domenica 25 dicembre 2022

L'appello di Sua Beatitudine Sviatoslav del 25 dicembre 2022

 


 L'appello di Sua Beatitudine Sviatoslav del 25 dicembre 2022: "Dio, neonato Salvatore, Principe della pace, benedici la nostra terra ucraina longanime con la Tua pace giusta e celeste!"


   Sia lodato Gesù Cristo!
   Cari fratelli e sorelle in Cristo!
  Oggi è domenica del 25 dicembre 2022 e in Ucraina è già iniziato l'11° mese, 305° giorno, di una grande guerra su vasta scala, che il nemico ha portato nella pacifica terra ucraina. È passato il 305° giorno di resistenza nazionale, resistenza all'aggressore, uno sforzo incredibile per proteggere la Patria, le persone, la vita e la dignità umana.
   Pesanti combattimenti sono continuati sul fronte durante l'ultimo giorno. Un "arco infuocato" sta bruciando nel Donbass, nella regione di Lughansk e nella regione di Donetsk. Il nemico sta cercando di uccidere anche gli ucraini in territori pacifici. Ieri abbiamo appreso che un gruppo di killer russi è entrato nuovamente nella regione di Sumy per sterminare la popolazione civile. Ha avuto luogo un incessante bombardamento di villaggi e città nelle regioni di Chernihiv, di Sumy e  di Kharkiv.
    Ieri siamo rimasti ancora una volta scioccati dall'attacco disumano dei russi alla longanime Kherson: il nemico ha inferto un potente colpo al centro della città, a seguito del quale 10 persone sono morte e circa 60 sono rimaste ferite. Nella regione di Kherson sono in corso lavori di ripristino e sminamento del territorio. Purtroppo ieri sono morti anche tre dei nostri eroici sminatori che hanno tentato di ripulire il territorio ucraino dagli oggetti esplosivi russi.
  Nonostante circostanze così drammatiche, oggi, in questa santa domenica, vogliamo annunciare al mondo intero una buona notizia che l'Ucraina resiste! L'Ucraina sta combattendo! L'Ucraina sta pregando!
    Oggi tanti cristiani, tanti figli e figlie della nostra Chiesa, che vivono secondo il calendario gregoriano, festeggiano il Natale. L'Ucraina non vede l'ora che arrivi questo Natale! E tanti ce l'hanno voluto rubare quest'anno. Il nemico che è venuto nella nostra terra vuole privarci di tutto: della vita, della Patria, anche della Chiesa. Ma non potrà rubare il Natale agli ucraini! Si è discusso tanto sul fatto che sia persino possibile festeggiare durante la guerra o se sia possibile rallegrarsi durante circostanze così drammatiche. Ma vogliamo dirlo a noi stessi e al mondo intero: il Natale è una festa che non è stata preparata dall'uomo, ma da Dio! Nonostante la nostra debolezza, il nostro dolore, Cristo viene a nascere in mezzo a noi. La gioia celeste sta arrivando in Ucraina!
   Inoltre, molti volevano rubare il Natale agli ucraini, portando varie tendenze e marchi occidentali. Purtroppo molte persone, senza rendersene conto, soccombono alla tentazione di celebrare il Natale senza Cristo, seguendo varie influenze commerciali, a volte anche ideologiche. Vogliamo invitare tutti alla celebrazione della nascita di Cristo Salvatore. Vogliamo dire che non c'è Natale senza nascita. Il contenuto di questa festa è la gioia della presenza del Dio vivente incarnato in mezzo a noi. Accogliamo questa gioia natalizia a immagine di un piccolo Bambino, il Bambino Divino, il Cristo neonato, che condivide con noi l'amore eterno con tenerezza celeste!
  Vorrei congratularmi con tutti i figli e le figlie della nostra Chiesa in diverse parti del globo, tutti i cristiani che in questo momento stanno celebrando la nascita del Salvatore tra di noi. Vorrei ringraziare i cristiani del mondo per aver spento la luce per essere solidali con gli ucraini che soffrono per la mancanza dell'elettricità. Grazie per aver limitato il caldo nelle vostre chiese e case per essere solidali con gli ucraini che soffrono il freddo, che l'aggressore russo usa come arma contro gli ucraini. Grazie a tutti per la vostra solidarietà con l'Ucraina!
   Un ringraziamento speciale ora dall'Ucraina a Papa Francesco. Congratulandosi con Lei, Santo Padre, in questa festa, vogliamo ringraziarLa per essere diventato il centro della solidarietà universale con il popolo ucraino che soffre da tempo. Ci siamo commossi tutti per le Sue lacrime in Piazza di Spagna a Roma nel giorno dell'Immacolata Concezione, quando per circa 30 secondi non ha potuto parlare, ma si è commosso e ha pianto per il dolore dell'Ucraina. La ringraziamo per aver organizzato gli innumerevoli tipi di aiuti che la Chiesa cattolica universale fornisce al popolo ucraino da lungo tempo sofferente.
  In questo periodo natalizio, il Santo Padre ha inviato ancora una volta il suo messaggero, il cardinale Krajewski, che ha portato indumenti termici degli sciatori italiani, ed è già andato al fronte per riscaldare i nostri soldati. Un gran numero di generatori sono stati portati dal Papa per illuminare le case di coloro che l'occupante russo vorrebbe immergere nell'oscurità. Attraverso gesti così concreti dell'amore cristiano, sentiamo che Dio è con noi, sentiamo che non siamo dimenticati e non abbandonati nella nostra miseria, che il Signore Dio viene a nascere oggi in Ucraina.
  Che possa questa gioia natalizia arrivare in ogni casa. Rallegriamoci in questo giorno! Nessuno può rubarci questa gioia!
  Oh Dio, benedici l'Ucraina! Dio, benedici le nostre ragazze e i nostri ragazzi al fronte! Gesù, vieni da loro, nasci in mezzo a loro, riscaldali con il tuo celeste tepore, illuminali con la tua celeste luce natalizia! Dio, neonato Salvatore, Principe della pace, benedici la nostra terra ucraina longanime con la Tua pace giusta e celeste!
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per gli uomini, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.



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