L'iconostasi della chiesa dello Spirito Santo, Rogatyn (1650)
(patrimonio dell'UNESCO)
a cura di Yaryna Moroz Sarno
a cura di Yaryna Moroz Sarno
L'iconostasi a cinque livelli è stata eseguita su committenza della confraternita di Rogatyn nel 1650 dai pittori locali insieme ai maestri della famosa scuola leopolitana. La sua attribuzione era basata sull'iscrizione della data sull'icona della Santissima Trinità. L'iconostasi è stata conservato nell'interno originale della chiesa inclusa nell'elenco del patrimonio dell'UNESCO. La sua pittura e le sculture sono i capolavori della scuola galiziana nel campo dell'arte monumentale e decorativa della metà del XVII secolo.
Nel 1885 l'iconostasi è stata restaurata dell'allievo dell'Accademia dell'Arte di Vienna l'artista Yulian Makarevychun, dopo di che arrivò alla mostra archeologico-etnografica di Leopoli. Prima della prima guerra mondiale, le porte laterali dell'iconostasi con le icone "Arcangelo Michele" e "Melchizedek" furono portate alla mostra a Vienna.
L'iconostasi presentata durante la mostra archeologica del 1885 a Leopoli, la foto dal catalogo
La foto del 1917-18
La foto della chiesa dello Spirito Santo dell'inizio del XX secolo
La chiesa dello Spirito Santo a Rogatyn,
grafica di Arno Genzel, 1916
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