambrosiano celebrano come solennità liturgica. Dopo gli otto giorni dalla sua nascita Cristo venne circonciso secondo la tradizione ebraica della Milah (in ebraico: בְּרִית מִילָה), il patto del taglio presente nel Vecchio Testamento (Gen 17, 10-14). Il comando di osservare il patto della circoncisione che "sarà segno dell'unione tra me e voi" (Gen 17, 11) fu dato dal Signore al popolo d'Israele attraverso Abramo e Mosè (Lev 12, 3). Questo rito significava la sua sottomissione alla Legge di Dio, è un segno dell'appartenenza al popolo dell’Alleanza, alla discendenza di Abramo, che era l'immagine del nostro battesimo. La circoncisione della carne aveva un significato dell'appartenenza a Dio, "segno dell'alleanza" dell'Antico Testamento (Gen 17) che garantiva la benedizione. 
  L'evento è stato narrato nel Vangelo di Luca: "Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo"(Lc 2, 21). Invece nei Vangeli apocrifi è stato descritto più ampiamente (in particolare Vangelo apocrifo dell'infanzia). 
  Nell'esegesi cristiana la Circoncisione che versa per la prima volta il sangue del Bambino Gesù è la prefigurazione della Passione del Signore. Come si spiega nel Catechismo di San Pio X, "La Circoncisione del Signore è la festa istituita per celebrare la memoria del sangue sparso da Gesù Cristo nei primi giorni della sua vita". In questo rito si prefigurava il battesimo (Coll 2, 11-12). 
  Attraverso i profeti Dio esortava ad avere un cuore circonciso, ad avere una relazione sincera con il Signore. Così il profeta Geremia dichiarò: "Ecco, il loro orecchio è incirconciso, essi sono incapaci di prestarmi attenzione" (Ge 6, 10), "tutte le nazioni sono incirconcise, e tutta la casa d’Israele è incirconcisa di cuore" (Ge 9, 26). Ed esclamò: "Circoncidetevi per il Signore, circoncidete i vostri cuori, uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme". 
   La circoncisione del cuore neotestamentaria si riferisce all'istituzione dell'Alleanza Nuova. Come spiega San Paolo Apostolo nella Lettera ai Romani: "Infatti, Giudeo non è chi appare tale all'esterno, e la circoncisione non è quella visibile nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito e non nella legge; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio" (Rm 2, 28-29). La chiamata dei cristiani alla circoncisione spirituale, alla vittoria sulle proprie passioni, inclinazioni cattive, è descritta da San Paolo Apostolo: "noi siamo la circoncisione, che serviamo lo Spirito spiritualmente in Dio, che gloria in Cristo Gesù senza confidare nella carne" (Fil 3, 3).
  La festa della Circoncisione del Signore è legata all’imposizione del Suo Nome Gesù, che significa "Salvatore", perché, secondo la tradizione ebraica, durante la circoncisione si dava il nome. Nel Salmo 8, 2 si esclama: "O Signore nostro Dio, quanto mirabile è il tuo nome su tutta la terra". Il re Davide invocava: "Benedici, anima mia, il Signore; quanto è in me benedica il suo santo nome" (Sal 103, 1). Nell'altro salmo si dice: "Santo e terribile il suo nome" (Sal 111 (110), 9). Lo stesso Signore Gesù Cristo disse: "In verità, in verità vi dico: qualunque cosa chiederete al Padre, ve la darà nel mio nome" (Gn 16, 23) e "nel mio nome scacceranno i demoni" (Mc 16, 17). Nella potenza e per la gloria di questo santo Nome sono stati compiuti numerosi miracoli degli apostoli. "Nel nome di Gesù Cristo di Nazareth, alzati e cammina!" (Att 3, 6), - disse San Pietro ad un uomo storpio dalla nascita che "è stato risanato in virtù del suo nome" (Att 3, 16), perché "Nessun altro nome infatti sotto cielo è concesso agli uomini per il quale siamo destinati a salvarci" (Att 4, 12). San Paolo proclamò, che il Padre a Gesù "ha donato il nome che è sopra di ogni nome" (Ef 1, 20-21), "perché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto terra" (Fil 2, 10 -11), "e chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato" (Rm 10, 13), perciò "tutto quello che dite e fate, fate tutto nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui" (Col 3, 17). San Giovanni Teologo svela: "vi sono stati rimessi i peccati in virtù del suo nome" (1 Gn 2, 12) "possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio" (1 Gn 5, 13).
   San Giovanni Crisostomo, spiegando la forza di questo santo nome, scrisse: "In questo nome la morte è distrutta, i demoni legati, il cielo creato, le porte del paradiso aperte, gli schiavi diventano liberi, i nemici sono figli, gli estranei sono eredi, le persone sono angeli. E qual è il suo nome santo e pauroso? I suoi demoni hanno paura della malattia; con questo nome gli apostoli hanno convertito l'universo; David consumò e massacrò uno sconosciuto; realizzò la ricchezza di grandi opere; toccò i sacramenti dei sacramenti "(Conversazioni sui Salmi). 
   Nell’arte la scena della Circoncisione di Gesù apparve tardi ed è abbastanza rara.  Lo schema iconografico è ambientato nel tempio di Gerusalemme ed è simile alla Presentazione Gesù al tempio. La miniatura del Menologio di Basilio II è una tra le prime conosciute raffigurazioni.  
   Nello stesso giorno si commemora uno dei grandi padri della Chiesa Orientale San Basilio Magno.


Frammento dell'icona ucraina del XVI secolo, villaggio Trushevyci, Museo Nazionale di Leopoli 

L'icona ucraina del 1638, parte dell'iconostasi della chiesa di Santi Cosma e Damiano, 
villaggio Velyki Grybovyci  vicino a Leopoli 

L'icona ucraina del XVII secolo, la scuola di Sudova Vyshnia

L'icona ucraina del XVII secolo, scuola di Sudova Vyshnia

KONTAKION
Il Signore dell’universo si sottomette alla circoncisione e,
qual Buono, circoncide i falli dei mortali.
Oggi concede al mondo la salvezza; gioisce anche nei cieli Basilio,
gerarca del Creatore e datore di luce,
divino iniziatore dei misteri di Cristo.


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Ripubblicato ed aggiornato, la cata della prima pubblicazione 14/01/2020


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