sabato 7 maggio 2022

Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 7 maggio 2022

 


     Il messaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav del 7 maggio 2022, "Oh Dio, benedici le persone buone che sanno fare il bene e provano la gioia del fare il bene"


     Cristo è risorto! 
     Cari fratelli e sorelle in Cristo!
   Oggi è sabato del 7 maggio 2022 e l'Ucraina sta già vivendo il 73° giorno della guerra crudele. Di nuovo nell'est e nel sud dell'Ucraina ci sono combattimenti molto aspri e ad alta intensità. Di nuovo c'è la lotta per Mariupol che resiste eroicamente. Nonostante diversi civili siano stati evacuati, la tragedia di Mariupol continua a dispiegarsi agli occhi del mondo. E le nostre preghiere speciali per coloro che possono davvero salvare vite in questa città assediata, che già oggi versa in uno stato di fame. La fame, infatti, sta diventando uno degli strumenti della guerra che il nemico usa, in particolare contro i civili.
   La nostra Kharkiv si sta eroicamente difendendo. L'esercito ucraino inizia a spingere le truppe russe lontano dalla città a una distanza dalla quale non sarà più possibile sparare con l'artiglieria. Perciò speriamo che i bombardamenti sotto la città possano essere ridotti e preghiamo per i difensori di Kharkiv. Tuttavia, nonostante questa enorme pressione, la guerra ad alta intensità, la fatica causata da un confronto così lungo, le grandi ferite e vittime, soprattutto tra la popolazione civile, l'Ucraina sta in piedi, l'Ucraina sta combattendo e la determinazione a difendere la Patria  cresce ogni giorno.
  Oggi vorrei riflettere su una domanda che è stata posta spesso alle persone spirituali durante gli ultimi due mesi. Dove trovare la forza per sopravvivere? Dove trovare la forza per poter difendere la patria così a lungo? La tradizione cristiana dell'esperienza della lotta spirituale dice che la forza delle buone azioni ci danno la forza di resistere al male, per quanto strano possa sembrare. Le azioni malvagie, i crimini distruggono una persona, la distruggono spiritualmente, moralmente, anche psicologicamente. E una cattiva azione, un crimine lascia sempre l'amaro nel cuore di una persona, e poi tutta la sua vita rimprovera la sua coscienza. Invece, le buone azioni costruiscono una persona, inoltre, guariscono le ferite, guariscono ciò che può essere stato causato da qualche altra attività umana. 
  Le buone azioni umane sono necessarie per la salute spirituale, in modo che possiamo resistere spiritualmente, moralmente, psicologicamente alla lotta contro il male. Tali azioni lasciano sempre una sensazione di soddisfazione e gioia, anche quando non proviamo tali emozioni al momento della loro attuazione. Ma più passa il tempo, più saremo fieri delle nostre buone azioni, soprattutto quando riguardano il nostro prossimo. Vorrei richiamare la vostra attenzione su tali atti di carità verso il prossimo, che possono ricostituire la nostra forza spirituale e dare un grande contributo alla vittoria dell'Ucraina.
   Il Catechismo della nostra Chiesa nomina sette opere di carità per l'anima e sette opere di carità per il corpo del prossimo. Cominciamo oggi con il primo atto di carità per il corpo del nostro prossimo, che è ben noto a tutti noi: sfamare l'affamato.
   Vediamo che la guerra sta provocando fame di varia intensità in diverse parti dell'Ucraina. Oggi, nelle nostre diverse parrocchie: a Kharkiv, Odessa, Kropyvnytskyi e in altre città e villaggi dell'Ucraina, centinaia o addirittura migliaia di persone vengono ogni giorno nelle nostre chiese per chiedere un pezzo di pane. Nutrire gli affamati sta diventando una delle sfide umanitarie più importanti di questa guerra, che potrebbe portare a una crisi alimentare globale, come è stato detto più volte.
  L'uomo è in grado di nutrire vari esseri viventi. Diamo da mangiare ai nostri animali domestici, i contadini nutrono il bestiame. Ma sfamare una persona affamata è tutta un'altra cosa. Aiutarla a trovare un pezzo di pane significa aiutarla non solo a vivere la giornata, ma anche a capire che Dio si prende cura di lei. Perché la parola di Dio ci dice: "Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio".
   Perciò, in questo tempo di guerra, dobbiamo procurare come sfamare gli affamati e, dandogli questo cibo necessario, rispettare la loro dignità, interessarci di loro, dargli la parola di Dio. Perché dicono che quando qualcuno si avvicina a una persona con il pane e non porta la parola di Dio, viene con un'altra ideologia umana.
   Vorrei ringraziare a tutto il mondo, che oggi raccoglie gli aiuti umanitari per l'Ucraina. Su quei pacchi che arrivano in Ucraina da diverse parti del mondo, puoi leggere molte parole di sostegno e gioia di coloro che possono fare una buona azione per sfamare il loro prossimo. Sono parole che non solo danno il pane terreno, ma trasmettono anche i valori umani, cristiani, che sono così necessari per tutti noi per sopravvivere oggi. Prendiamoci cura di coloro che oggi sono affamati.
  Vorrei esprimere la mia sincera gratitudine, in particolare, alla Conferenza episcopale argentina, che proprio ieri ha concluso la sua prima sessione plenaria dopo una lunga pausa causata dal coronavirus, e dalla quale abbiamo ricevuto un enorme, formidabile sostegno. Immaginate che l'Argentina cattolica sta raccogliendo donazioni per salvare le persone in Ucraina per sfamare gli affamati. Ringrazio moltissimo i cristiani dell'Argentina, la comunità ucraina, guidata dal vescovo Danyil Kozlinsky, per il loro esempio di buone azioni.
   O Dio, benedici l'Ucraina! O Dio, benedici l'esercito ucraino! O Dio, benedici le persone buone che sanno fare il bene e provano la gioia del fare il bene che viene dal loro cuore al prossimo!
   La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per l'uomo, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
      Cristo è risorto! È veramente risorto!


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