venerdì 10 aprile 2020

Giovanni Crisostomo, La croce, nostra gloria e nostra forza

 La Passione del Signore, icona ucraina del XVI secolo, 
dalla chiesa della Dormizione della Vergine del villaggio Bila, regione Ivano-Frankivsk  




La croce, nostra gloria e nostra forza
Giovanni Crisostomo



   Nessuno, dunque, si vergogni dei segni sacri e venerabili della nostra salvezza, della croce che è la somma e il vertice dei nostri beni, per la quale noi viviamo e siamo ciò che siamo. Portiamo ovunque la croce di Cristo, come una corona. Tutto ciò che ci riguarda si compie e si consuma attraverso di essa. Quando noi dobbiamo essere rigenerati dal battesimo, la croce è presente; se ci alimentiamo di quel mistico cibo che è il corpo di Cristo, se ci vengono imposte le mani per essere consacrati ministri del Signore, e qualsiasi altra cosa facciamo, sempre e ovunque ci sta accanto e ci assiste questo simbolo di vittoria. Di qui il fervore con cui noi lo conserviamo nelle nostre case, lo dipingiamo sulle nostre pareti, lo incidiamo sulle porte, lo imprimiamo sulla nostra fronte e nella nostra mente, lo portiamo sempre nel cuore. La croce è infatti il segno della nostra salvezza e della comune libertà del genere umano, è il segno della misericordia del Signore che per amor nostro si è lasciato condurre come pecora al macello (Is. 53,7; cf. Atti, 8, 32). Quando, dunque, ti fai questo segno, ricorda tutto il mistero della croce e spegni in te l'ira e tutte le altre passioni. E ancora, quando ti segni in fronte, riempiti di grande ardimento e rida' alla tua anima la sua libertà. Conosci bene infatti quali sono i mezzi che ci procurano la libertà. Anche Paolo per elevarci alla libertà che ci conviene ricorda la croce e il sangue del Signore: A caro prezzo siete stati comprati. Non fatevi schiavi degli uomini (1 Cor. 7, 23). Considerate, egli sembra dire, quale prezzo è stato pagato per il vostro riscatto e non sarete più schiavi di nessun uomo; e chiama la croce "prezzo" del riscatto.
   Non devi quindi tracciare semplicemente il segno della croce con la punta delle dita, ma prima devi inciderlo nel tuo cuore con fede ardente. Se lo imprimerai in questo modo sulla tua fronte, nessuno dei demoni impuri potrà restare accanto a te, in quanto vedrà l'arma con cui è stato ferito, la spada da cui ha ricevuto il colpo mortale. Se la sola vista del luogo dove avviene l'esecuzione dei criminali fa fremere; d'orrore, immagina che cosa proveranno il diavolo e i suoi demoni vedendo l'arma con cui Cristo sgominò completamente il loro potere e tagliò la testa del dragone (cf. Ap. 12, 1 ss.; 20, 1 ss.).
     Non vergognarti, dunque, di così grande bene se non vuoi che anche Cristo si vergogni di te quando verrà nella sua gloria e il segno della croce apparirà più luminoso dei raggi stessi del sole. La croce avanzerà allora e il suo apparire sarà come una voce che difenderà la causa del Signore di fronte a tutti gli uomini e dimostrerà che nulla egli tralasciò di fare - di quanto era necessario da parte sua - per assicurare la nostra salvezza. Questo segno, sia ai tempi dei nostri padri come oggi, apre le porte che erano chiuse, neutralizza l'effetto mortale dei veleni, annulla il potere letale della cicuta, cura i morsi dei serpenti velenosi. Infatti, se questa croce ha dischiuso le porte dell'oltretomba, ha disteso nuovamente le volte del cielo, ha rinnovato l'ingresso del paradiso, ha distrutto il dominio del diavolo, c'è da stupirsi se essa ha anche vinto la forza dei veleni, delle belve e di altri simili mortali pericoli?
    Imprimi, dunque, questo segno nel tuo cuore e abbraccia questa croce, cui dobbiamo la salvezza delle nostre anime. t la croce infatti che ha salvato e convertito tutto il mondo, ha bandito l'errore, ha ristabilito la verità, ha fatto della terra cielo, e degli uomini angeli. Grazie a lei i demoni hanno cessato di essere temibili e sono divenuti disprezzabili; la morte non è più morte, ma sonno.


                       Giovanni Crisostomo, Commento al Vangelo di san Matteo, 54,4-5

giovedì 2 aprile 2020

"Ogni persona, ogni popolo, ogni cultura e civiltà hanno il loro posto nel misterioso piano di Dio", San Giovanni Paolo II





  "Ogni persona, ogni popolo, ogni cultura e civiltà hanno il loro posto nel misterioso piano di Dio"

San Giovanni Paolo II




ІВАН ПАВЛО ВЕЛИКИЙ (Частина 2. «Друг вашого благородного народу»)






  "Cari ucraini, vi abbraccio tutti, da Donetsk a Leopoli, da Kharkiv a Odessa e Simferopol! La parola Ucraina è un appello alla grandezza della vostra patria, che, per la sua storia, attesta l'appello speciale di essere il confine e la porta tra Oriente e Occidente. Per secoli, questo paese è stato il crocevia privilegiato di diverse culture, il luogo dell'incontro della ricchezza spirituale dell'est e dell'ovest.
    L'Ucraina ha una distinta vocazione europea, che è anche sottolineata dalle radici cristiane della vostra cultura. Vorrei che queste radici potessero rafforzare la vostra unità nazionale, assicurando le riforme in corso che hanno i succhi vitali di veri valori di cui tutti possono beneficiare. Che possa questa Terra continuare a sviluppare la sua nobile missione, con l'orgoglio che il poeta ha appena citato ha detto quando ha scritto: "Non c'è Ucraina altrove nel mondo e non c'è altro Dnipro". O popolo, che vivi su questa terra, non dimenticarlo!"
  Dal saluto di San Giovanni Paolo II all'aeroporto di Boryspil il 23 giugno 2001




   "In questo momento speciale, desidero onorare coloro che sono venuti prima di voi nella fede e, nonostante le grandi prove subite, hanno preservato la Sacra Tradizione. Che il loro brillante esempio vi incoraggi a non avere paura! Riempiti dello Spirito di Cristo, costruite attentamente il vostro futuro secondo il Suo comandamento dell'amore".

Dal sermone del papa Giovanni Paolo II durante la liturgia bizantina a Kyiv


   "Grazie, o Te, Ucraino, per aver difeso l'Europa con la Tua instancabile ed eroica lotta contro le orde invadenti ..."
 
Discorso di San Giovanni Paolo II alla cerimonia ufficiale 
di congedo all'aeroporto di Leopoli il 27 giugno 2001


Візит Папи Івана Павла II | Інститут Релігії та суспільстваБлаженніший Любомир назвав чудом духовного єднання візит Папи ...


Blessed Pope John Paul II gave a chalice as a gift to the ...


“Vi diranno che non siete abbastanza. Non fatevi ingannare, siete molto meglio di quello che vi vogliono far credere”
                                                                                                                          San Giovanni Paolo II

domenica 29 marzo 2020

"Credo, aiuta la mia incredulità!" (Mc 9, 24)




 "Tutto è possibile per chi crede!" (Mc 9, 23)
   "Credo, aiuta la mia incredulità" (Mc 9, 24)



sabato 21 marzo 2020

ICONA UCRAINA: La Passione del Signore (XV-XVI sec.)



La Passione del Signore 
icona ucraina del XV-XVI secolo 

(del villaggio Ugerci, adesso nel Museo Nazionale di Leopoli) 







ICONA UCRAINA: La Croce con le scene della Passione (XVII sec.)



La Croce con le scene della Passione del Signore
icona ucraina del XVII secolo  



 


( icona con la data del 1688, della chiesa Ss. Cosma e Damiano, villaggio Bartne) 

venerdì 20 marzo 2020

"Signore, fa' che io veda le mie colpe", Efrem il Siro

 

 

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Signore e Sovrano della mia vita,
non mi lasciare in balìa
dello spirito dell'ozio, della leggerezza,
della superbia e della loquacità.
Concedi invece al tuo servo
spirito di prudenza, di umiltà,
di pazienza e di carità.
Sì, Sovrano e Signore,
fa' che io veda le mie colpe
e non condanni il mio fratello,
poiché tu sei benedetto nei secoli dei secoli

Amen

(Efrem il Siro, Fa' che io veda le mie colpe) 


Quest'antica preghiera è recitata specialmente durante la Quaresima, ed esprime bene lo spirito di compunzione della pietà bizantina



L'icona ucraina del XVI secolo, Museo Storico di Sanok 




giovedì 30 gennaio 2020

La Festa dei Tre Santi 30 gennaio (12 febbraio)

 

La Festa dei Tre Santi 
30 gennaio


Il mosaico della cattedrale di Santa Sofia a Kyiv 


La miniatura del Salterio di Kyiv, 1397 


File:MHS ojcowie ks Bazyli Wlk Jan Chryzostom Grzeg Wlk XVII Lipie p.jpg -  Wikimedia Commons

L'icona ucraina del XVII secolo, San Basilio il Grande, San Giovanni Crisostomo, San Gregorio Nazianzeno, Museo Storico di Sanok (Polonia)




giovedì 21 novembre 2019

SAN MICHELE ARCANGELO
 ARCHISTRATEGA DELLE MILIZIE CELESTI
PATRONO DELL'UCRAINA

21 novembre


Mosaico della cattedrale di Santa Sofia a Kyiv che rappresenta l'Arcangelo Michele


     L'Arcangelo Michele è uno dei sette arcangeli indicato come archistratega (dal greco αρχιστρατηγός), il vincitore nella lotta contro il male, difensore della verità e della giustizia a lode e gloria di Dio e del Suo Santo Nome. Come è scritto nell'Apocalisse cap. 12, 7-9: "Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo".        Nell'Antico e Nuovo Testamento si descrive l'Arcangelo Michele ("Chi è come Dio?") come il Combattente contro Satana e i suoi servi (Gd 9; Ap 12, 7; Zc 13, 1-2), difensore di quelli che seguivano il Signore (Dn 10, 13; 10, 20-21), protettore del suo popolo (Dn 12, 1: "il grand principe che vigila sui figli del tuo popolo"), il capo supremo dell'esercito celeste che difende i deboli e i perseguitati. I riferimenti sull'Arcangelo sono in Is 2,1; 9, 5; 63, 9. Nella tradizione veterotestamentaria San Michele è considerato come il principe degli angeli, il  protettore potente del popolo eletto, che assiste con la forza divina. San Michele è menzionato nel testo apocrifo del Vangelo di Nicodemo. Sull'Arcangelo Micaele c'è scritto anche nella Leggenda aurea.
    La venerazione per San Michele Arcangelo in Oriente risale al IV secolo. L'imperatore bizantino Costantino il Grande, che fu devoto al Sant'Arcangelo, edificò la cattedrale in onore di San Michele (il Micheleion) nella periferia di Costantinopoli. Nel battesimo della Rus' di Kyiv i teologi dell'epoca videro la vittoria della luce sull'oscurità, proprio come l'Arcangelo Michele sconfisse il potere del diavolo e lo scacciò dal Cielo. 
       Il culto micaelico si diffuse nella Rus' di Kyiv, dove era considerato il santo patrono dei principi e patrono dell'antico stato Rus' di Kyiv e della sua capitale - Kyiv, e in seguito, il protettore nazionale dell'Ucraina. Alla fine dell'XI secolo era fondato un monastero di San Michele a Vydubyci che era uno dei santuari più famosi di Kyiv. Il nipote di Yaroslav il Saggio Svyatopolk portava il nome Michele nel battesimo e fece costruire nel 1108 la cattedrale di San Michele delle Cupole d'Oro, che divenne uno dei principali monumenti architettonici dell'alta parte di Kyiv (si trova vicino alla Cattedrale di Santa Sofia). Ovviamente, da allora, San Michele, il guardiano dei guerrieri, è stato considerato il santo patrono di Kyiv. 
    Un gran numero di chiese sono dedicate in onore dell'Arcangelo Michele in tutta Ucraina. Sono le due feste dell'Arcistratega San Michele nell'anno liturgico della Chiesa orientale: 19 settembre - "Ricordo del miracolo di Chonae" e 21 novembre - "Sant'Arcangelo Michele e le Forze Celesti".
     La devozione del popolo ucraino verso San Michele si evidenzia con le sue immagini su sigilli principeschi, stemmi, ondulazioni militari, nell'araldica ancestrale, nelle dediche delle chiese e nelle icone. L'immagine del santo Arcangelo veniva spesso usata sulle insegne cosacche. Nel XVII scolo il korogva (bandiera) con il nome dell'Arcangelo Michele era il simbolo più alto di tutto lo stato. L'immagine di Michele si trova sugli stemmi di Kyiv ed altre città ucraine: Vasylkiv, Gadyach, Kaniv, Tarashchy, Cherkasy, Chyhyryn. 
     L'immagine dell'arcangelo nelle antiche icone ucraina è profondamente simbolica, caratterizzata dallo schema e dagli elementi bizantini. Molto popolare nell'arte medievale ucraina divenne l'iconografia dell'arcangelo con le scene dei suoi atti. L'arcangelo si raffigurava spesso in posizione statica in abiti da dignitario di corte a figura intera che irradia la forza interiore. Il santo gueriero vestito in una tunica o in armatura militare con una lancia o una spada. Il viso è incorniciato da capelli ricci e ben incastonati che le ricadono sulle spalle. Secondo il canone bizantino, l'Arcangelo Michele è ritratto con una sfera trasparente nelle mani, un simbolo di lungimiranza dato all'Arcangelo da Dio.  
    Dal XVII secolo, con l'influenza dell'arte occidentale, maturano nuove varianti iconografiche, motivo per cui la bilancia divenne un altro attributo nelle mani dell'Arcangelo, perché al Giudizio Universale peserà le azioni buone e cattive delle persone (c.d. psicostasia (o psicostasi), la «pesatura delle anime» (gr. ψυχοστασία)). Questo motivo deriva dagli apocrifi veterotestamentari (in particolare Ascensione di Mosé). Un esempio di questa iconografia è l'icona dell'Arcangelo Michele alla porta della iconostasi di Zhovkva del 1697-1699 di Ivan Rutkovych.


San Michele Arcangelo, particolare del Deisis, villaggio Dalova, XIV secolo 
Museo Nazionale a Leopoli


Archistratega Michele con le scene degli atti, villaggio Storonna, XIV secolo
(Museo Nazionale a Leopoli)







 






















 



San Michele, patrono di Kyiv


venerdì 18 ottobre 2019

Museo Nazionale di Hutsulshchyna e Pokuttya Folk Art: storia e organizzazione, di Yaroslava Tkachuk



Museo Nazionale di Hutsulshchyna e Pokuttya Folk Art : storia e organizzazione, di Yaroslava Tkachuk



Національний музей народного мистецтва Гуцульщини та Покуття імені Йосафата Кобринського заснований у 1926 році. Розміщений у центральній частині міста Коломиї, в колишньому Народному домі, збудованому на кошти української громадськості.



Il Museo Nazionale di Hutsulshchyna e Pokuttya Folk Art prende il nome da Yosaphat Kobrynsky è stato fondato nel 1926 a Kolomyya. Si trova in centro. In precedenza era stata costruita la casa popolare a spese della comunità ucraina.

Le sue collezioni contengono oltre 50.000 oggetti che rappresentano tutti i tipi di arte popolare tradizionale di Hutsul e Pokuttya dal 17 ° secolo. fino ai giorni nostri. Tuttavia, ci sono reperti particolari risalenti al 4 millennio a.C. e che rappresentano la cultura agricola che è nota come "Trypillya" (sistema a tre campi) nella storia e nell'archeologia. Gli autori di questi oggetti artistici erano abitanti degli altopiani carpatici dei distretti di Ivano-Frankivsk, Zakarpattya e Chernivtsi, nonché Pokuttia situata tra i fiumi Prut, Dnister e Cheremosh.

La creazione e l'organizzazione di mostre collettive museali è durata nonostante le enormi probabilità di confronto storico nel tempo in cui tutte le terre della Galizia erano sotto il regno della famiglia reale austriaca degli Asburgo. La sua apertura ha affrontato una costante aggressione e malcontento da parte di Rich Pospolyta (1935) ... Entrambi gli sforzi del popolo ucraino per esprimersi e rinnovare il proprio status al fine di raggiungere l'uguaglianza europea sono stati coronati da successo nonostante gli ostacoli politici. Grazie a Yosaphat e Volodymyr Kobrynsky, l'attività museale è stata lanciata in Galizia e ha incontrato gli standard internazionali per un po '.

Pertanto, fu fondata l'Associazione dei ricchi musei Pospolyta. D'ora in poi, i musei associati dell'Ucraina sono stati in grado di impegnarsi in attività educative tra la popolazione, organizzare e tenere conferenze, incontri accademici, in modo tale da identificare le principali tendenze e gli obiettivi della loro attività. Tale attività del museo e dei suoi funzionari irritò il governo polacco e poi quello sovietico. I polacchi avevano chiuso quell'organizzazione ucraina per diverse volte, gli ideologi sovietici stavano controllando continuamente, cercando di scoprire l'argomento a favore di eliminare quelle cose storiche. Spaventarono e perseguitarono quei funzionari del museo considerati nazionalisti borghesi ucraini.

Pertanto, in conformità con la Legge 268 del Consiglio dei commissari del popolo dal 27 febbraio 1945, il museo si unì al Comitato artistico del Consiglio dei commissari del popolo della Repubblica sociale sovietica ucraina e fu intitolato Museo statale di arte popolare di Hutsulshchyna. Avendo fatto valere i propri diritti, il governo sovietico ha sequestrato ufficialmente la collezione sphragistica (circa 500 preziosi sigilli e francobolli dalle competizioni del 1918-1919; la collezione unica contenente 10.000 pubblicazioni antiche; così come la raccolta di armi e altri documenti di importanza storica). Grazie agli sforzi del personale del museo e del suo direttore Volodymyr Kobrynsky molte cose sono state salvate nonostante numerosi ostacoli. Oggi sono tutti rappresentati in 18 sale espositive del museo in un'area di 1 000 di metri quadrati. Sono organizzati in sezioni che rappresentano tutti i tipi di arte popolare e classificati sulla base di principi storici, cronologici e monografici. Esistono arte popolare come la lavorazione del legno (intaglio, incrostazione, bruciatura del legno), il trattamento dei metalli, la lavorazione della pelle, la ceramica, la tessitura decorativa, l'arazzo, il ricamo e l'abbigliamento. Questi principi di classificazione ci danno l'opportunità di seguire le fasi principali dello sviluppo dell'arte popolare, le sue peculiarità stilistiche e artistiche, nonché di scoprire nuovi principi.

Gli showroom del museo coprono una superficie di 200 metri quadrati. Il museo ospita da 8 a 12 mostre all'anno. Secondo la tradizione, due di loro mostrano collezioni dei fondi del museo. A causa dello spazio espositivo limitato, queste collezioni non sono disponibili per i visitatori abituali. Tale metodo di attività espositiva offre l'opportunità di rappresentare le collezioni uniche del museo per la comunità più ampia e di introdurre l'arte popolare e professionale moderna dell'Ucraina e dei paesi stranieri.

Dal 2000 il museo organizza mostre permanenti di arte sacra che rappresentano capolavori della pittura di icone e personaggi popolari, perfettamente integrati da oggetti sacri in legno.

Nel 2002 la mostra museale comprendeva la sala commemorativa di Andriy Chaykovsky, noto come scrittore e persona politicamente esposta. La sua eredità politica e di scrittura era proibita ai tempi sovietici.

Alla fine del 2006 è stata aperta la sezione che rappresenta i mobili comuni agli abitanti dei Carpazi. Dal 2008 i suoi visitatori hanno avuto l'opportunità di conoscere il patrimonio artistico dei pittori ucraini.

 



La struttura del museo è composta da tre rami uguali.

Il Museo Kosiv di arte popolare e vita di Hutsulshchyna è stato fondato sulla base di una collezione privata realizzata da Yevhen Sahaydachny, noto come pittore, scultore ed etnografo di talento. Nel 1970 divenne parte di un grande museo.

L'energia vitale di Pysanka, la sua unicità, la ricca varietà di motivi decorativi, nonché tutti i costumi e le tradizioni ad esso associati sono diventati la pietra angolare dell'esclusivo Museo di Pysanka. In primo luogo è stato aperto nella chiesa dell'Annunciazione (il monumento architettonico del XVI secolo) nell'autunno del 1987. Dopo altri 13 anni il museo ha preso il suo posto. La costruzione architettonica è costruita a forma di uovo di Pasqua (13 metri di altezza), come pubblicità originale e peculiare del museo. Oggi i fondi del museo possiedono una vasta collezione di oltre 12.000 uova di Pasqua. La collezione permanente del museo comprende non solo le uova di Pasqua di tutte le regioni dell'Ucraina, ma contiene anche esempi provenienti da Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bielorussia, Francia, Canada, Stati Uniti, Pakistan, India, Shri Lanka, Cina, Egitto e Algeria.

Il 3 gennaio 2007 il Museo Etnografico ed Ecologia dei Carpazi di Yaremcha si è unito al museo di base situato a Kolomiya.

Una funzione importante di questo museo è l'organizzazione di festival, seminari, conferenze e tavole rotonde, in cui vengono sollevate le questioni relative allo sviluppo delle tradizioni popolari.

Le questioni chiave dell'attività dei musei nazionali sono legate all'arte professionale moderna, ai suoi compiti principali e alla sua divulgazione. Pertanto, tutte le collezioni sono aggiornate su base regolare con i migliori campioni d'arte.

Il museo ha i suoi laboratori di restauro. Permette di riparare e ripristinare i pezzi del museo a spese del museo.

Tra gli altri dipartimenti importanti e assistenti del museo ci sono la biblioteca (oltre 10 000 di libri), l'archivio, i video e gli archivi audio. Non solo scienziati di altri musei, ma anche studenti e insegnanti possono usare la biblioteca in quanto è una specie di potente database scientifico e artistico per loro.

Le persone in tutto il mondo vengono a fare una visita. Ogni anno arrivano circa 250.000 visitatori.

Oltre alle attività scientifiche ed educative, le prerogative del museo sono la pubblicazione e la divulgazione di attività con l'assistenza dei mass media e la realizzazione di film sui temi dell'arte popolare, degli artisti popolari, delle usanze, della storia, ecc.

Oggi il museo continua a supportare le sue funzioni "tradizionali". Diventa un centro culturale, scientifico ed educativo aperto e versatile. La sua struttura organizzativa e funzionale è stata modificata. Passa dal santuario dei valori etnici e dell'essere umano e dei pezzi museali al cosiddetto modello onnicomprensivo della vita spirituale e materialistica della famiglia e della nazione.

Il compito più importante del museo è quello di sottolineare l'importanza vitale dello sviluppo della cultura popolare tradizionale, in quanto è parte integrante del patrimonio dell'umanità. Il patrimonio culturale mondiale unisce tutte le nazioni e le culture e l'arte popolare tradizionale di Hutsulshchyna ne è una parte enorme.

Yaroslava TKACHUK,
Direttore del museo


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Fonte:  http://hutsul.museum/




Marina Vyazovskaya ( Марина Вязовская ) ha risolto uno degli antichi problemi della geometria combinatoria



Marina Vyazovskaya ( Марина Вязовская  ) ha risolto uno degli antichi problemi della geometria combinatoria.

 

La scienziata ucraina Marina Vyazovskaya, insieme ai suoi colleghi, ha fatto una nuova scoperta matematica. 

È stato riferito dalla rivista Quanta :  www.quantamagazine.org/universal-math-solutions-in-dimensions-8-and-24-20190513/

Hanno risolto un'equazione matematica che indica come un numero infinito di punti che si respingono si collocano in spazi di 8 e 24 dimensioni. Questa scoperta rappresenta una grande novità per il progresso della scienza matematica.

Marina Vyazovskaya lavora presso l'Università Federale della Tecnologia Svizzera. 

Tre anni fa, lei e il suo team hanno fatto un'altra importante scoperta nello stesso campo. Quindi sono stati in grado di impacchettare le palle in spazi di 8 e 24 dimensioni. Questo problema era considerato una dei più difficili in matematica e non poteva essere risolta dal 1611.


Note biografiche da Wikipedia

Fonte :
https://en.wikipedia.org/wiki/Maryna_Viazovska
 http://maddmaths.simai.eu/news-2/maryna-viazovska-vince-il-premio-ruth-lyttle-satter-2019/


lunedì 14 ottobre 2019

Beata Vergine dell'Intercessione - Покрова Пресвятої Богородиці


 

L'INTERCESSIONE  
DELLA BEATA VERGINE MARIA


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L'icona dalla chiesa dell'Intercessione della Madre di Dio,
villaggio Ryvald, Volyn', XIV secolo


    INTERCESSIONE  DELLA BEATA VERGINE MARIA
  Покрова Пресвятої Богородиці


    Il 14 ottobre è la festa dell'Intercessione della Beata Vergine, o, come dice il popolo, la Santa Intercessione. "Il manto copre l'erba con le foglie, il terreno con la neve, l'acqua con il ghiaccio e le ragazze con una corona nuziale." In Ucraina aderiscono ancora all'antica tradizione popolare di celebrare matrimoni dopo l'Intercessione. La parola "Pokrov (il manto)" è stata percepita sia come "copertina" che "patrocinio". La festa dell'Intercessione è una delle più venerate in Ucraina. 
    Il miracolo dell'apparizione della Vergine avvenne nel X secolo. Secondo la tradizione, la Madonna con il manto apparve nella chiesa di Blacherne a Costantinopoli nel 910 a Sant'Andrea mentre pregava. Sant'Andrea, probabilmente nativo a Kyiv, insieme al suo discepolo Epifanio, ebbe una visione della Vergine. La Vergine Maria
circondata da angeli e santi, camminava nel cielo e dopo si vede inginocchiarsi e  pregare in lacrime per i cristiani. La Madre di Dio allargava il velo (maforio) sulle persone. Questo miracolo divenne un segno della sua intercessione e della sua protezione. È l'idea del patrocinio della Nostra Signora che sta alla base dell'iconografia dell'Intercessione della Vergine.    
   L'iconografia, oltre al miracolo, include gli eventi e i personaggi non correlati cronologicamente per renderli partecipi al miracolo della Vergine. Nella raffigurazione della scena del miracolo sono inclusi il salmista Romano (VI sec.) l'imperatore Costantino (IV sec.), Basilio il Grande, Gregorio il Teologo, Giovanni Crisostomo (IV secolo).
 


Icona dell'Intercessione della Beata Vergine, XIII secolo, Museo Nazionale dell'Arte, Kyiv



 https://risu.org.ua/php_uploads/files/articles/ArticleFiles_44856_Pokrova_k15-p16_Halychyna_b.jpg




 https://risu.org.ua/php_uploads/files/articles/ArticleFiles_44856_Pokrova_p17_Medvezha_b.jpg




La Protezione con i capi dei cossaci, la metà del XVII secolo,
icona dal vilaggio Savarka, regione di Kyiv 



"La protezione della Vergine" con l'immagine di un ufficiale cosacco, 
fine del XVII secolo, villaggio Kobyzhcha, provincia Bobrovytsya (regione Chernihiv).



     "Intercessione della Beata Vergine"  XVIII secolo.


   Icona da Sich "La Protezione della Vergine" con l'immagine dell'ultimo capo di Zaporozhzhia Petro Kalnyshevsky. 
 
    Questo è una copia del 1836 dell'icona originale di Sich, come evidenziato dall'iscrizione sul retro: "Una copia dell'icona antica che si trovava nello Zaporozhye Sich, e ora si trova interamente nel villaggio di Pokrovsky, che un tempo era il Sich. La copia fu eseguita per collezione per l'odierna Società di Storia del 1836 ".


"L'Intercessione della Madre di Dio" con la rappresentazione di Hetman Bogdan Khmelnytsky e arcivescove Lasaro Baranovych. La prima metà del XVIII secolo






"L'Intercessione della Vergine" che raffigura gli anziani cosacchi e le loro mogli, XVIII sec.


 La Protezione della Madre di Dio con la rappresentazione d'hetman Ivan Sulyma, di Semen Sulyma, che divenne il colonnello di Perejaslav, dello zar e della zarina  


 
 Affresco "L'intercessione della Beata Vergine" nella Chiesa dei Padri Basiliani a Zhovkva, nella regione di Leopoli. Metà degli anni '30, artista - Julian Butmanyuk.


giovedì 10 ottobre 2019

EXHIBITION "THE CORROSION OF CHARACTER" - MOSTRA "L'UOMO FLESSIBILE"


EXHIBITION "THE CORROSION OF CHARACTER"
MOSTRA "L'UOMO FLESSIBILE"
a cura di Alessandra Troncone e Kateryna Filyuk
 KIEV, 13-09-2019 al 10-11-2019
 



La mostra "The Corrosion of Character (L'uomo flessibile)", a cura di Alessandra Troncone e Kateryna Filyuk, rappresenta un dialogo tra artisti italiani e ucraini della nuova generazione sul tema del lavoro visto come specchio per comprendere una realtà moderna più complessa. Contemporaneamente l'attenzione si concentra sulla flessibilità e la precarietà che hanno forti conseguenze sugli individui di oggi.
Ispirandosi al saggio "The Corrosion of Character" di Richard Sennett (tradotto in italiano con il titolo "L'uomo flessibile"), il concetto curatoriale è mirato a scoprire in che modo la concezione del lavoro influisce sulla vita privata della persona.
La mostra presenta le opere degli artisti italiani e ucraini: Egor Anzygin, Yevheniia Bielorusets, Diego Cibelli, Antonio Della Guardia, Mykyta Lyskov, Paolo Patelli, Oleksiy Sai, Giulio Squillacciotti, Giuditta Vendrame.
L'inaugurazione della mostra si terrà il 13 settembre alle ore 19:00.
Gli orari di apertura:
dal 13 settembre al 10 novembre 2019 tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00.
Ingresso alla mostra e all'inaugurazione è libero. 

Informazioni

Data: Da Ven 13 Set 2019 a Dom 10 Nov 2019
Orario: Dalle 19:00 alle 20:00
Organizzato da : Platform for Cultural Initiatives "Izolyatsia"
In collaborazione con : Ambasciata d'Italia in Ucraina, Istituto Italiano di Cultura di Kiev, Fondazione la Quadriennale di Roma
Ingresso : Libero

Luogo:
IZONE Creative Community (Kiev, vul. Naberezhno-Luhova, 8, 2° piano)


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Fonte: 
https://iickiev.esteri.it/iic_kiev/it/gli_eventi/calendario/2019/09/mostra-l-uomo-flessibile-a-cura.html
https://izolyatsia.org/en/project/corrosion-of-character




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