Signore e Sovrano della mia vita,
non mi lasciare in balìa
dello spirito dell'ozio, della leggerezza,
della superbia e della loquacità.
Concedi invece al tuo servo
spirito di prudenza, di umiltà,
di pazienza e di carità.
Sì, Sovrano e Signore,
fa' che io veda le mie colpe
e non condanni il mio fratello,
poiché tu sei benedetto nei secoli dei secoli
Amen
(Efrem il Siro, Fa' che io veda le mie colpe)
Quest'antica preghiera è recitata specialmente durante la Quaresima, ed esprime bene lo spirito di compunzione della pietà bizantina
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