Sinassi della Santissima Madre di Dio (Theotokos),
la solennità della maternità divina di Maria
la solennità della maternità divina di Maria
26 dicembre
di Yaryna Moroz Sarno
L'icona ucraina della prima metà del XVII secolo, scuola leopolitana,
Museo Nazionale a Leopoli
Per lodare e glorificare la Madre di Dio (la Theotòkos) che diede alla luce il nostro Salvatore, nella tradizione orientale il giorno successivo dopo Natale si celebra la Sinassi (Σύναξις - riunione) della Madre di Dio: l’assemblea festiva in onore della Madre di Dio, fa le Congratulazioni alla Madre del Signore, colei attraverso cui si realizzò l’Incarnazione, perché l'umanità del Signore è stata ricevuta dalla Vergine Maria. La data è stata scelta secondo la tradizione tipicamente bizantina di festeggiare il personaggio della solennità nel giorno successivo dopo la festa. Questa solennità fu la più antica delle feste in onore della Madre di Dio, più antica di tutte le dodicesime feste mariane, risalendo al IV secolo e divenendo la radice di tutte le altre feste in onore della Vergine Maria.
In questa giornata si commemora anche San Giuseppe, il re Davide, l'antenato nella carne del Signore Gesù Cristo, che, secondo le profezie, venne dalla stirpe di Davide. Nel medesimo giorno viene anche commemorata la Fuga in Egitto, l'evento che è stato profetizzato da Isaia: "Ecco, il Signore siede su una nuvola veloce, e verrà in Egitto, e gli idoli d'Egitto saranno commossi alla sua presenza e il loro cuore verrà meno in loro" (Is 19, 1); ed allude alla profezia d'Osea: "Dall'Egitto ho chiamato mio Figlio" (Os 11, 1). Anche il Vangelo di questa solennità liturgica racconta sulla fuga in Egitto (Mt 2, 13-23). I dettagli sul viaggio della Beata Vergine con il Bambino Gesù e con San Giuseppe in Egitto e sulla loro permanenza lì, così come molti dettagli sulla nascita di Cristo, sono descritti nei Vangeli apocrifi, in particolare nel cosiddetto "Il Vangelo dell'infanzia del Salvatore".
La Sinassi della Vergine Maria e la Madre di Dio probabilmente è stata una tra le più antiche feste mariane. La Santa Vergine Maria è venerata come Theotokos (Madre di Dio) perché da Lei è stato generato Gesù (secondo la carne), il Verbo di Dio. Come un dogma questo è stato definito solennemente dal Concilio di Efeso del 431, ma già è stato pronunciato da Elisabetta nel giorno della Visitazione: "Perché mi accade questo che venga da me la Madre del mio Signore?" (Lc 1, 43).
Nella festa della Sinassi (Synaxis) della Tutta santa Theotokos (Ἡ σύναξις τῆς Ὑπεραγίας Θεοτόκου) la Chiesa Orientale celebra la dignità della Madre di Dio, della sua divina maternità unita con il mistero dell'Incarnazione. Già Sant'Epifanio di Cipro (+ 402), così come anche i santi Padri della Chiesa del IV secolo San Giovanni Crisostomo, Sant'Ambrogio e Sant'Agostino nei loro sermoni per la Natività di Cristo, cantavano le lode alla Vergine Madre. L'indicazione indiretta della festa della Sinassi della Beata Vergine il giorno dopo Natale esiste nel canone 79 del Concilio Ecumenico che si svolse nel 691. Il Canone delle lodi della festa (PG 105, 1273-4) sono stati scritti da San Giuseppe l’Innografo (+ 883).
L'iconografia della Sinassi di Nostra Signora si sviluppò gradualmente, sulla base dell'iconografia della Natività, con le modifiche sotto l'influsso del testo della stichera natalizia di Giovanni Damasceno: "Che cosa Ti porteremo, o Cristo, come sei apparso sulla terra, come un uomo per noi: ciascuna delle Tue creature Ti rende il ringraziamento: angeli donano un canto, cielo - una stella, i re magi - i doni, i pastori - la meraviglia, la terra - un preseppe, il deserto - una mangiatoia, e noi - la Madre-Vergine..."
Tra i primi immagini conosciuti c'è l'affresco degli anni 1270 nel monastero di Gradaz a Serbia. La composizione rappresenta al centro la figura della Madre di Dio seduta su un trono con in braccio il Bambino. Si solito ci sono i Magi e i pastori che adorano la Madre di Dio col Babbino Gesù. Nella parte inferiore può essere raffigurato il genere umano che loda la Madre di Dio, dove spiccavano gli innografi, gli autori dell'Ufficio natalizio - San Giovanni di Damasco e San Cosma di Maiuma, così come altri santi, re e regine, e le personificazioni della Terra e del Deserto, una delle quali, secondo il testo della stichera, porta un preseppe, una grotta e l'altra una mangiatoia.
L'incisione di Semen Yalynskyj per il libro di Lazar Baranovych, "Truby slovas propovidnyh na narochytyye dni", Kyiv 1674
Purissima Madre di Dio, Madre di Dio!
La tua sacra assemblea è adorna di molteplici bellezze;
Molte persone del mondo ti portano doni, Signora.
Spezza i nostri legami peccaminosi
con la Tua misericordia e salva le nostre anime.
(Troparion della Sinassi della Santissima Madre di Dio, voce 4)
Venite ed esaltate la Madre del Salvatore, che rimase Vergine dopo Natale.
Rallegrati, o la città vivente del Re e di Dio,
in cui Cristo, essendo creato, concluse pienamente la salvezza.
Lodiamo con Gabriele e lodiamo con i pastori, dicendo:
"Madonna, prega che tu sia incarnato per la nostra salvezza"
(Cantico della festa).
Nato dalla destra del Padre senza la madre,
sulla terra oggi il corpo riceve da Te senza padre.
Questo ai Magi la stella proclama.
Gli angeli con i pastori cantano il Natale indicibile, o Piena di Grazia!
(Stykhyra mattutino)
La Sinassi della Madre di Dio, icona ucraina del XVI secolo, il villaggio Busovysko,
Museo Nazionale di Leopoli
Museo Nazionale di Leopoli
Ripubblicato e aggiornato, data della prima pubblicazione 08/01/2020
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