sabato 28 giugno 2025

Papa Leone XIV al pellegrinaggio Giubilare della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina (il 28 giugno del 2025)


            Papa Leone XIV al pellegrinaggio Giubilare   della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina 
(28 giugno del 2025)




     Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
La pace sia con voi.
   Cari fratelli nell’Episcopato,
Cari sacerdoti, religiose e religiosi,
Care sorelle, cari fratelli!
   Saluto cordialmente tutti voi, cari fedeli della Chiesa Greco-cattolica ucraina, giunti alla tomba dell’Apostolo Pietro in occasione dell’Anno giubilare. Saluto Sua Beatitudine Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč, i Vescovi, i sacerdoti, le consacrate e i consacrati e tutti i fedeli laici.
   Il vostro pellegrinaggio è segno del desiderio di rinnovare la fede, di rafforzare il legame e la comunione con il Vescovo di Roma e di testimoniare la speranza che non delude, perché nasce dall’amore di Cristo che è stato riversato nei nostri cuori dallo Spirito Santo (cfr Rm 5,5). Il Giubileo ci chiama a diventare pellegrini di tale speranza in tutta la nostra vita, nonostante le avversità del momento presente. Il viaggio a Roma, con il passaggio delle Porte Sante e le soste presso le tombe degli Apostoli e dei Martiri, è il simbolo di questo cammino quotidiano, proteso verso l’eternità, dove il Signore asciugherà ogni lacrima e non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno (cfr Ap 21,4).
  Molti di voi, per arrivare qui, siete partiti dalla vostra bella terra, ricca di fede cristiana, fecondata dalla testimonianza evangelica di tanti santi e sante e irrigata con il sangue di molti martiri, che lungo i secoli, con il dono della propria vita, hanno sigillato la fedeltà all’Apostolo Pietro e ai suoi Successori.
  La fede, carissimi, è un tesoro da condividere. Ogni tempo porta con sé difficoltà, fatiche e sfide, ma anche opportunità per crescere nella fiducia e nell’abbandono a Dio.
   La fede del vostro Popolo ora è messa a dura prova. Molti di voi, da quando è iniziata la guerra, sicuramente si sono chiesti: Signore, perché tutto questo? Dove sei? Che cosa dobbiamo fare per salvare le nostre famiglie, le nostre case e la nostra Patria? Credere non significa avere già tutte le risposte, ma confidare che Dio è con noi e ci dona la sua grazia, che Egli pronuncerà l’ultima parola e la vita vincerà contro la morte.
   La Vergine Maria, tanto cara al Popolo ucraino, che con il suo umile e coraggioso “sì” ha aperto la porta alla redenzione del mondo, ci assicura che anche il nostro “sì”, semplice e sincero, può diventare strumento nelle mani di Dio per realizzare qualcosa di grande. Confermati nella fede dal Successore di Pietro, vi esorto a condividerla con i vostri cari, con i vostri connazionali e con tutti coloro che il Signore vi farà incontrare. Dire “sì” oggi può permettere di aprire nuovi orizzonti di fede, di speranza e di pace, soprattutto a tutti quanti sono nel dolore.
  Sorelle e fratelli, accogliendovi qui, desidero esprimere la mia vicinanza alla martoriata Ucraina, ai bambini, ai giovani, agli anziani e, in modo particolare, alle famiglie che piangono i propri cari. Condivido il vostro dolore per i prigionieri e le vittime di questa guerra insensata. Affido al Signore le vostre intenzioni, le vostre fatiche e tragedie quotidiane e, soprattutto, i desideri di pace e di serenità.
  Vi incoraggio a camminare insieme, pastori e fedeli, tenendo lo sguardo fisso su Gesù, nostra salvezza. Vi guidi e vi custodisca la Vergine Maria, che proprio per la sua unione alla passione del Figlio è Madre della Speranza. Benedico di cuore tutti voi, le vostre famiglie, la vostra Chiesa e il vostro popolo. Grazie.





Pellegrinaggio giubilare della Chiesa Greco-Cattolica Ucrain...

Vasyl Slipak, un brillante cantante ucraino dell'Opera Nazionale di Parigi, ucciso da sniper a Luganske


Vasyl Slipak  (Василь Сліпак)
(20 dicembre  1974, Lviv - 29 giugno 2016, villaggio Luganske) 

a cura di Yaryna Moroz


   
   Vasyl Slipak (Василь Сліпак, 20 dicembre 1974, Lviv - 29 giugno 2016, villaggio Luganske) era un brilliate cantante lirico, baritono di fama mondiale, che aveva la voce unica (dal basso baritono al mezzosoprano), il solista all'Opéra de Paris (dal 1997) e dell'Opéra Bastille che divenne l'eroe della guerra. Partecipava attivamente alla rivoluzione arancione, guidava il movimento volontario e coordinava le azioni pubbliche in Francia per sostenere l'Ucrainadurante la guerra contro l'Ucraina sospese i suoi concerti sui palcoscenici dell'opera mondiale e prese le armi. 



    Vasyl cantava fin dall'infanzia. Per più di 10 anni dal 1883 fino al 1994 Slipak cantava nella cappella corale "Dudaryk" di Leopoli che nel suo repertorio aveva le opere dei compositori ucraini dell'epoca d'oro della seconda metà del XVII alla prima metà del XVIII secolo: Dmytro Bortnyansky, Artem Wedel, Maxim Berezovsky; i canti natalizi  elaborati dai compositori ucraini - Mykola Lysenko, Mykola Leontovych, Kyryl Stetsenko, Oleksandr Koshytsia. Insieme al "Dudaryk" eseguiva "Stabat Mater" di J. Pergolesi, "Carmina Burana" di K. Orff, Requiem di Mozart, IX Sinfonia di Beethoven, III Sinfonia Kaddish ("Kaddish") di L. Bernstein e molte opere di oratorio. Durante gli studi presso il conservatorio di Leopoli (1992-1996), continuava le sue attività concertistiche, eseguendo le opere di G. Cacchini, A. Falconieri, A. Scarlatti, A. Stefani, A. Vivaldi, A. Tenali, L. Vinci, A. Stradelli, A. Lotti, V. - A. Mozart, M. Berezovsky ed altri compositori. 
  Con coro "Dudaryk" Vasyl Slipak viaggiava per mezzo mondo, esibendosi sui palcoscenici più prestigiosi - alla Carnegie Hall, alla Cattedrale di Notre Dame, alla Filarmonica di Varsavia, ecc. Come studente del Conservatorio di Leopoli, Slipak ha girato molto. All'età di 19 anni, ha partecipato a un famoso concorso musicale a Clermont-Ferrand in Francia, vincendo il Grand Prix e il Premio del Pubblico. Dopo questa vittoria, la carriera di un giovane cantante ucraino è salita rapidamente: concerti da solista in Francia, Germania, Polonia.
Nel 1994 Vasyl Slipak ricevette un invito dal comitato organizzatore di uno dei più grandi festival musicali di Clermont-Ferrand (Francia). In tre mesi, Vasyl preparò il programma "Passioni per Matteo", "Passioni per Giovanni" di J. S. Bach, cantate di G. F. Handel, ed ha eseguito le arie in lingua originale: tedesca, francese e italiana. Al X Concorso internazionale di oratori e canzoni "Grand Prix France Telecom" (1994) a Clermont-Ferrand (Francia) vinse il Grand Prix del pubblico ed è stato l'unico concorrente a cantare le canzoni in madrelingua elaborati da L. Revutsky e M. Lysenko. Il debutto a Clermont-Ferrand fu un successo sensazionale. La riuscita al concorso, ascoltata dai famosi esperti dell'Accademia di Parigi è stata decisiva nel destino del giovane cantante, perché ha confermato l'originalità della sua voce. 
     Continuò i suoi studi presso Centro Lyrique dell'Opera Nazionale di Parigi, dove collaborava con Jean-Pierre Blive, il miglior insegnante di canto in Europa. I suoi insegnanti erano anche: Bernard Lantel, Rachel Ancar, Jean-Pierre Lo Re. Vasyl Slipak sempre partecipava alle letture moderne di opere famose. 




  Nel 1997 Vasyl Slipak vince il concorso e diventa il solista dell'Opera Nazionale di Parigi. Nel suo repertorio c'erano Escamillo nell'opera "Carmen" di Georges Bizet, Figaro nell'opera "Le nozze di Figaro" di Wolfgang Amadeus Mozart, Ramfis nell'opera "Aida" di Giuseppe Verdi, Borys Godunov nel "Boris Godunov" di Modest Mussorsgsky, Igor Sviatoslavovych in "Principe Igor" di Alexandr Borodin, Principe Gremin "Eugenio Onegin" di Piotr Tchaikovsky, Il Commendatore (Don Pedro) e Masetto "Don Giovanni" di Wolfgang Amadeus Mozart, Lindorf, Dapertutto, Coppélius, Miracle "I racconti di Hoffmann" di Jacques Offenbach, Sparafucile "Rigoletto" di Giuseppe Verdi, Sarastro nell'opera "Il flauto magico" di Wolfgang Amadeus Mozart, Don Giovanni nel "Don Giovanni" di Wolfgang Amadeus Mozart, Colline nell'opera "La bohème" di Giacomo Puccini, Méphistophélès "Faust" di Charles Gounod, Banco nell'opera lirica "Macbeth" di Giuseppe Verdi, Mainfroid nell'opera lirica "I vespri di siciliani" di Giuseppe Verdi, Basilio "Il barbiere di Siviglia" di Gioachino Rossini, Filippo II nel "Don Carlos" di Giuseppe Verdi, Ralph "La jolie fille de Perth" di Georges Bizet, Conte Rodolfo Ramfis nell'opera "Aida" di Giuseppe Verdi, Don Alfonso "Così fan tutte" di Wolfgang Amadeus Mozart et alt. 
  Nel maggio 2015 Vasyl Spivak, il solista dell'Opera di Parigi andò come un volontario a combattere come parte del Corpo ucraino volontario sul Donbas. In precedenza, durante la Rivoluzione della Dignità, come volontario, ha aiutato gli attivisti di Maidan, e con l'inizio della guerra ha raccolto assistenza per i soldati ucraini.  
   È morto alle 6 del mattino (secondo tempo di Kyiv) vicino al villaggio Luganske (Donbas) dal proiettile di un cecchino russo. L'eroe aveva soli 41 anni. 
   In una intervista nel giugno del 2015 Vasyl Slipak diceva"L'Ucraina è forte grazie al suo popolo. In futuro dobbiamo basarci sulle persone. "



Wassyl Slipak









Ripubblicato. 
Data della prima pubblicazione 29/06/20 

giovedì 26 giugno 2025

Beato Mykola Charneckyj, Vescovo e Martire, la memoria liturgica il 27 giugno


Beato Mykola Charneckyj 
Vescovo Redentorista  
Martire della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina
(14 dicembre 1884 - 2 aprile 1959)
 


   Il 2 aprile 1959 a Leopoli morì il beato vescovo-martire della Chiesa greco-cattolica ucraina Mykola Charnecky, redentorista, professore al Seminario teologico, visitatore apostolico per gli slavi del rito bizantino a Polonia, il santo ucraino che è sopravvissuto ai campi di concentramento sovietici con le torture e le peregrinazioni, affrontando le malattie e  le difficoltà, ma non ha mai tradito la fede, la vocazione monastica, e il servizio pastorale alle persone. 
  Il beato Mykola Charnecky è nato il 14 dicembre 1884 nel villaggio di Semakivci nella regione di Stanislaviv (ora provincia di Gorodenka nella regione di Ivano-Frankivsknella povera famiglia di Oleksa e Paraskevia Charnecky. Con l'assistenza di M. Karatnytska, nel 1890, Mykola Charnetskyj iniziò i suoi studi presso la scuola della città di Tovmach (moderna città di Tlumach, regione di Ivano-Frankivsk), dove si diplomò nel 1896. Mykola continuò i suoi studi al ginnasio a Stanislaviv negli anni 1896-1904. 

Studenti del Collegio Ucraino di Roma, 1908 
in piedi: terzo da sinistra P. Stepan Bakhtalovsky, quarto Mykola Charnetsky (terza fila).

    Con sostegno del vescovo Grygorij Khomyshyn per sette anni proseguì gli studi a Roma dove visse presso il Pontificio Collegio Ucraino di San Giosafatto che si collocava presso la chiesa dei Santi Sergio e Bacco a Roma. Il 2 ottobre del 1909 fu ordinato al sacerdozio dal vescovo Grygorij Khomyshyn a Stanislaviv. 
  Ha difeso il dottorato in dogmatica a Roma il 16 novembre 1909 all'Università Urbaniana, che apparteneva alla Congregazione per la Propagazione della Fede. Tra i suoi amici durante gli studi erano Omelian Kovch, Josyp Kotsylovskyj, Leoni Fedorov, Ivan Buchko. 
   Nell'autunno del 1910, Charnetskyj ritornò a Stanislaviv e divenne professore di filosofia scolastica, ascetismo e dogmatica fondamentale al Seminario Teologico di Stanislaviv intitolato a San Giovanni Crisostomo. Allo stesso tempo, esercita le funzioni del cappellano del seminario, operando con zelo per la santificazione delle sue anime e di quelle affidate alle sue cure. Mykola Charnetsky insegnava lì fino al 1919. Durante la prima guerra mondiale molti sacerdoti furono arrestati e deportati, lasciando le parrocchie senza pastori. Padre Mykola visitava a piedi i villaggi vicini e vi ha condotto i servizi. 



   Mykola Charneckyj si avvicinò alla comunità monastica della Congregazione del Santissimo Redentore nel 1918, e il 15 settembre del 1919 entrò in noviziato dell'ordine di redentoristi a Zboiskia vicino a Leopoli. Il 16 ottobre del 1920, il novizio M. Charnetsky fece i primi voti monastici nelle mani di padre Shveires, il 16 settembre del 1923 - i voti eterni.
   Notando lavoro zelante di Mykola Charnetskyj nel 1926 papa Pio XI lo nominò Visitatore Apostolico per gli ucraini di Volyn' e Polissia, il 16 gennaio del 1931 è stato nominato dal papa Pio XI il vescovo. L'ordinazione episcopale avvenne l'8 febbraio 1931, nella Chiesa dei Padri Redentoristi a Roma, davanti all'Icona Miracolosa della Madre di Dio del Perpetuo Soccorso. Durante la prima occupazione bolscevica, il metropolita Andrei Sheptyckyj nominò il vescovo Charneckyj l'esarca apostolico di Volinia e Polissia. 
 Dopo la ripresa dell'Accademia Teologica di Leopoli nel 1941, vescovo Mykola divenne uno dei suoi professori: insegnò alcune discipline filosofiche, psicologia e teologia morale. 











   L'11 aprile 1945 circa le ore 23. 00 fu arrestato dall'NKVD insieme ai massimi dirigenti della Chiesa greco-cattolica ucraina a Leopoli: il metropolita Yosyf Slipyj, i vescovi Mykyta Budka, Gryhoriy Khomyshyn e Ivan Lyatyshevsky. 




 M. Charnackyj è stato tenuto per strada nella prigione dell'NKVD sulla via di Lonsky, subendo terribili abusi: lo svegliavano nel cuore della notte, interrogavano, picchiavano... Successivamente, è stato trasferito a Kyiv, dove è stato trattenuto per un anno intero, finché il caso non è stato trattato in tribunale. Alla fine è stata pronunciata la sentenza: come "agente del Vaticano" con condanna ai 10 anni nella zona di regime rafforzato. Inizialmente, il vescovo Charnetsky fu inviato nella città siberiana di Marijinska, nella regione di Kemerovo, insieme al metropolita Yosyp Slipyj, e in seguito fu spesso trasferito da una zona all'altra. Secondo fonti attendibili, durante la sua prigionia (dal suo arresto a Lviv nell'aprile 1945 fino al suo rilascio nel 1956), il vescovo Charnetsky subì 600 ore dei interrogatori e delle torture, passando da all'altra 30 diverse prigioni e campi di lavoro forzato. Nonostante le sofferenze fisiche e mentali, il vescovo trovava sempre parole di conforto per i suoi compagni di prigionia, li sosteneva spiritualmente, conosceva tutti per nome, trovava per loro conforto.
   Nel 1956 il vescovo Mykola Charnecky tornò a Leopoli. 



Una delle ultime foto

   Morì il 2 aprile 1959 a Leopoli e fu sepolto nel cimitero di Kulparkiv. Le sue ultime parole sono state un caloroso discorso alla Madre di Dio del Perpetuo Soccorso, nella quale ha sempre avuto una grande fiducia filiale. Il funerale del vescovo Charnecky ebbe luogo il 4 aprile 1959. 




 La descrizione del funerale, conservata negli archivi della Congregazione dei Redentoristi a Yorkton, si conclude con le parole: "Pensiamo che verrà il giorno in cui sarà canonizzato, perché era veramente un santo vescovo". Negli anni '60, durante la chiusura del cimitero, fu seppellito di nuovo nel cimitero di Lychakiv. 
  Il 24 aprile 2001, alla presenza di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, è stato proclamato in Vaticano un decreto di martirio del vescovo Mykola Charnecky. La cerimonia di beatificazione ha avuto luogo il 27 giugno 2001 a Leopoli durante la Santa Liturgia in rito bizantino con la partecipazione di Papa Giovanni Paolo II. 
  Il 4 luglio 2002 le reliquie del beato sono state trasferite nella chiesa di San Giosafatto a Leopoli. 




Баб’як А. Велеградські конгреси в 1907–1936 роках: контекст зародження, перебіг подій та участь у них Греко-Католицької Церкви (част. 1). Релігійно-інформаційна служба України.
Баб’як А. Велеградські конгреси в 1907–1936 роках: контекст зародження, перебіг подій та участь у них Греко-Католицької Церкви (част. 2). Релігійно-інформаційна служба України.
Бахталовський Р. Апостол з’єдинення наших часів. Спогади. Львів: «Добра книжка», 2001. 224 с.
Бахталовський С.-Й. ЧНІ. Николай Чарнецький ЧНІ, Єпископ-Ісповідник. Йорктон, Саскачеван, Канада: Друкарня Голосу Спасителя, 1980. ХХІІ + 281 с.
Блажейовський Д. Історичний шематизм Львівської архієпархії (1832–1944). Том 1: Адміністрація і парохії: [англійською мовою]. Львів – Київ: КМ Академія, 2004. 1004 с.
Блажейовський Д. Історичний шематизм Станиславівської (Івано-Франківської) єпархії від її заснування до початку Другої світової війни (1885–1938): [англ. мовою]. Львів: Місіонер, 2002. 450 с.
Блаженний Миколай Чарнецький – Вінець Господньої любові / упоряд. Р. Брезіцький. Львів: Добра книжка, 2012. 208 с.
Бойчук А. Мій чотиролітній побут в греко-католицькім Духовнім Семінарі в Станиславові: 1909-1913. Перша нотатка. Рукопис. Архівні фонди Музею історії підпільної УГКЦ в с. Фитьків Надвірнянського району Івано-Франківської області. 91 с.
Галузевий Державний Архів Служби Безпеки України в Києві (далі – ГДА СБУ). Кримінальна справа № 68069-ФП «За звинуваченням Сліпого Йосифа Івановича, Чарнецького Миколи Олексійовича та інших за ст. 54–1 «а» і 54–11 Карного кодексу УРСР (11 квітня 1945 р. – 10 травня 1946 р.). Ф. 6. Т. 1. 298 арк.
ГДА СБУ. Кримінальна справа № 68069-ФП «За звинуваченням Сліпого Йосифа Івановича, Чарнецького Миколи Олексійовича та інших за ст. 54–1 «а» і 54–11 Карного кодексу УРСР (11 квітня 1945 р. – 10 травня 1946 р.). Ф. 6. Т. 2. 309 арк.
ГДА СБУ. Кримінальна справа № 68069-ФП «За звинуваченням Сліпого Йосифа Івановича, Чарнецького Миколи Олексійовича та інших за ст. 54–1 «а» і 54–11 Карного кодексу УРСР (11 квітня 1945 р. – 10 травня 1946 р.). Ф. 6. Т. 3. 212 арк.
ГДА СБУ. Кримінальна справа № 68069-ФП «За звинуваченням Сліпого Йосифа Івановича, Чарнецького Миколи Олексійовича та інших за ст. 54–1 «а» і 54–11 Карного кодексу УРСР (11 квітня 1945 р. – 10 травня 1946 р.) Ф. 6. Т. 4. 288 арк.
ГДА СБУ. Кримінальна справа № 68069-ФП «За звинуваченням Сліпого Йосифа Івановича, Чарнецького Миколи Олексійовича та інших за ст. 54–1 «а» і 54–11 Карного кодексу УРСР (11 квітня 1945 р. – 10 травня 1946 р.). Ф. 6. Т. 5. 265 арк.
ГДА СБУ. Кримінальна справа № 68069-ФП «За звинуваченням Сліпого Йосифа Івановича, Чарнецького Миколи Олексійовича, Будки Никити Михайловича за ст. 54–1 «а» і 54–11 Карного кодексу УРСР (11 квітня 1945 р. – 10 травня 1946 р.). Ф. 6. Т. 6. 292 арк.
ГДА СБУ. Кримінальна справа № 68069-ФП «За звинуваченням Сліпого Йосифа Івановича, Чарнецького Миколи Олексійовича та інших за ст. 54–1 «а» і 54–11 Карного кодексу УРСР (11 квітня 1945 р. – 10 травня 1946 р.). Ф. 6. Т. 7. 299 арк.
ГДА СБУ. Кримінальна справа №148465 «За звинуваченням Величковського Василя Володимировича за ст. 54-1 «а» і 54-11 Карного
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Історичний Вісник Історичної Комісії Львівської Провінції Згромадження Найсвятішого Ізбавителя. 2020. Рік 3. № 1 (7). 4 с.
Історичний Вісник Історичної Комісії Львівської Провінції Згромадження Найсвятішого Ізбавителя. 2020. Рік 3. № 4 (10). 8 с.
Історичний Вісник. Історичної Комісії Львівської Провінції Згромадження Найсвятішого Ізбавителя. 2024. Рік 7. № 1 (41). 12 с.
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Скакун Р. Життя в тіні великого Митрополита: брат Йосиф Ґродський і його спогади. Львів: Видавництво Українського католицького університету 2020. 316 с.
«Шлях до святості» – життя і діяльність блаженного Миколая Чарнецького. Матеріали наукової конференції / упорядник Р. Піх. Львів: Скриня, 2014. 252 с.
Schematismus universi venerabilis cleri Archidioeceseos Metropolitanae graeco-catcholicae Leopoliensis pro Anno Domini 1836. Leopoli: Impressum in typographia Petri Piller, 1836. 386 s.
Schematismus universi venerabilis cleri Archidioeceseos Metropolitanae graeco-catcholicae Leopoliensis pro Anno Domini 1861. Leopoli: Impressum in typographia Petri Piller, 1861. 272 s.

SERGIY YAKUTOVYCH (21 novembre 1952 - 27 giugno 2017), famoso grafico e scenografo ucraino

 
SERGIY YAKUTOVYCH 
 (21. XI.1952 - 27. VI. 2017)
famoso grafico e scenografo ucraino
                                                                                                            
di Yaryna Moroz Sarno

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 Serhiy Yakutovych (Сергій Якутович), l'artista-grafico ucraino, l'illustratore dei libri con una calligrafia profondamente individuale e la padronanza perfetta dei vari tecniche della grafica, tra cui l'incisione. 
    Nacque il 21 novembre 1952 a Kyiv. Il suo padre Georgy Yakutovych era un eccellente artista grafico ucraino della metà del ventesimo secolo, che lavorava  anche nel cinema, in particolare noto per suo lavoro nel film "Le ombre degli antenati dimenticati" di Serghiy Paradzhanov. Sua madre, Oleksandra Pavlovska, alluna dell'Accademia dell'Arte a Kyiv, era un'artista e insegnante. Molti libri per bambini con le sue illustrazioni sono stati pubblicati nella casa editrice "Veselka". Molti futuri artisti hanno studiato con lei quando insegnava alla Scuola dell'Arte Repubblicana a Kyiv, diverse generazioni di studenti. La mamma proviene da un'antica famiglia di Kyiv. Suo nonno era professore all'Università di San Volodymyr, il fondatore dell'Istituto di microbiologia, e suo padre studiava nella stessa classe di ginnasio con Mikhail Bulgakov. Sua madre (nonna per Sergio) era una architetta, autrice del progetto dello stadio "Dynamo"  a Kyiv, dello stabilimento "FED" a Kharkiv. Nonno  c'era alluno del Ginnasio di Kyiv e professore all'Università di Kyiv di San Volodymyr, il fondatore dell'Istituto di microbiologia. Sua nonna paterna era la segretaria personale di Mykhailo Grushevskyj. 
    Sergiy Yakutovych diceva: "E' una grande famiglia amichevole e intelligente in cui ho trascorso la mia infanzia. Inoltre, ho un fratello minore, un artista di talento. Dico di me: "Sono nipote di un architetto, figlio di un'artista e di un'artista, fratello di un'artista, marito di un'artista, padre di un'artista e suocero di un compositore "...

Famiglia di S. Yakutovych: madre Oleksandra Pavlovska, Georgiy Yakutovych, moglie Olga e figlio Anton e stesso Sergiy. 


   Nel 1977 si è laureato presso l'Istituto Statale d'Arte in grafica. Durante 1977-1981 studente post laurea presso l'Accademia delle arti ed architettura a Kyiv. 



Сергій Якутович: Абсолютний слух часу – Роман Свередюк


Sergiy Yakutovych, Ricerca programmi. Dalla serie TV. 1979, acquaforte.

   L'illustratore più dei 160 libri, tra cui 17 volumi della moderna letteratura ucraina, l'autore dei cicli illustrativi dei libri di diverso genere: da William Shakespeare a Lina Kostenko. Partecipava a numerose mostre d'arte dal 1973, il vincitore di numerosi concorsi grafici nazionali e internazionali a Berlino, Bratislava, Cracovia ed alt. Illustrò medievale poema epico "Tristano e Isotta", poema epico estone "Kalevipoeg", "Tre moschettieri" di Alexandre Dumas, "Poltava” di Alessandro Pushkin, "Taras Bulba" e "Le serate vicino a Dekanka" di  Mykola Gogol, "Perekop" di Oles'Gonchar, serie "TV", "Kyievani", "Berestecko" di Lina Kostenko.  
  
Olga e Serhiy Yakutovych con il manifesto della mostra "Grafica". Kyiv, 1981.



   Nel 2003 egli ha ricevuto la Medaglia d'Oro dell'Accademia delle Arti dell'Ucraina e nel 2004 è stato membro corrispondente dell'Accademia delle Arti dell'Ucraina, nel 2004 è diventato il vincitore del Premio Nazionale dell'Ucraina intitolato a Taras Shevchenko, del Premio di Gogol a Roma. La mostra di Yakutovych "Gogol è nato ..." è diventata un evento storico in Francia (si svolgeva nella sede dell'UNESCO), a Kyiv, Leopoli e altre città dell'Ucraina. Le sue opere sono conservate nei musei d'arte dell'Ucraina e in molti paesi del mondo. Come l'artista lavorava nella cinematografia e nel teatro, in particolare nel film "Guide" di Oles Sanin, per il film "Preghiera per Hetman Mazepa" Sergiy Yakutovych ha creato quasi mille e mezzo metri quadrati di scenario. 
   Negli ultimi anni si occupava in documentari cinematografici, insieme al regista Rostyslav Plakhovy-Modestov, ha realizzato una serie di documentari legati alla storia dell'Ucraina. I film sono ordinati dal Ministero della Cultura per la televisione. Il settimo "Sollevami le palpebre" riguarda il sentimento di paura, di come Gogol avesse paura dell'abisso dentro di sé; "L'ultimo Hetman" su Pavlo Skoropadsky. È stato lo scenografo del film "Gogol. Paradiso perduto". Il film è stato proiettato a Parigi nel 2009 in una sala dell'UNESCO. 
   Il vincitore del Golden Eagle Film Academy Award, l'artista principale della cinema Yuriy Ilienko "La preghiera per l'Hetman Mazepa (2000-2002), artista-produttore e scenografo del film di V. Bortko "Taras Bulba" (2005-2007), ha lavorato per i numerosi film di TV: "Quando eravamo cosacchi", "L'ultimo getman", "Il paradiso perduto" (basato su M. Gogol). Nel 2008 egli ha vinto il Premio Onorario della Fondazione Ucraina-3000 per il suo contributo allo sviluppo del cinema ucraino.
   È morto il 27 giugno del 2017 a Kyiv ed è sepolto sul cimitero Bajkove di Kyiv. Le sue opere si trovano nei musei in tutto mondo. La grafica di Sergiy Yakutovych era esposta a New York, a Parigi e Tolosa, a Monaco e Leipzig, a Casa Bianca a Washington, Altes Museum a Berlino, a Smithsonian Museum. Sergiy Yakutovych illustrava le opere di Shakespeare, Wilde, Alexei Tolstoy, Dostoevskij, Nietzsche e Gogol, "Don Chisciotte" di Cervantes, "I tre moschettieri" di Dumas, "Berestechko" di Lina Kostenko. L'edizione del romanzo di Lina Kostenko "Berestechko", illustrato da Sergiy Yakutovych, è stata riconosciuta come il miglior libro illustrato e artisticamente progettato presentato alla fiera di Ashgabat. 

Libro di Lina Kostenko "Berestechko" illustrato da Sergij Yakutovych
   
   Era un artista onorato dell'Ucraina, membro corrispondente dell'Accademia delle arti dell'Ucraina, membro dell'Unione nazionale degli artisti dell'Ucraina. Ha vinto il Gran Premio del Concorso Internazionale "Per la Pace" a Berlino (1983), è stato insignito della Grande Medaglia d'Oro dell'Accademia delle Arti dell'URSS (1990) e della Medaglia d'Oro dell'Accademia delle Arti dell'Ucraina (2003), ha ricevuto un premio speciale del festival cinematografico "Gioventù" - "Per il contributo allo sviluppo del cinema ucraino" (2008). Nel 2004 ha ricevuto il Premio Shevchenko per la serie di opere "Mazepiana". L'eccezionale maestro dell'illustrazione ha all'attivo 160 pubblicazioni, inclusi 17 volumi di letteratura ucraina moderna. 
    La sfera degli interessi professionali di Sergiy Yakutovych era ampia: grafica di libri e grafica a cavalletto, pittura storica, cinema. Per suo conto, cicli illustrativi di un centinaio di edizioni della letteratura nazionale e internazionale e più di 150 quadri della pittura. Le opere dell'artista avevano un carattere profondamente individuale, padroneggiava perfettamente vari mezzi tecnici dell'arte grafica, in particolare l'acquaforte. Già nei suoi anni studenteschi, mostrò la tendenza a creare cicli epici di illustrazioni per opere famose della letteratura mondiale e nazionale. 



  
  
"Spedizione di Svaiatoslav" 2002 



"Spedizione di Svaiatoslav" 2002 

























Opere dal progetto "Gogol è nato", Casa ucraina a Kyiv (2009)





Madonna, 2003







L'illustrazione della "Berestechko" di Lina Kostenko


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Il cosacco vittorioso, 2004

 Pylyp Orluk





Сергій Якутович - Козацька Україна - Like a surgeon(c)

Сергій Якутович - Козацька Україна: hogo_cz — LiveJournal


Сергей Якутович

 
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Мазепа. 2004. Тушь, перо. 42 × 59 см



L'artista Serhiy Yakutovych nel suo studio nel centro di Kyiv, 2012. 



Рік тому із життя пішов художник Сергій Якутович



"Santa Maria", 1998

Помер відомий український художник Сергій Якутович





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Вартанова О. Дивосвіт слова і пензля (Георгій та Сергій Якутовичі) // Ранок. – 1980. – № 2. – С. 14–15.
Ламонова О. Книжкова графіка Сергія Якутовича кінця 1970 – початку 1980 х років // Студії мистецтвознавчі. - 2016. - Число 4. - С. 70-79. 
Ламонова О. Офорти Сергія Якутовича до роману Федора Достоєвського "Зневажені і скривджені" // Студії мистецтвознавчі. - 2017. - Число 4. - С. 65-75. 
Ламонова О.  Проблеми формування та розвитку української теми у творчості Сергія Якутовича// Знакові постаті вітчизняної гуманітаристики в національно-культурному самоствердженні України.: Зб. статей Міжнародної наукової конференції.- К., 2017.- С. 562-573.
Ламонова О.  Сергій Якутович. Творчість 1970–1980-х — станкова графіка // МІСТ: Мистецтво, історія, сучасність, теорія. - 2017. - Вип. 12-13. - С. 170-178. 
Олійник В. А. Книжкова графіка Сергія Якутовича // Українська культура: минуле, сучасне, шляхи розвитку. - 2012. - Вип. 18 (1). - С. 152-157.
Скляренко Г. Високі критерії Сергія Якутовича // Мистецькі обрії '2004 : Альманах : Науково-теоретичні праці та публіцистика. Київ, 2005, вип. 7. С. 52-55. 
Ямборко О. Архетипи української історії у кінотворчості Сергія Якутовича // Кіно-Театр.  2023. - № 2;  2023. -  № 3. - C. 40-41. 

http://yagallery.com/authors/sergij-yakutovich
http://yakutovych.academy/idols/en/
https://sverediuk.com.ua/sergiy-yakutovich-absolyutniy-sluh-chasu/
https://ukranews.com/ua/news/505151-naykrashhi-kartyny-i-ilyustracii-sergiya-yakutovycha
http://slovoprosvity.org/2012/03/01/%D1%81%D0%B5%D1%80%D0%B3%D1%96%D0%B9-%D1%8F%D0%BA%D1%83%D1%82%D0%BE%D0%B2%D0%B8%D1%87-%D1%8F-%D0%B2%D1%81%D0%B5-%D0%B6%D0%B8%D1%82%D1%82%D1%8F-%D0%BF%D0%BE%D0%B2%D0%B5%D1%80%D1%82%D0%B0%D1%8E/
https://www.youtube.com/watch?v=tB18ldDDbmE
http://golosukraine.com/publication/kultura/parent/2618-prigodi-pyati-pokolin-yakutovichiv-rozpovid-hudozh/
Selected Works of Nikolai Gogol. Part 1. - Book Graphics
Пам’яті Сергія Якутовича | Полтавський художній музей (галерея мистецтв) ім. М. Ярошенка
«Феноменальний, він такий один!» | Газета «День»
"Я – стовідсотковий українець. Але не маю й краплини української крові" | Новини на Gazeta.ua
Сергій Якутович: Без боротьби все було б сіре-сіре... | Газета «День»

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