L'appello di Sua Beatitudine Sviatoslav dell'8 ottobre 2022: "O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici i nostri ragazzi e ragazze che proteggono la nostra Patria! Che Dio ci aiuti ad aprirci alle relazioni umane con coloro che ci circondano e ad essere forti nel sostenerci l'un l'altro!"
Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle in Cristo!
Oggi è sabato dell'8 ottobre 2022 e il popolo ucraino sta nella lotta impari con l'agressore russo già per il 227° giorno.
Nell'ultimo giorno, la terra ucraina è stata nuovamente scossa dalle armi russe, dai diversi tipi di colpi che il nemico ha inflitto alle nostre città e villaggi. Battaglie pesanti e sanguinose sono in corso su tutte le linee del fronte. Ma soprattutto, il nostro cuore si stringe per la città di Zaporozhzhia, vittima di attacchi russi e colpita più volte durante il giorno. Il nemico sta cercando di intimidire questa città, che ha già aderito alla Federazione Russa, e le persone che coraggiosamente la difendono. Rabbrividiva sotto i russi la nostra sofferente Kharkiv. Il nemico ha attaccato il centro città, ha distrutto uno degli ospedali della città. Il centro di Kharkiv sta in fuoco.
I continui bombardamenti russi della centrale nucleare di Zaporizhzhia se anche è situata nel territorio occupato dai russi sono particolarmente criminali. L'incendio è scoppiato in questa centrale nucleare, manca la corrente, c'è una grande minaccia di un nuovo disastro nucleare.
Negli ultimi giorni e notti, il nemico ha lanciato 7 razzi e 12 attacchi aerei negli insediamenti ucraini, 80 colpi missilistici da diversi sistemi antincendio. 20 città e villaggi dell'Ucraina sono stati colpiti, tra cui la distruzione di infrastrutture critiche, edifici residenziali distrutti. Di nuovo persone sono morte nelle ultime 24 ore. C'erano molti feriti. In Ucraina continua a scorrere sangue umano.
Ma l'Ucraina resiste! L'Ucraina sta combattendo! L'Ucraina sta pregando!
Bisogna riflettere su ciò che è fondamentale per la nostra resilienza che ci rende forti nella guerra contro l'esaurimento. Oggi pensiamo alla prossima regola della resistenza umana.
La resilienza riguarda la forza della nostra unità e il sostegno reciproco. La resilienza riguarda la profondità e la pienezza dei rapporti umani. Sappiamo che l'uomo è una creatura che Dio ha creato a Sua immagine e somiglianza e cresce per essere formato in una rete di relazioni umane. La nostra personalità, che diamo forma nel corso della nostra vita, è il risultato dei rapporti umani. Quando una persona si chiude in se stessa, rompe il rapporto con le altre persone, appassisce, diventa vulnerabile, incapace di stare in piedi nei momenti di avversità.
Pertanto, all'unisono dei vari studi scientifici, va affermato che la nostra resilienza si basa sulla profondità dei nostri rapporti - a livello della famiglia, della comunità, dell'umanità. La nostra resilienza, la capacità di sopportare le prove, dipende dall'impegno e dalla cura reciproca, e dalla nostra capacità di custodire la fiducia reciproca. Non dobbiamo solo osare fidarci, ma anche lavorare per essere affidabili. E questa è probabilmente una delle lezioni più difficili che ci vengono impartite a livello nazionale. Ma questa è la nostra sfida. Questo è un invito per noi. Ma siamo bravi, stiamo imparando.
Queste difficoltà che ci circondano dimostrano che il Signore Dio mette sempre intorno a noi persone affidabili e rinnova la nostra forza attraverso di loro. Perciò il libro della saggezza di Siracide dice: "Un amico fedele è una protezione potente, chi lo trova, trova un tesoro" (Sir 6, 14). E così ora, quando vediamo quante persone dimostrano un coraggio e una resistenza incredibili, onestà e generosità, professionalità e umanità, cresce un senso di fiducia nel loro popolo. Senti quanto è profondamente risuonato in ogni cellula che diceva Vasyl Symonenko: "il mio popolo esiste, il mio popolo sarà sempre... ". Che possa il Signore aiutarci a non avere paura di fidarci, ma ad essere affidabili e condividere la nostra forza, ed allora resistere come popolo.
Oggi, come ogni sabato, nel rispetto della tradizione della nostra Chiesa, preghiamo per i defunti. Vi invito a pregare, in particolare, per le vittime di questa guerra in Ucraina - per i nostri soldati, figli e figlie dell'Ucraina, che hanno dato la vita per la sua libertà. Ricordiamoli nelle nostre preghiere e nelle celebrazioni per le anime dei defunti.
Vediamo che ogni insediamento dell'Ucraina rivela i terribili fatti delle torture, abusi, omicidi commessi dall'occupante russo sul suolo ucraino. Da poco liberata la città di Lyman mostra nuove vittime in questi giorni. È stata riaperta una grande fossa comune, dove sono stati trovati tre bambini piccoli. Preghiamo per coloro a cui è stata negata dal menico una degna sepoltura, su di cui non si udivano i canti delle preghira della chiesa e non suonavano le campane della chiesa. Che la nostra preghiera per il loro eterno riposo vada oggi al Signore Dio!
O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici i nostri ragazzi e ragazze che proteggono la nostra Patria! Che Dio ci aiuti ad aprirci alle relazioni umane con coloro che ci circondano e ad essere forti nel sostenerci l'un l'altro! Oh Dio, benedici il nostro popolo, la nostra patria con la Tua pace giusta!
La benedizione del Signore scenda su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen. Grazie.
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