domenica 13 novembre 2022

L'appello di Sua Beatitudine Sviatoslav del 13 novembre 2022

 

  L'appello di Sua Beatitudine Sviatoslav del 13 novembre 2022: "O Dio, guarisci le ferite del nostro popolo, ispira i cuori dei nostri operatori sanitari con la potenza dello Spirito Santo a conoscere la Tua verità eterna!" 


      Sia lodato Gesù Cristo! 
      Cari fratelli e sorelle in Cristo! 
    Oggi è domenica del 13 novembre 2022, e in Ucraina è già il 263° giorno della grande guerra che la Russia ha portato sul suolo ucraino e che ogni giorno provoca decine dei morti, migliaia dei feriti, la distruzione, il dolore, le lacrime, i grandi problemi. 
    Non per niente la chiamiamo guerra sacrilega, perché è un grande peccato contro Dio, contro la sua creazione più alta - l'uomo, e contro il mondo, che ha creato perché l'uomo potesse vivere e non morire. Anche in questo caso, durante l'ultimo giorno, ci sono state aspre battaglie su tutta la linea del fronte. Ieri abbiamo appreso dal Presidente che c'è un vero inferno nella regione di Donetsk. 
  Il nemico sta attaccando le posizioni ucraine in particolare vicino alle città di Bakhmut e Avdiyivka e al villaggio di Opytny. Ma i nostri difensori difendono coraggiosamente la terra ucraina con il petto. 
   Il nemico attacca senza sosta città e i villaggi pacifici dell'Ucraina, che è un crimine di guerra. Nell'ultimo giorno sono stati effettuati attacchi con vari tipi di armi su circa 20 insediamenti. La sola città di Nikopol ha ricevuto 40 colpi di missili questa notte. Ci sono persone gravemente ferite, decine di case sono state distrutte. Gli edifici civili e gli edifici residenziali sono stati distrutti nelle regioni di Zaporizhzhia, Cherkasy, Kharkiv e Donetsk. 
   Ma l'Ucraina resiste! L'Ucraina sta combattendo! L'Ucraina sta pregando! 
   E oggi, in questo giorno del Signore, mettiamo da parte tutta la tristezza della vita, perché come popolo, come figli di Dio, ci troviamo davanti al Suo volto, per partecipare alla Divina Liturgia, per purificare i nostri cuori e le nostre coscienze nel santo sacramento della Confessione e diventiamo partecipi del Suo Corpo purissimo e santo e il Suo Sangue nel Sacramento dell'Eucaristia, da cui attingiamo la luce e la forza per percorrere questo cammino nelle tenebre della guerra e rimanere cristiani e esseri umani durante questa guerra disumana contro Dio. 
   Durante questa Divina Liturgia, come ogni domenica, pregheremo anche per i nostri operatori sanitari. Perché proprio come le nostre Forze Armate Ucraine respingono gli attacchi del nemico sul campo di battaglia, così i nostri medici mantengono la difesa in prima linea combattendo per la vita umana. E proprio come i cappellani militari sono vicini ai nostri militari, così i nostri cappellani medici sono e saranno vicini agli operatori sanitari. E proprio come il nostro personale militare a volte ha bisogno della luce, del consiglio spiritualo su come rimanere umani quando deve affrontare la morte con le armi in mano, così i nostri medici hanno bisogno del sostegno dei cappellani medici per prendere la decisione giusta ed essere la voce degli ultimi, speranza di salvezza di vita in comunicazione con i pazienti.   
      Sappiamo che il lavoro di un medico non è facile. Dopotutto, quando prende una decisione, come agire, quale tipo di trattamento applicare, il medico si rende conto che questa decisione può avere grandi conseguenze per la vita e il futuro di questo paziente. A volte questa decisione dipende dal fatto che il paziente sopravviverà o, sfortunatamente, andrà per l'eternità. E per aiutare l'operatore sanitario a prendere una decisione a favore della vita del paziente, evitando il pericolo di cure tecnologiche, i nostri cappellani medici sono al suo servizio. 
   Anche nella medicina sovietica esisteva un concetto di etica medica e deontologia. Nel mondo moderno si è sviluppata un'intera scienza della "bioetica", che aiuta gli operatori sanitari ad armonizzare le loro attività professionali con i principi fondamentali della morale cristiana, aiuta ad armonizzare la medicina con il Vangelo di Cristo. Pertanto, invito tutti gli operatori sanitari a partecipare alle attività delle varie società e confraternite mediche per conoscere più a fondo le regole di vita che la nostra medicina ucraina deve seguire oggi. Perché a volte gli operatori sanitari sono tentati di seguire la logica della tecnologia, dicendo che tutto ciò che è tecnicamente possibile può e deve essere fatto. Tuttavia, le regole della morale cristiana, universale, dicono che tutto ciò che si può fare deve essere messo al servizio della vita umana. 
     Oggi vorrei ringraziare sinceramente i nostri insegnanti di bioetica e l'Istituto di Bioetica dell'Università Cattolica Ucraina, nonché tutti coloro che illuminano lo sviluppo della medicina ucraina con la parola del Vangelo di Cristo. E invito gli operatori sanitari ad unirsi al cammino spirituale della conoscenza di Gesù Cristo, perché Egli è la via, la verità e la vita. 
   Ascoltiamo oggi le parole del giusto Metropolita Andrey Sheptytsky, che ci parla della necessità di guarire una ferita molto profonda, la malattia del nostro popolo ucraino. Da buon pastore, il Metropolita vedeva non solo gli aspetti forti e grandi della nostra esistenza nazionale, ma anche notava i nostri difetti e le difficoltà e  cercava di guarirli, affinché il nostro popolo fosse sia sano spiritualmente e moralmente, e la nostra esistenza spirituale fosse sia integra e capace di svilupparsi.
   E questo è ciò che Andriy Sheptytskyi dice della nostra unità nazionale: "L'Ucraina non ha bisogno di altri nemici, quando gli ucraini stessi sono nemici degli ucraini, quando si odiano e non si vergognano nemmeno di quell'odio. Finché non c'è unità dei cristiani tra noi, il nemico più debole sarà più forte di noi. Finché ricorderemo di più sulla causa nazionale negli affari nazionali, avremo più forza per essere in grado di sviluppare con successo insieme, a livello nazionale. Perché quella causa comune non sarà così difficile da costruire per noi. E se dimentichiamo quell'unità, allora quell'unità nazionale comune semplicemente non esisterà. Perché essa [l'unità del nostro popolo e della nostra Chiesa] non esisterà nella coscienza delle persone». 
   O Dio, guarisci la ferita delle nostre discordie interiori! O Signore, la forza del popolo è nell'unità, Dio, dacci l'unità! O Dio, benedici l'Ucraina, il nostro esercito ucraino! O Dio, guarisci le ferite del nostro popolo, ispira i cuori dei nostri operatori sanitari con la potenza dello Spirito Santo a conoscere la Tua verità eterna! O Dio, benedici l'Ucraina con la Tua pace celeste e giusta!
    La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.


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