L'appello di Sua Beatitudine Sviatoslav del 11 marzo 2022
Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle in Cristo!
Oggi è il 16° giorno della terribile guerra. In questo giorno dell'11 marzo 2022 l'Ucraina sta resistendo, l'Ucraina combatte, l'Ucraina sta salvando, l'Ucraina guarisce le ferite della guerra, abbraccia i suoi figli sofferenti.
Sembra che sia così evidente che questa guerra sta diventando guerra principalmente contro la popolazione civile. Anche secondo i dati ufficiali durante questi giorni più persone civili: le donne, bambini muoiono più che militari. Piangiamo i figli dell'Ucraina, vittime innocenti di questa guerra. Ma l'Ucraina testimonia al mondo intero la fermezza del nostro spirito, la fermezza della nostra volontà di costruire uno stato libero, democratico ed indipendente.
Il mondo intero ammira la nostra forza, che ci dia l'opportunità di credere nella vittoria. La gran maggioranza degli ucraini crede che l'Ucraina sta vincendo. E questa fede, fede in Dio e fede nella potenza della verità e della b0ntà ci aiuta ad andare avanti.
Comunicando con i nostri soldati, per i quali oggi siamo particolarmente preoccupati, sento costantemente una sola richiesta: "Pregate per noi!" Voglio trasmettere questa richiesta dell'esercito ucraino, nelle cui mani si trova oggi il destino dell'Ucraina, a tutti voi che mi ascoltate. Pregate, pregate per il nostro esercito ucraino, che oggi protegge la pace dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo!
In questi giorni, parlando con le tante persone, con i rifugiati, con le donne, con i bambini, vedo nei loro occhi il desiderio di tornare a casa. Loro mi dicono proprio così: “Vogliamo tornare a nostra casa! Vogliamo ricostruire le nostre case! Non vogliamo lasciare la nostra patria!” E se anche oggi ormai più di 2 milioni di persone hanno lasciato l'Ucraina, i figli dell'Ucraina vogliono vivere sulla loro terra pacifica. Per questo oggi abbracciamo con il nostro amore cristiano tutti coloro che sono costretti a lasciare le loro case.
Preghiamo per coloro che si sono trovati assediati nelle città intere! In questi giorni mi sono state raccontate le circostanze della città di Slavutych, situata proprio accanto alla zona di Chornobyl. In questo territorio è stata tolta l'elettricità, c'è un grande pericolo di una nuova ondata di radiazioni dalla centrale nucleare di Chornobyl. Ma là sta il nostro sacerdote con la sua moglie, essendo circondato, è rimasto con il suo popolo, con la sua gente.
Oggi rivolgo l'appello a tutti gli abitanti dell'Ucraina, a tutti i cittadini ucraini: dove siete, rafforzate il nostro stato! Il nostro esercito combatte, ma noi cittadini ucraini dobbiamo rafforzare al meglio le nostre strutture dello stato: gli insegnanti iniziare la formazione, i contadini devono prepararsi per la campagna di semina, tutti noi cittadini dobbiamo seguire gli ordini dell'amministrazione civile e militare.
L'Ucraina deve lavorare e vivere per sopravvivere in questa guerra. Ognuno ha il proprio fronte. Ognuno ha il proprio checkpoint. E insieme come nazione dobbiamo prenderci cura della dignità della vita umana e del bene comune del nostro popolo, rafforzando le istituzioni statali.
Oggi vorrei ringraziare sinceramente tutti coloro che stanno facendo di tutto a livello internazionale e interreligioso per fermare la guerra. Ringrazio i fratelli ortodossi, in particolare in Germania e nell'Europa occidentale, la Chiesa ortodossa russa all'estero, che sta cercando di servire i profughi e fa appello al clero russo affinché metta immediatamente fine alla guerra. Ringrazio il Consiglio Mondiale delle Chiese, che sta facendo tutto il possibile per porre fine a questa guerra. Grazie ai cattolici e ai protestanti di Francia, che stanno cercando di fare tutto il possibile per fermare lo spargimento di sangue sulla nostra terra.
Preghiamo per l'Ucraina! Diventiamo la sua voce nel mondo! Che il Signore misericordioso aiuti a fermare questa follia!
Dio Grande e l'Unico, custodisci l'Ucraina!
La benedizione del Signore sia su di voi con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo sempre, ora e nei secoli dei secoli. Amen.
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