lunedì 15 agosto 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 15 agosto 2022





Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 15 agosto 2022: "Dio, ascolta il grido, il pianto, il dolore dei nostri figli e delle nostre figlie! Asciuga le lacrime del turbamento! Con la tua mano guaritrice, tocca le lacerazioni dei figli e delle figlie feriti dell'Ucraina e porta loro una guarigione duratura. Dio, concedi la pace all'Ucraina!"


  Sia lodato Gesù Cristo!
  Cari fratelli e sorelle in Cristo!
  Oggi è lunedì del 15 agosto 2022 e l'Ucraina sta già il 173° giorno in una guerra su vasta scala, pesante e sanguinosa, che è stata lanciata da un aggressore ingiusto contro il nostro popolo e il nostro stato con la sua invasione.
  Durante la giornata di ieri e questa notte, la terra ucraina tremava, piangeva e gemeva nuovamente. Le battaglie più pesanti si svolgono nelle regioni di Donetsk e di Lughansk. La città di Bakhmut diventa l'epicentro della concentrazione delle truppe russe e la linea della loro offensiva attiva, che l'esercito ucraino frena eroicamente. Questa notte, i quartieri residenziali di Kharkiv sono stati pesantemente bombardati dai missili russi che volavano dal territorio della Russia, da Belgorod. La situazione non è migliore al Sud, a Mykolaiv. Vediamo che il nemico sta attaccando le istituzioni educative che si preparano all'inizio dell'anno scolastico.
   Ma l'Ucraina resiste! L'Ucraina sta combattendo! L'Ucraina sta pregando!
   Soprattutto, sorprende il mondo non solo con il suo coraggio al fronte, ma anche con la sua umanità verso coloro che hanno bisogno della compassione umana e dell'aiuto. Perché l'Ucraina sta lottando per la dignità di una persona e il suo diritto alla vita. Nei giorni precedenti stavamo pensando ai principi del "fair state building". È significativo che oggi proprio l'Ucraina costringa il mondo a ripensare a tutto ciò che consideriamo le fondamenta della società civile. E quindi, con gratitudine a Dio, diciamo al mondo intero: "L'Ucraina è in piedi! L'Ucraina sta combattendo! L'Ucraina sta pregando!".
    Il risultato di tale lotta e maturazione dell'umanità nella consapevolezza della dignità della persona umana durante la prima metà del XX secolo, in particolare dopo la seconda guerra mondiale, è stata la formulazione del moderno concetto di "diritti umani". Esattamente la declarazione dei diritti umani oggi è uno dei modi più efficaci per garantire la dignità di una persona, il suo rispetto.
  A livello internazionale, il 10 dicembre 1948, le Nazioni Unite proclamarono solennemente la Dichiarazione dei diritti dell'uomo, che papa Giovanni Paolo II definì "una vera pietra miliare sul cammino del progresso morale dell'umanità". Perché come si può parlare dei diritti eventuali, della legge, come si può adempiere alla volontà di Volodymyr Monomakh, che "tutto deve essere fatto affinché i forti non distruggano una persona", senza affermare i diritti di questa persona.
  Perciò oggi la Chiesa insegna che i diritti umani non provengono da una fonte esterna. Non è questo o quel sovrano, legislatore o qualche autorità umana che conferisce a una persona i suoi diritti. No! I diritti umani derivano dalla sua dignità di immagine e somiglianza di Dio. Ecco perché l'insegnamento cristiano afferma che i diritti umani sono universali, inviolabili e inalienabili. I diritti umani sono universali proprio perché appartengono a tutte le persone, perché sono presenti in ognuno, indipendentemente dall'origine, razza, etnia, cittadinanza, credo religioso o politico, indipendentemente dal tempo, dal luogo e dall'origine della persona. Sono inviolabili, perché nessuno ha il diritto di violarli, e tutti gli uomini li possiedono per il fatto stesso dell'appartenenza al genere umano.
   Ogni persona, che sia un emigrante, un rifugiato, un prigioniero di guerra o un civile in guerra, ha diritti inviolabili. Inoltre, sono inalienabili, perché nessuno può privarne legalmente un'altra persona, non importa chi siano. Altrimenti, è violenza contro una persona. Quanto è importante per noi rendersi conto che ogni vita umana richiede rispetto e servizio. Se una tale coscienza prevalesse attraverso la predicazione e la testimonianza cristiana in tutto il mondo, allora non ci sarebbero conflitti né guerre.
  Oggi vorrei rivolgermi ai feriti. Sfortunatamente, questa guerra crudele e sanguinosa ha portato le sofferenze e il dolore indicibili al popolo ucraino. Migliaia di militari feriti, civili, bambini, donne gemono giorno e notte per il dolore nei loro corpi...
   Cari militari, fratelli e sorelle, figli, voglio rivolgermi a voi con le parole di preghiera e di sostegno. La nostra Chiesa vuole stare con voi vicino. Sappiate che nel vostro letto d'ospedale, in questo letto di dolore, non siete soli: il Signore è con voi, così come la Chiesa e il clero.
   Vorrei ringraziare tutti coloro che oggi hanno a cuore il dolore degli ucraini feriti come se fosse il loro. Tutti coloro che accettano bambini ucraini per il trattamento in varie istituzioni mediche in Europa e nel mondo, e che vengono  aiutati con le protesi. A tutti coloro che inviano carichi umanitari in Ucraina con medicinali e altri mezzi che attualmente possono essere utilizzati per salvare vite umane e alleviare le sofferenze. 
   Visitando i feriti, ho visto spesso accanto a loro un fratello, una sorella, una madre, una figlia, che vegliano instancabilmente sul loro letto giorno e notte. Voglio ringraziare in modo particolare voi, cari fratelli e sorelle, che simpatizzano e si prendono cura dei parenti, condividendo con loro il loro dolore. Oggi la solidarietà cristiana con coloro che soffrono di più è la testimoninza della nostra fede in Cristo risorto. Che possa la medicina moderna e tutti i mezzi dell'arte medica essere generosamente aperti a coloro che sono stati feriti sul suolo ucraino e hanno bisogno di cure mediche di emergenza qualificate.
  O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, ascolta il grido, il pianto, il dolore dei nostri figli e delle nostre figlie! Asciuga le lacrime del turbamento! Con la Tua mano guaritrice, tocca le lacerazioni dei figli e delle figlie feriti dell'Ucraina e porta loro una guarigione così aspettata. O Dio, concedi la pace all'Ucraina!
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore verso l'umanità, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
    Sia lodato Gesù Cristo!  


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