domenica 14 agosto 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 14 agosto 2022




  Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 14 agosto 2022: "O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici l'esercito ucraino! O Dio, insegnaci a vivere secondo la Tua legge giusta, insegnaci a rispettare i diritti gli uni degli altri e insegnaci così ad amarci nella giustizia."


    Sia lodato Gesù Cristo!
    Cari fratelli e sorelle in Cristo!
   Oggi è domenica, il 14 agosto 2022, e per il popolo ucraino è già il 172° giorno che oppone resistenza dignitosa e coraggiosa all'aggressore russo, che sta uccidendo, distruggendo, calpestando la terra ucraina...
    Durante l'ultimo giorno, soprattutto di notte, la terra ucraina tremava di nuovo. Sono in corso combattimenti pesanti nella regione di Luhansk e nella regione di Donetsk. Secondo i rapporti ricevuti questa mattina, i più pesanti sono intorno alle città di Pisky, Kramatorsk e Slovyansk, dove il nemico ha cercato di attaccare e sfondare l'eroica difesa dell'esercito ucraino. Ma i nostri soldati non solo si difendono con successo, ma respingono l'occupante, liberando i nostri territori.       
    Così è stato nelle regioni di Lughansk e di Kharkiv, così è nella regione di Kherson, anche se il nemico sta bombardando spietatamente tutto ciò che è alla portata della mano assassina delle sue armi: il confine tra la regione di Chernighiv e la regione di Sumy. Nikopol, un grande centro industriale dell'Ucraina, è stato nuovamente oggetto di pesanti bombardamenti.
    Ma l'Ucraina resiste! L'Ucraina sta combattendo! L'Ucraina sta pregando!
   E ringraziamo il Signore che siamo vivi e vediamo la luce del giorno. Ringraziamo le Forze Armate ucraine per il loro eroismo e il loro coraggio senza precedenti nel proteggere la nostra patria longeva e il popolo ucraino.
  E continuiamo a sognare ciò che l'Ucraina è e dovrebbe diventare dopo la vittoria sull'aggressore. Perché avviciniamo ogni giorno questa vittoria con il nostro lavoro, il nostro sacrificio e la nostra preghiera. Nei giorni precedenti abbiamo riflettuto sui quattro principi del successo della costruzione dello stato, ora voglio soffermarmi su un altro elemento molto importante dell'esistenza di qualsiasi stato, senza il quale tutti i precedenti rimarranno solo buone intenzioni.
  Tutti parlano della necessità di rispettare la vita umana, della necessità di lavorare per il bene comune, di aiutarsi a vicenda, di rispettare l'iniziativa privata. Ma come avviene in pratica? E affinché tutti questi principi preliminari diventino possibili, il principio dello Stato di diritto è di vitale importanza.
   La legge di questo o quello stato è estremamente necessaria per garantire i diritti e la libertà dei cittadini. La legge e la sua giustizia dipendono da quanto essa sia coerente con quella di Dio, morale, naturale. Se una legge statale aderisce a questi quattro principi di cui abbiamo parlato l'altro giorno, allora quella legge è giusta.
  Lo scopo della legislazione civile è di servire ad una persona nei suoi diritti. Penso che tutti capiamo che dove non c'è forza della legge, lì, purtroppo, si applica solo la legge dei forti. E tali società sono destinate a crollare. Lo scopo dello Stato di diritto, quell'antico principio cristiano dell'esistenza dello Stato, è quello di tutelare i diritti dei più deboli. In effetti, una società democratica non è quella in cui sono assicurati i diritti della maggioranza, ma quella in cui sono garantiti i diritti della minoranza.
   Il significato dello stato di diritto ai suoi tempi era molto ben caratterizzato dal gran principe di Kyjiv Volodymyr Monomakh nell'Insegnamento ai figli*: "Non lasciare che i forti distruggano una persona!". Come suonano queste parole profeticimente oggi! In particolare, per la nostra Patria, dove il forte, che irrompe nella nostra terra,idistrugge le persone, cerca di appropriarsi della tradizione di costruzione dello stato di Rus' Kyiviana, distorcendola completamente. Ecco perché è così importante per noi superare il nichilismo legale e stabilire lo stato di diritto in Ucraina. Abbiamo un disperato bisogno di tribunali equi che emettano sentenze eque, proteggendo i diritti e le libertà dei cittadini.
   Oggi voglio rivolgermi ai nostri fratelli e sorelle, i cittadini ucraini, che si sono trovati nei territori occupati. Cari fratelli e sorelle! Cari ucraini delle regioni occupati di Kherson, Zaporizhzhia, di Donetsk, di Lughansk, le regione di Kharkiv e Crimea, ricordatevi che vivete in terra ucraina! Vi ricordiamo e vogliamo aiutare tutti in ogni modo possibile. Lasciate che l'aiuto di Dio arrivi dove l'aiuto umano non arriva. Preghiamo per te ogni giorno, perché, purtroppo, è su di te che si esercitano le parole che “dove non c'è forza di legge, c'è la legge cieca, selvaggia dei forti” che opprime e perseguita. Preghiamo per quelle persone nei territori occupati che oggi sono disprezzati, gettati nei campi di concentramento, per questi bambini dell'Ucraina che vengono prelevati con la forza dalle loro famiglie, portati in Russia, russificati con la forza...
  Preghiamo in particolare per quei fratelli e sorelle dei territori occupati che sono costretti a unirsi a gruppi militari criminali ed usare le armi contro gli ucraini. Preghiamo il Signore per voi oggi, per la vostra liberazione, libertà, dignità, per la  benedizionE per voi e per le vostre famiglie.
   O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici l'esercito ucraino! O Dio, insegnaci a vivere secondo la Tua legge giusta, insegnaci a rispettare i diritti gli uni degli altri e insegnaci così ad amarci nella giustizia. O Dio, benedici i figli dell'Ucraina e concedi loro la vittoria sul male. Dacci una giusta pace!
   La benedizione del Signore sia di voi, con la Sua grazia e il Suo amore verso l'umiltà, ora e sempre, e nei secolo dei secolo. Amen.


  *Volodymyr II Monomakh, (nome di battesimo Vasyl) Volodymyr Vsevolodych Monomakh (1053–19.05.1125) - il gran principe di Kyjiv, prima di Chernighiv, di Pereyaslav, figlio di gran duca di Kyiv Vsevolod Yaroslavych (figlio di Yaroslav il Saggio) e figlia dell'imperatore bizantino Costantino IX Monomakh Maria. La sua opera "L'Insegnamento ai figli" è stata conservata nel "Racconto degli anni pasati" (secondo la versione della Cronaca da Lavrentiy sotto l'anno 1096). Questa opera originale è di natura politica, nazionale e morale. Il principe Volodymyr II trasmette ai suoi discendenti la sua vasta esperienza politica, insegna ai  suoi figli ad essere governanti giusti e proteggere gli interessi di Rus'-Ucraina. 

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