mercoledì 15 novembre 2023

L'icona della Madre di Dio Kupyiatycka: la commemorazione il 15 novembre

 

L'icona Kupyiatycka 
(Madre di Dio da Kupyiatychi)

a cura di Yaryna Moroz Sarno

 
La croce-encolpion del XII secolo 

   
  L'icona miracolosa della Madre di Dio Kupyiatycka apparteneva alle reliquie dell'antica metropolia di Kyiv. Da tempo immemorabile, l'icona  Kupyacka è stata considerata il più grande tesoro della Volyn e Polissia settentrionale. 
   L'immagine miracolosa della Madre di Dio con Bambino sulla mano sinistra "la Vergine Kupyatycka" rappresentata sulla croce encolpion di rame (dal greco Ἐγκόλπιος — "pettorale") del XII secolo della produzione di Kyiv fu trovata nel 1182 nella foresta del villaggio di Kupyatychi, situato tra i fiumi Yaselda, Pina e Pripyiat' (Polissia), nel distretto di Pins'k, allora la contea di Turiv-Pins'k (attuale Bielorussia) delle terre settentrionali della Rus'-Ucraina
   La prima menzione scritta di Pinsk la troviamo nei "Racconti di anni passati" nell'anno 1097. Nella cronaca di Ipatiy, che descrive gli eventi dei secoli XI-XIII. nelle terre slave orientali, Pinsk è stata menzionata 14 volte, una volta si tratta della "terra di Pinsk". Entro la metà del XII secolo Pinsk faceva parte del principato di Turiv, questo periodo nella storia della città è caratterizzato da un rapido sviluppo e da uno status elevato. Dal 1174 Pinsk divenne il centro di un principato separato. 
  La data dell'apparizione dell'icona è considerata il 15 novembre 1182, quando la giovane pastorella Anna fece diversi tentativi portare a casa la croce con l'immagine che però tornava nel luogo dell'apparizione. Come racconta la leggenda, una fanciulla di nome Anna, che stava pascolando il bestiame, vide un barlume di luce tra il fogliame e trovò una croce con l'immagine della Vergine Maria su un albero. La ragazza portò la croce a casa e tornò al suo gregge. Nello stesso punto vide di nuovo lo splendore e nuovamente trovò una croce sull'albero. Pensando che fosse una seconda croce, se la appese al petto. 
 La sera voleva mostrare il ritrovamento a suo padre, ma la croce non c'era. Mancava anche la croce che aveva portato a casa per la prima volta. Quindi lei, insieme a suo padre, andò all'albero dove trovò due volte la croce. E qui videro in una luce radiosa una croce con l'immagine della Vergine e, prendendola, la portarono a casa loro, ma il giorno dopo la croce scomparve di nuovo miracolosamente. Avendo sentito di questo miracolo i residenti del villaggio si sono recati nel luogo specificato e trovando una croce su un albero, che emetteva un bagliore insolito. 
   In quel luogo fu costruita una chiesa di legno nel nome della Santa Madre di Dio. Vi collocarono l'immagine ritrovata con l'immagine della Madre di Dio, da cui iniziarono a verificarsi vari miracoli.  

La croce-encolpion del XII secolo, rinnovata nel XIX secolo 



   Nel 1240, la chiesa dove si conservava l'icona è stata bruciata durante l'invasione tartaro-mongola e l'icona è stata considerata come perduta, poi è stata nuovamente ritrovata a Kupyiatychi, dove ricordava di se con uno splendore sorprendente sulle ceneri della chiesa. La seconda volta dopo un incendio nella chiesa alla fine del XV secolo, di nuovo l'icona rimase intatta.
   Nel XVI secolo, il custode della chiesa ordinò una cornice per l'icona. Nel 1628 da Apollonij Volovych e Vasyl' Kopets sulla base della chiesa della Presentazione della Vergine Maria al Tempio, che esisteva da circa due secoli fu fondato un monastero a Kupyiatychi, dove si conservava l'icona. Nell'inventario della chiesa di Kupyiatychi del 1631 è stato scritto: "L'immagine miracolosa, incastonata su entrambi i lati con argento dorato".
  All'inizio del XVII secolo l'icona era attaccata a un piatto d'argento dorato quadrato. L'icona di Kupyiatychi divenne ampiamente nota nella prima metà XVII secolo (quasi contemporaneamente all'icona della Madre di Dio Zhyrovycka). Anche le circostanze del loro ritrovamento sono simili. 
   L'icona miracolosa rimase nel monastero fino alla metà del XVII secolo. Molti miracoli e guarigioni avvenuti attraverso le preghiere alla Santa Madre di Dio hanno reso Kupyiatychi un luogo di pellegrinaggio non solo per i credenti delle terre vicine, ma anche per le parte più remote dell'Ucraina, della Bielorussia e della Polonia. 
  Nel 1637, Atanasio Fylypovych (1597 ca - 1648) ricevette il permesso dal metropolita Petro Mohyla di raccogliere le donazioni per il restauro della chiesa del monastero. Un nobile ucraino Vasyl Kopets della famiglia Voyna diede al monastero due tratti di terra con contadini a Kupyiatychi e due al di là del fiume Yaselda, nel villaggio di Volka.
  All'inizio del 1656 Lazar Baranovych (1620-1693), rettore del Collego Kyiv-Mogyla ed arcivescovo, che viveva nel monastero Kupyiatyсky, portò con sè l'immagine miracolosa della Madre di Dio a Kyiv. L. Baranovych dedicò all'icona una sua poesia pubblicata nelle Vite dei santi in lingua polacca nel 1670 (Żywoty Świętych, Kijów 1670) e l'appello all'icona nel suo libro "Apollo Christianski" stampato a Kyiv nel 1670. Nella sua poesia Baranovych spingeva ad onorare l'icona di Kupyiatychi, a diffonderne il suo culto nelle parrocchie ed indossare la croce-encolpion di Kupyiatychi. 
   La reliquia in seguito per volere del metropolita di Kyiv e Galizia Sylvestr Kosiv (1647-1657) fu trasferita nella cattedrale di Santa Sofia (dove rimase fino alla fine del 1920, dopo di che il suo destino è sconosciuto) e divenne una tra suoi più importanti tesori. L'icona è stata collocata in un kiot (gr. κῑβωτός) separato nella galleria occidentale della cattedrale, vicino all'altare laterale di Sant'Andrea. Nel 1659, la contessa Maria Radzyvil, figlia di un grande proprietario terriero Janusz Radzyvil, lasciò in eredità mille zloty per una lampada inestinguibile davanti all'icona miracolosa della Madre di Dio.
   La principale fonte di informazioni storiche sulla croce-encolpion di Kupyatychi è il libro del monaco del monastero delle Grotte a Kyiv Atanasio Kalnofoyskyj "Teraturgima, o i miracoli avvenuti, sia nel monastero di Pechersk stesso che in entrambe le sue grotte (Τερατούργημα, lubo Cuda, ktore były tak w samym świętocudotwornym monastyru Pieczarskim Kiiowskim, iako y w obudwu świętych pieczarach, w których po woli Bożey błogosławieni oycowie pieczarscy, pożywszy, ciężary ciał swoich złożyli. Z drukarni Kiiowo-pieczarskiej, 1638)", pubblicata nel 1638 a Kyiv. Nel suo libro sono stati inclusi i 16 miracoli dell'icona avvenuti dal 1617 al 1636 descritti nelle poesie dall'abate del monastero di Kupyiatychi ieromonaco Ilarion Denysovych "Parergon dei miracoli santi dell'immagine della Purissima Madre di Dio nel monastero Kupyiatycky" che è stato pubblicato con l'aiuto di Atanasio Kalnofoysky come un libro a parte. Lo ieromonaco Atanasio Fylypovych del monastero di Kupyiatychi scrisse l'opera che sotto il titolo originale: "Diarius, o un elenco di opere vere, in materia di moltiplicazione e spiegazione della fede ortodossa, proclamata dalla volontà di Dio e dalle preghiere della Santissima Theotokos ...." risale al 1646 iniziando con una storia sulla miracolosa icona della Madre di Dio di Kupyatychi. 
  Nel libro di Ioanikiy Galyatovsky (1620 ca - 1688, Chernighiv) "Cielo nuovo" pubblicato nella tipografia di Mychailo Sliozka nel 1665 a Leopoli (la seconda edizione a Chernighiv nel 1677, la terza edizione di quest'opera a Mogiliv nel 1699) vengono descritti 16 racconti sui miracoli dell'icona della Santa Madre di Dio Kupyiatycka. Una sezione a parte è dedicata alla descrizione dei miracoli dell'icona Kupyatitsky e aveva un riferimento a "Parergon cudów...". I. Galyatovskyj era monaco del monastero di Kupiatychi (dal 1651), quando lì c'era l'abbate Lazar Baranovych, poi poteva anche essere l'igumeno di questo monastero, dopo divenne il rettore del Collegio Kyiv-Mohyla (1657-1669), l'archimandrita del monastero di Chernighiv.  
    L'immagine trasferita a Kyiv attirava costantemente l'attenzione dei metropoliti. Così, la croce-encolpion è stata menzionata nel testamento del metropolita di Kyiv Gedeon (Svyatopolk Chetvertinsky), morto a Kyiv il 6 aprile 1690.
   Nel 1700, il rettore del Collego Kyiv-Mohyla (1669-1773), metropolita di Kyiv (dql 1691) Varlaam Yasinskyj (1627 - 4 aprile 1707, Kyiv) ornò l'immagine con una "ryza" (vesti) cruciforme; sotto erano incisi un testo poetico e le date del trasferimento dell'icona a Kyiv e dell'esecuzione delle vesti d'argento.
     L'icona Kupyiatycka aveva una grande popolarità non soltanto a Kyiv, ma anche a Chernighiv, dove I. Galyatovskyj era l'archimandrita per più di 18 anni. Questa popolarità  testimoniano9 le riproduzioni grafiche dell'icona miracolosa sulle pagine delle varie edizioni
    A partire dal 1638, l'immagine della Madre di Dio  Kupyiatycka viene riprodotta di volta in volta nelle incisioni. Per la prima volta questa immagine è stata presentata su una xilografia in un'appendice al libro di A. Kalnofoyskyj Teraturgima (Kyiv, 1638). Particolarmente indicativa è la sua collocazione nel "Decreto di Sua Maestà Reale sull'Esercito Zaporizke del 1659" stampato nel 1659 a Kyiv, dove è già stata presentata come la reliquia santa di Kyiv. L'immagine schematica dell'icona era pubblicata nel 1660 nel testo dedicato all'elezione di Yuri Khmelnytskyi ad Hetman. 
  Nelle edizioni della tipografia di Novgorod-Siverskyj nella regione di Chernighiv sono apparse anche immagini grafiche dell'icona della Madre di Dio Kupyiatycka (per esempio, nei libri di L. Baranovych "La Parola dell'Annunciazione" del 1674 e "Księga smierti" del 1676) in un'altra versione dello schema iconografico stilisticamente diverso dal precedente con la Madre di Dio incoronata accompagnati dai santi principi primi martiri ucraini Borys e Glib ai lati della croce, che si trova nel "La parola sull'Annunciazione della Santissima Madre di Dio" dell'arcivescovo di Chernighiv Lazar Baranovych, stampato nella tipografia di Novgorod-Siverskyj nel 1674
  La rappresentazione dell'icona Kupiatycka era una delle immagini più comuni nell'arte applicata ucraina dalla metà del XVII secolo nella regione di Chernighiv, si usava molto spesso sull'epigonation (greco: ἐπιγονάτιον, lett. "sopra il ginocchio") o palytza (in ucr. палиця), un paramento liturgico vescovile utilizzato nelle Chiese orientali. 
 Alla fine del XVII secolo le riproduzioni dell'immagine della Madre di Dio Kupyiatska iniziarono ad apparire nei ricami prodotti a Kyiv. Queste sono principalmente le opere delle suore del monastero dell'Ascensione presso Lavra di Kyiv-Pechersk, dove a quel tempo c'era come badessa la madre dell'Etmano Ivan Mazepa. Lo schema iconografico è stato adattato dalla croce-encolpion. A volte i ricami avevano l'iscrizione dell'accompagnamento: "Immagine della Santissima Madre di Dio Kupyiatycka". Talvolta la Madre di Dio è raffigurata con uno scettro in mano e gli angeli intorno che tengono rami di piante invece di rotoli. Ci sono diverse opere di ricamo con filo d'oro, conservate nei vari musei, ma indubbiamente prodotte a Kyiv, molto probabilmente realizzate nella stessa bottega del monastero dell'Ascensione, famoso per l'eccezionale livello artistico del ricamo. 

  
La copertina del libro "Teraturgima" di Atanasio Kalnofoysky , Kyiv 1638

   Xilografia del 1638 

La copertina del libro "Cielo Nuovo" di Ioanikij Galatkovskyj
Leopoli 1665


La copertina del libro di Ioanikij Galatkovskyj "Cielo Nuovo" , 
Mogyliv 1699

L'incisione con immagine della Nostra Signora di Kupyatitsa sulla pagina 
dell'edizione di Kyiv del 1659

L'incisione che raffigura Nostra Signora di Kupyiatytska, 
 sulla pagina dell'edizione di Novgorod-Siverskyj del 1674



Ricamo liturgico con filo oro con l'immagine della Madre di Dio Kupyiatycka 
L'inizio del XVIII secolo. Chernighiv, Museo storico intitolato a V. Tarnovsky


Ricamo liturgico ucraino dell'inizio del XVIII secolo, 
Museo nazionale presso il monastero delle Grotte a Kyiv 



La copia esatta della croce-encolpion, XIX secolo  




Sulla storia dell'icona vedi anche:  

Denisowicz Hilarion. Parergon cudow świętych obraza przeczystey Bogarodzice w monastyru Kupiatickim. K., 1638 
ТЕРАТОYРГНМА lubo cuda ktore byy tak w sawiętocudotwornym monastyru Pieczarskim kiiowskim iáko y w obudwu swiętych pieczarach, w ktorych po woli Boźey Bŀogosŀáwieni Oycowie Pieczárscy poźywszy, y ćięźary Ciaŀ swoich zŀoźyli, Wiernie y pilnie teraz pierwszy raz zebráne y sqiátu podáno przez W. Oycá Athanasiusa Kalnofoyskiego, Zakonniká tegoź S. Monástyrá Pieczárskiego, Z Drukarni Kiiowopieczaarskiey, Roku P. 1638; Cuda Kupiatickie. 1-52, seg.322). 
Небо новое, з новыми звездами сотворенное. То ест Преблагословенная Дева Мария Богородица с чудами своими, за старанем найменшого слуги своего недостойного иеромонаха Иоаникия Галятовского, ректора и игумена братства киевского. Року 1665. В Львове, в тип. Михайла Сльозки. Л. 72 об. - 73, 122-125.

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https://kplavra.kyiv.ua/ru/node/2512
http://archbishopihor.blogspot.com/2014/08/blog-post_16.html


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