Il miracolo di San Michele a Chonae
6 settembre
di Yaryna Moroz Sarno
La miniatura nel Menologio di Basilio II, 985 ca (Vat. gr. 1613, fol. 17)
L'Archistratega delle Milizie Celesti,
noi ingegni, ti preghiamo sempre,
che difendici con le tue preghiere e
con le ali della tua gloria spirituale,
custodiscici, che ti supplichiamo e chiamando:
Dai guai ci salvi come capo delle forze celeste.
Troparion, voce 4
Il tema del Miracolo dell'arcangelo Michele a Chonae (Τὸἐν Χωναῖς/Χῶναις Θαῦμα τοῦ Ἀρχαγγέλου Μιχαήλ) aveva notevole rilievo nella spiritualità orientale. Il 6 (19) settembre, il giorno della commemorazione del Miracolo di San Michele Arcangelo fu così significativo per la Chiesa orientale, che già nei tempi antichi, si istituì una festa speciale dedicata a questo evento.
La festa del miracolo di San Michele “a Colosse, più tardi chiamata Chonae” fu inserita in Sinaxarium Ecclesiae Constantinopolitanae il 6 (19) settembre. Il testo del Miracolo a Chonae ha una particolare importanza tra le opere agiografiche dedicate a San Michele. La commemorazione ritroviamo nel Menologio di Simeone Logoteta e di Basilio II Porfirogenito (976-1025). In questo giorno festivo nelle minee era prevista la lettura della Leggenda del miracolo in Chonae, che nel X secolo è stata redatta da Simeone Metafraste e si usa fino d'oggi. Nel De administratione imperii Anche Costantino VII Porfirogenito (+959) menzionava il celebre santuario a Chonae (detta Colosse) dedicato all’arcangelo Michele.
Il culto di San Michele Arcangelo (Archistratega), che aveva l'origine orientale ed era già diffuso dal III secolo in Asia Minore, sulle coste e le isole di Grecia, era correlato con la difesa delle acque. In Asia Minore Sant'Arcangelo era patrono delle acque curative. Inizialmente tutti i santuari micaeliti avevano sorgenti prodigiose. Scrittore e agiografo bizantino del X secolo Simone Metafraste descriveva l'apparizione dell'Arcangelo a Cheretopa in Frigia che ha fatto sgorgare l'acqua miracolosa e che risale al I secolo.
Secondo la tradizione, il miracolo di San Michele a Chonae accadde nel santuario a lui dedicato, dove i pagani volevano distruggere il santuario, deviando il fiume contro il santuario. L'asceta Archippo d'Erotopo con un grande fervore pregò l'Arcangelo. San Michele intervenne, spaccando con un fulmine la roccia e dando così all'acqua che sgorgava un nuovo corso. Così mise in salvo la chiesa, santificando per sempre anche l'acqua della sorgente.
La festa ha una tradizione antica iconografica. Tra i primi rappresentazioni sonoo la miniatura del Menologio dell'imperatore Basilio II e l'icona del XII secolo conservata nel monastero di Santa Caterina al Sinai. La trama del Miracolo è stata particolarmente diffusa dalla fine del XIV secolo con la fioritura della vita monastica, quando una vita rigorosa e ascetica diventa l'ideale cristiano, vengono particolarmente glorificate le virtù monastiche e le gesta eremitiche. La figura di Sant'Archippo personificava la forza della preghiera eremitica, capace di resistere al male e al vizio.
L'icona della seconda metà XII secolo, il monastero di Santa Caterina sul monte Sinai.
La miniatura bizantina, Simeone Metafraste, Le vita dei santi per mese settembre,
Londra, British Library, Add MS 11870, f. 60r.
Il frammento dell'icona ucraina del XVI secolo
L'icona ucraina del XVI secolo
Frammento dell'icona ucraina di San Michele con gli atti,
XVI secolo, Museo Nazionale a Leopoli
L'icona della devozione popolare della metà del XVIII secolo, Volyn' ,
Luck, Museo delle icone di Volyn
L'icona ucraina del XVIII secolo, la collezione della famiglia Umansy
L'affresco della cattedrale di Santa Sofia a Kyiv, XVIII secolo
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Per approfondimenti vedi l'articolo :
San Michele Arcangelo, l'Archistratega delle Milizie Celesti, patrono dell'Ucraina, di Yaryna Moroz Sarno
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